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Al via la 68^ edizione della Mostra del Cinema di Venezia

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Dei film in concorso manca solo quello a sorpresa, ma i 22 che per ora scendono in campo alla 68/a edizione della Mostra del cinema di Venezia, al via il 31 agosto, non mancano ne’ di forza ne’ di temi: dalla corruzione politica ai thriller, dalla storia della psicanalisi fin dentro una fine del mondo da camera raccontata da Abel Ferrara.
 
Eccone una breve sintesi, esclusi i tre italiani.
 
Si parte con LE IDI DI MARZO con Ryan Gosling e George Clooney. Siamo alle primarie in Ohio per la presidenza del Partito Democratico. Qui un guru della comunicazione che lavora con il candidato alla presidenza, il governatore Mike Morris (Clooney) si trova strangolato dalla macchina del fango.
 
TEXAS KILLING FIELDS di Ami Canaan Man e’ un thriller ad alto tasso di suspence. Ispirato a una storia vera, racconta di Jake (Sam Worthington), detective texano, che si allea con un collega di New York, Brian (Jeffrey Dean Morgan), per indagare su un omicidio legato ai cosiddetti ‘assassini nei campi’.
 
KILLER JOE  di William Friedkin ha come protagonista un pusher (Emile Hirsch), che deve trovare 6000 dollari. Cosi’ assolda Killer Joe (McConaughey) per uccidere sua madre e riscuoterne l’assicurazione. Ma il killer pretende a garanzia di pagamento la sorella minore del suo committente (Juno Temple). Per Friedkin il film e’ una ‘ perversa versione di Cenerentola’.
 
DARK HORSE di Todd Solondz (Happiness) mette in scena il disagio di un trentenne che colleziona giocattoli e vive con i genitori. Tutto cambia quando incontra una donna della sua eta’, pecora nera della sua famiglia, che sembra tanto simile a lui.
 
4:44 LAST DAY ON EARTH vede il ritorno al Lido di Abel Ferrara con un tema forte come la fine del mondo (come Lars Von Trier in Melancholia). Il tutto per un’epifania da camera.
 
Johnnie To scende in campo con LIFE WITHOUT PRINCIPLE che, come indica il titolo, sara’ un film senza troppa etica, ma sicuramente pieno di schizzi di sangue, pallottole e ironia. 
 
SHAME dell’inglese Steve McQueen mette in campo Michael Fassbender nei panni di Brandon, trentenne newyorkese con una compulsiva dipendenza sessuale che rende la sua vita un inferno, una vergogna. Le cose si complicano quando arriva la sorella minore (Carey Mulligan), cantante con vocazione autodistruttiva.
 
TINKER, TAILOR, SOLDIER, SPY dello svedese Tomas Alfredson con Gary Oldman, Colin Firth, Tom Hardy, John Hurt, tratto dal libro La talpa di John Le Carre’, e’ un thriller che segue un agente segreto inglese prossimo al pensionamento, alle prese con il mondo della Guerra Fredda.
 
CIME TEMPESTOSE di Andrea Arnold e’ l’ennesimo adattamento del romanzo di Emily Bronte con il tetro racconto di un amore appassionato e contrastato, rivalita’ tra fratelli e vendette.
 
A DANGEROUS METHOD di David Cronenberg. Di scena la storia, ovvero il turbolento rapporto tra il giovane psichiatra Carl Gustav Jung (Fassbender), il suo mentore Sigmund Freud (Mortensen) e Sabina Spielrein (Knightley), giovane donna che si frappone tra loro con le sue idee e la sua bellezza. Nel cast anche Vincent Cassel.
 
UN ETE’ BRULANT di Philippe Garrel. Un pittore (Luis Garrel) lasciato da una moglie tanto bella quanto piu’ grande di lui (Monica Bellucci) non riesce a trovare piu’ la pace.
 
A SIMPLE LIFE di Ann Hui. Ispirato a una storia vera, il film racconta di un rapporto commovente tra un giovane maestro e il servo della famiglia che lo ha risuscitato.
 
THE EXCHANGE del regista israeliano Eran Kolirin (La banda) racconta la storia di un padre di famiglia ossessionato dal guardare la propria vita fuori dal contesto.
 
ALPS di Yorgos Lanthimos e’ una black comedy greca che vede protagonisti un’infermiera, un paramedico, una ginnasta e il suo allenatore che offrono un servizio di ‘controfigure’ per i cari estinti a beneficio di chi vive il lutto.
 
L’atteso CARNAGE di Roman Polanski con Jodie Foster, Kate Winslet, Christoph Waltz e John C. Reilly, si svolge in una sola stanza e in tempo reale. Qui due coppie di genitori si incontrano per discutere di una lite fra i propri bambini, discussione che degenerera’ nel caos piu’ completo.
 
POULET AUX PRUNES di Marjane Satrapi. Teheran 1958. A Nasser Ali Khan (Mathieu Amalric), virtuoso del violino, hanno rotto lo strumento prediletto. Non riuscendo a sostituirlo con nessun altro strumento all’altezza, la vita senza musica risulta intollerabile. Rimane a letto indugiando sempre piu’ in pensieri. Nel cast del film, adattamento dell’omonimo fumetto, Isabella Rossellini, Maria de Medeiros e Chiara Mastroianni.
 
Ancora da un fumetto arriva al Lido HIMIZU del regista giapponese Sion Sono (Giappone). Il titolo della pellicola deriva da un tipo di talpa che vive in Giappone e significa letteralmente ‘nascondersi dal sole’.
 
FAUST di Aleksander Sokurov con Johannes Zeiler, Anton Adasinskiy, Isolda Dychauk, Hanna Schygulla, e’ un’ennesima lettura della leggenda tedesca cantata anche da Goethe: un uomo vende l’anima al diavolo in cambio di sapienza.
 
SEEDIQ BALE di Te-Wei Sheng, primo film taiwanese in concorso a Venezia, racconta la storia del Wushe Incident del 1930, la piu’ grande e l’ultima ribellione di Taiwan contro i coloni giapponesi. Un vero kolossal, prodotto da John Woo con un budget di 25 milioni di dollari, 10 anni di preparazione, un cast di 15.000 persone, per la maggior parte aborigeni.
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