NordEst

Zanoni: «Il diritto alla salute non deve subire tagli»

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Manifestazione venerdì 5 agosto a Padova contro i tagli alla sanità convenzionata decisi dalla Regione Veneto

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«Gli sprechi vanno cercati altrove, la salute deve essere tutelata e i tagli non possono metterla a rischio», così Andrea Zanoni, eurodeputato del gruppo ALDE (Alleanza dei Liberali Democratici europei) e membro della commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, appoggia la Grande Manifestazione che si svolgerà a Padova lunedì 5 agosto 2013 (partenza alle ore 9.30 in bicicletta da Via Gramsci a Cadoneghe (PD), e da sud della città dal capolinea del tram in via Salici, per arrivare in via degli Scrovegni di fronte alla sede dell’ULSS 16 di Padova, con presidio alle ore 13.00) contro il mancato rispetto degli accordi sottoscritti tra Regione Veneto e Strutture Private Accreditate (DGR 441/2013).

«Anche in tempo di crisi – spiega Zanoni – sulla sanità non si può tagliare in modo indiscriminato perché non si tratta di un capitolo di spesa come gli altri. Sono a rischio oltre a centinaia di posti di lavoro anche la salute di milioni di cittadini veneti».

Sotto accusa ci sono gli accordi sottoscritti tra Regione Veneto e Strutture Private Accreditate (DGR 441/2013), che prevedevano l’erogazione di una quota extra budget di prestazioni sanitarie, per mitigare i drammatici tagli ai servizi sanitari convenzionati di inizio anno ed assicurare una adeguata assistenza ai cittadini del territorio veneto. La situazione è arrivata al punto in cui le strutture ambulatoriali accreditate si trovano ad aver quasi esaurito il numero di prestazioni erogabili in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale.

Il “Comitato di Crisi Regionale della Sanità Veneta”, organizzatore della manifestazione, ha fatto sapere che “i tagli che la Sanità convenzionata ha subìto nel Veneto sono andati ben oltre lo 0,5-1,5% richiesto dalla Spending Review, arrivando ad una media del 30% con picchi anche del 70%. Questo corrisponde ad un taglio delle prestazioni sanitarie ai cittadini che, a parere della Regione, deve arrivare ad essere in media di 4 pro capite all’anno, dalle 8 che oggi rappresentano la media nella nostra area”.

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