NordEst

Zaia, bene tassare le barche ma non il loro utilizzo

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“Mi sta bene la tassa sui beni di lusso e quindi anche sull’acquisto delle grandi imbarcazioni, ma non si possono chiedere anche tasse per il loro uso: l’effetto sarebbe probabilmente un trasferimento di barche in Croazia, dove non pagherebbero né tassa né accisa sui carburanti, mentre noi ci rimetteremmo sull’indotto turistico e cantieristico”. Lo ha ribadito il presidente del Veneto Luca Zaia rispondendo alle domande dei giornalisti su diversi punti della manovra del Governo.
 
“In Veneto abbiamo un’alta residenzialità nautica – ha precisato Zaia – con turisti che arrivano da tutta Italia, soprattutto dalla Lombardia, e ospiti stranieri, in particolare, tedeschi e austriaci, che vengono qui ogni anno portando o lasciando da noi le loro barche per andare in giro in laguna o in Adriatico. Su questo versante il tema non è essere contro la tassa sui beni di lusso, anzi, ma quello di un depauperamento della nostra nautica, dei servizi connessi (shopping, ristorazione, rimessaggio, riparazioni, accessoristica) e del rischio di ‘emigrazione’ che avrebbe conseguenze non secondarie sull’economia turistica. La mia è una preoccupazione che hanno anche i colleghi Errani e Burlando”.
 
“In Veneto quella del turismo è la maggiore industria, con 12 miliardi di fatturato, che non può essere de localizzata. Registriamo circa 32 milioni di presenze al mare, per lo più con le spiagge – ha concluso Zaia – ma dove un ruolo non secondario è svolto dalle nostre darsene, che sono fondamentali e che rischierebbero di svuotarsi”.
 
 
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