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Bolzano, morti due climber e un uomo che cercava minerali

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Dispersi da giovedì, due giovani precipitati durante scalata Cima Santner. Un uomo muore invece cercando minerali in valle Aurina

pelikan elisoccorso Alto Adige

Bolzano – Sono stati trovati morti due giovani climber altoatesini, Andreas Kopfsguter, di 25 anni e Helene Hofer, 27 anni, lui di Villabassa e lei di Bressanone, che giovedì non avevano fatto rientro da Cima Santnera 2.414 metri di quota.

Le ricerche erano iniziate ancora di notte, la parete è stata illuminata da valle con dei potenti fari, ma degli alpinisti non è stata trovata traccia. Alle prime luci dell’alba, si è messo in volo l’elisoccorso Pelikan 1 che ha individuato e recuperato le due salme. I due rocciatori con ogni probabilità sono precipitati durante la scalata lungo una via considerata impegnativa.

L’incidente, con ogni probabilità, è avvenuto durante la scalata della via Pepi Schmuck (grado VI+) sulla parete nord del Santner. Le salme sono state localizzate nella parte bassa della parte. L’uomo e la donna erano ancora legati con la corta. Evidentemente uno dei due è precipitato e la sicura forse non ha retto il peso della caduta e così anche il secondo alpinista è stato trascinato e caduto nel vuoto.

Nel frattempo proseguono le ricerche di Carlino Castellani, veronese di 76 anni, che martedì non è tornato dai boschi di Aldino, dove era andato a cercare funghi.

Il cedimento di un chiodo

E’ questa la causa dell’incidente. Il primo della cordata probabilmente è scivolato e la sicura non ha retto il colpo, causando così anche la caduta del secondo alpinista. Sulle Dolomiti il rischio del cedimento dei chiodi è relativamente alto a causa della roccia piuttosto friabile.

I climber preferiscono perciò, dove possibile, chiodi fissi, che sono però rari soprattutto sulle vie impegnative, come quella denominata “Pepi Schmuck”. I due alpinisti sono precipitati per alcune centinaia di metri, fino quasi alla base della parete, morendo sul colpo.

Muore cercando minerali

Stava cercando minerali a oltre 3.000 metri di quota, l’alpinista morto sul Pizzo Rosso Piccolo, in valle Aurina.
L’incidente è avvenuto verso le ore 14.30 di venerdì.

L’uomo della zona stava perlustrando con un amico in cerca di minerali un pendio roccioso poco sotto la cresta della montagna, alta 3.290 metri, quando un sasso ha ceduto sotto i suoi piedi. L’uomo è precipitato per circa 200 metri, morendo sul colpo. La sua salma è stata recuperata a quota 2.900 metri dal soccorso alpino della Valle Aurina, che è stato portato in quota dall’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites.

La vittima è Josef Andreas Rauchenbichler, di 57 anni di Valle Aurina. L’uomo era comandante della compagnia dei vigili del fuoco volontari di Cadipietra

 

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