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Coldiretti Trentino Alto Adige, Barbacovi: “Sosteniamo le aziende locali, i consumi crollano del 48%”

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Il calo del 48% dei consumi fuori casa nel 2020, con una perdita di almeno 30 miliardi di fatturato a livello nazionale, è un dato drammatico

Trento/Bolzano – Il rischio è quello di assistere a una crisi di tutta la filiera agroalimentare. Ora siamo tutti chiamati a renderci parte attiva nel sostenere le nostre aziende. Ognuno di noi può incentivare l’economia circolare, anche con un piccolo gesto: consumando cibi da asporto, ordinando prodotti direttamente dalle imprese agricole, o acquistando dai florovovaisti o dalle cantine”.

Questo il commento di Gianluca Barbacovi, presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige, rispetto al dato rilevato da un’analisi Coldiretti sull’impatto delle limitazioni poste alla ristorazione con l’emergenza Covid.

Alle difficoltà del lockdown primaverile si sono quindi aggiunte le chiusure a catena di ottobre e novembre, evidenziate anche da Confcommercio, ma la situazione – sottolinea la Coldiretti – potrebbe ulteriormente peggiorare nel caso in cui i vincoli al consumo fuori casa si dovessero estendere alle feste di fine anno, con Natale e capodanno alle porte.

La serrata imposta dalle misure anti contagio si estende a regioni dove molto diffuso è il consumo alimentare fuori casa e colpisce complessivamente oltre 3 locali su 4 (75%) di quelli esistenti in Italia compresi – evidenzia la Coldiretti – oltre 20mila agriturismi.

Gli effetti della chiusura o limitazione delle attività di ristorazione – continua la Coldiretti – si fanno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all’olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. In alcuni settori come quello vitivinicolo la ristorazione – precisa la Coldiretti – rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato.

Le limitazioni alle attività di impresa – conclude la Coldiretti – devono dunque prevedere un adeguato e immediato sostegno economico lungo tutta la filiera per salvare l’economia e l’occupazione.​

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