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IL DIBATTITO/Comune di Siror, si dimettono in cinque: “Significato politico verso i cittadini”

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Il vicesindaco Giacobbe Zortea (nella foto), l’Assessore Andrea Boghetto, l’Assessora Silvana Zecchini, il consigliere ed Assessore dell’Unione dell’Alto Primiero Ermes Lucian ed il consigliere Vittorio Segat hanno presentato le loro dimissioni il 30 dicembre. Il sindaco Walter Taufer:”Ho preso atto in Consiglio, nulla da dichiarare”

siror

zorteagiacobbeSiror (Trento) – Fine anno con dimissioni per cinque amministratori del comune di Siror, che dal primo gennaio sarà parte del nuovo comune di Primiero San Martino di Castrozza. Una rottura che era nell’aria da tempo, soprattutto dopo l’esito del referendum per la fusione. Ma quali sono i motivi di queste dimissioni a poche ore dalla fine del mandato? Lo spiegano loro stessi in un documento inviato alla stampa.

>Le dimissioni (pdf)

Le ragioni delle dimissioni

“Questo gesto – spiegano i dimissionari – ha un grande significato politico verso i cittadini di Siror e verso coloro che nel giugno scorso avevano scelto di sostenere la fusione dei comuni di Fiera di Primiero, Tonadico, Transacqua e Siror. Dopo il referendum del 7 giugno il gruppo di maggioranza del comune di Siror  – si legge nella nota – si era di fatto spaccato tra chi era, e tuttora è, a favore della fusione e chi invece non solo era contrario a tale scelta, ma addirittura ne ostacolava il decorso; di quel passo si andava incontro di sicuro ad una crisi  che avrebbe di certo portato velocemente il comune al commissariamento anticipato.

Considerata tale situazione – spiegano gli amministratori – in modo ‘responsabile e con un forte mal di pancia’ (citando il documento di dichiarazione del voto di astensione alla mozione presentato dal gruppo di minoranza “Il Nodo”), i dimissionari trovavano una soluzione che congelava momentaneamente la rottura interna e che impegnava il vicesindaco Giacobbe Zortea a portare avanti i lavori di predisposizione ed organizzazione del nuovo comune di Primiero San Martino di Castrozza. Lavori che si sono realmente conclusi con l’approvazione dello statuto, avvenuta nell’ultima seduta del consiglio comunale di martedì scorso.

Insieme a questi lavori – continua la nota – si sono potuti portare a termine in questo modo anche altri atti ed affidamenti urgenti ed importanti per i nostri paesi. Raggiunti ora gli scopi prefissati, dal momento che la rottura interna alla maggioranza non è stata saldata, i cinque consiglieri hanno deciso di dimettersi, evidenziando alla popolazione di aver fatto prevalere il senso di responsabilità e di dovere civico – conclude la lettera firmata – nel rispetto della volontà democraticamente espressa dai cittadini con il referendum”.

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10 Replies to “IL DIBATTITO/Comune di Siror, si dimettono in cinque: “Significato politico verso i cittadini”

  1. Libertà di espressione! Sempre! Per tutti! Soprattutto per chi ha il coraggio di dire la sua sempre e comunque.

  2. Anche il no aveva i suoi progetti e molti quelli che lo sostengono. Io direi che adesso la speranza non basta, adesso occorre davvero agire e direi in sinergia! Senza escludere chi sembra sia davvero troppo scomodo e di fastidio. Tolleranza e accettazione vanno in entrambe isensi!

  3. Sono residente a Siror da pochi anni e certamente non posso permettermi di giudicare…credo però che i giochi politici siano un inutile spreco di energie. Da oggi inizia un nuovo percorso per il nuovo comune e ci saranno indubbiamente delle difficoltà. Ed è proprio in questa circostanza che maggioranza e minoranza dovrebbero cercare di collaborare. Sia chi ha votato a favore che chi ha votato contro (con ragioni valide de entrambe le parti) ora si aspetta serietà e professionalità da parte degli amministratori. Mi auspico che l’attenzione sarà rivolta allo sviluppo economico della valle con un conseguente aumento dei posti di lavoro specialmente per le donne. Si dovrebbero creare le condizioni favorevoli affinché i giovani scelgano di restare in valle e non di scappare per cercare di vivere meglio. Auguro ai nuovi amministratori buon lavoro e a tutti i cittadini buon anno!

