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Violenza donne in Veneto, Assessore Lanzarin: “36 centri attivati e oltre 120 donne accolte”

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Complessivamente le strutture sostenute dalla Regione hanno offerto ascolto telefonico a 6 mila persone

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Venezia – A due anni dall’entrata in vigore della legge regionale di prevenzione e contrasto della violenza contro le donne la rete veneta delle strutture attivate conta 15 centri antiviolenza, 9 case rifugio e 12 centri di secondo livello. Altri 6 centri antiviolenza sono in via di attivazione nel Padovano, nella Marca e a Chioggia. Complessivamente le strutture che si avvalgono del contributo finanziario della Regione hanno offerto ascolto telefonico a 6 mila persone, incontrato in colloqui di prima accoglienza 1821 donne e ne hanno ospitato 50 (di cui 36 insieme ai loro figli) nelle case rifugio e accompagnato in percorsi di reinserimento 77 (di cui 41 con figli minori) attraverso le case di secondo livello.

E’ la fotografia scattata dalla riunione del tavolo tecnico di coordinamento convocata dall’assessore al sociale Manuela Lanzarin a palazzo Balbi per monitorare il fenomeno delle violenze familiari e di genere e fare il punto sullo stato di applicazione della legge. La rappresentanza istituzionale al tavolo di coordinamento dovrà essere rinnovata entro la fine dell’anno, ma intanto l’assessore al sociale, che ne assumerà anche formalmente il coordinamento, ha voluto fare il punto sulle iniziative in corso, le modalità di rilevazione, il grado di copertura del territorio regionale, i progetti in corso, le risorse disponibili.

“Nel 2014 sono stati erogati oltre un milione di fondi pubblici tra finanziamenti statali e fondo regionale per sostenere i centri antiviolenza, le case rifugio e le strutture di secondo livello – specifica Manuela Lanzarin – La Regione Veneto, per parte sua, ha confermato l’erogazione anche quest’anno di 400mila euro per interventi di prevenzione e contrasto alla violenza di genere e la settimana prossima la Giunta darà il via ai bandi per l’assegnazione di tali risorse. Siamo al lavoro per rendere più omogenea e capillare la rete delle strutture, i costi e le modalità di intervento. Attendiamo però di capire se anche lo Stato confermerà anche per il 2015 i 1.440.000 euro destinati al Veneto per i centri antiviolenza: sono fondi indispensabili per dare continuità alle iniziative di accoglienza, protezione e recupero attivati nelle sette province venete dalla collaborazione tra associazionismo, volontariato e istituzioni pubbliche”.

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