NordEst

Bocciato il referendum della Lega in Val di Fassa

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"Si tratta di un segnale molto positivo per le minoranze linguistiche trentine – ribadisce in una nota della Regione  Luigi Chiocchetti, Assessore regionale per le minoranze linguistiche – poichè il referendum non solo avrebbe potuto portare alla cancellazione del Comun General de Fascia, ma anche ad una serie di disposizioni speciali che riguardano le popolazioni di lingua mochena e cimbra.

Sottoscrivere il referendum sarebbe equivalso a rinunciare ad un’autonomia istituzionale ed organizzativa conquistata nel corso degli anni grazie a nuove forme istituzionali che permettono di valorizzare con più efficacia l’identità di cimbri, mocheni e ladini, patrimonio irrinunciabile dell’intera comunità provinciale, favorendone uno sviluppo sociale rispettoso delle relative peculiarità.

Per tali ragioni ringrazio particolarmente le comunità di minoranze ed i cittadini della Val di Fassa che hanno aderito al nostro appello ed hanno difeso la scelta del Comun General, la cui soppressione sarebbe stata un evidente autogol. Non voglio qui contestare la legittimità democratica dell’istituto referendario, che resta uno straordinario strumento di partecipazione, ma nel caso specifico, se si fosse raggiunto il numero di firme richiesto, si sarebbe arrivati ad una situazione impropria, con l’intera popolazione trentina chiamata a decidere se abrogare o meno il Comun General.

Le firme raccolte – conclude l’assessore regionale – possono costituire comunque occasione di riflessione e stimolo per dare ulteriore slancio all’azione del Comun General de Fascia.

Ritengo infine che questo passaggio, che ha registrato toni, a mio giudizio, troppo accesi, rappresenti un segnale per l’intera comunità trentina, con le comunità di minoranza che responsabilmente difendono le proprie istituzioni e ribadiscono la fiducia in chi attualmente le amministra.

La proposta di abrogazione avrebbe cancellato un percorso di attenzione e di promozione delle popolazioni germanofone e ladine messo in campo in questi anni da parte delle intere comunità nel cui territorio sono comprese queste popolazioni. Avrebbe significato porsi espressamente contro e negare l’impegno da parte di queste comunità per tutelare, valorizzare e promuovere uno dei tratti fondamentali della propria identità".

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