  4. Io direi che è ora di smetterla di insultare o scrivere che chi era ed è per il no è il nemico ‘ostacolante’ ( chiaramente scritto come se il no fosse solo un fastidio per gli interessi del sì e invece è un diritto sacrosanto!) gettare vergogna su una lettera che non era non sottofirmata dal singolo, bensì da un gruppo folto. Basta! Non se ne puó più. Un po’ di rispetto per tutti e per l’intelligenza altrui non guasterebbe per il nuovo anno! Che la luce del nuovo anno illumini la verità anzichè perseverare nelle offese personali! Fino a prova contraria chi dice no non ha offesonessuno e non va offeso ( mi riferisco anche all’usanza diffusa ultima di insultare su social senza argomentare) e difende lesue idee anche pubblicamente. Perchè controbattere con rabbia? C’è paura? Ma d’altronde la moda millenaria mette in croce chi la pensa diversamente. Per il resto… Un augurio di un anno illuminato!

  5. E comunque la vergogna non è che io abbia chiesto le dimissioni di chi non rappresentava la volontà dei cittadini espressa sia nella consultazione della PAT che nel “pre-referendum” indetto dall’amministrazione di Siror, ma che queste persone non lo abbiano fatto di loro spontanea volontà. Però il mio è solo un parere personale. Caro Donato ormai siamo al 2016 il comune di Primiero San Martino di Castrozza è nato e di sicuro non grazie a te e a coloro che hanno ostacolato il sottoscritto e tutti coloro che in questi anni hanno lavorato per proporre un progetto ben più ampio di quello raggiunto. Speriamo solo che non ci si fermi qui.

  6. Caro Donato Lucian e tu chi rappresenti i cittadini che hanno sottoscritto una lettera pseudo anonima che invitava a non andare a votare???? Beh complimenti. Auguri e buon 2016

  7. Zortea se ne intende di dimissioni dopo il referendum ha chiesto anche quelle delle persone che erano per il no alla fusione con carta intestata dichiarava solennemente “non lo dico io ma lo dice la gente ” autoproclamandosi il rappresentante

  8. Peraltro, caro Fabio, circa le patate bollenti lasciate al Commissario di Transacqua, si doveva semplicemente evitare di cuocerle a suo tempo.
    Buon 2016!

  9. Caro Fabio immagino che sia difficile capire lo scopo del nostro gesto soprattutto per chi in questi ultimi cinque e più anni non ha mai partecipato alle sedute si consiglio, ma credimi che abbiamo le nostre ragioni e proprio per creare basi solide sulle quali poter costruire qualcosa di concerto abbiamo deciso di fare quello che per spirito di responsabilità non abbiamo voluto fare a suo tempo. Avremo di certo modo di spiegare tale scelta ma per ora buon 2016 a tutti.

  10. Sono intristito da questi ultimi sussulti dei Comuni singoli. Chi lascia patate bollenti al Commissario(Transacqua, chi si dimette (Siror) con una azione inutile se non fosse strumentale. Spero di sbagliarmi, ma la vita politica e soprattutto amministrativa del nuovo Comune si presenta ora oltremodo difficile. Auguro comunque a tutte le persone responsabili che si presenteranno a maggio per le prime elezioni un buon lavoro per quanto difficile. E’ stato “facile” creare la fusione spero sia altrettanto facile amministrarla veramente. Da parte mia piena collaborazione, per quanto posso fare, e sarà poco. E’ l tempo di costruire: mandiamo al diavolo tutti coloro che, a qualunque titolo, cercheranno di maneggiare, e ci saranno; sosteniamo tutti coloro che avranno caro il bene della Comunità.

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