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Vigilia di Pasqua intensa per i sanitari trentini: molti interventi, elicottero anche a Imèr e ad Arco in serata per investimento (VIDEO)

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Equipe sanitaria mobilitata nel tardo pomeriggio anche Imèr nel Primiero, per un sanitario urgente. Giornata di grande lavoro per 118 e soccorso alpino

L’elisoccorso atterra a Imèr [ph/video Stefano Taufer]

 

Imèr (Trento) – Un anziano 80enne è stato soccorso nel tardo pomeriggio di sabato, ad Imèr, nel Primiero, con il supporto dei vigili del fuoco della zona. Dopo l’intervento dei sanitari del 118, l’uomo è stato affidato all’equipe medica giunta da Trento in elicottero, come documentano le immagini.


Giornata intensa per 118 e soccorso alpino

Grave investimento sabato sera ad Arco: due feriti gravi. Due persone sono rimaste ferite gravemente sabato sera verso le 22 ad Arco in seguito ad un investimento in strada. I due feriti sono stati soccorsi da due ambulanze e successivamente dall’elicottero proveniente da Trento. In corso gli accertamenti sulla dinamica dell’incidente.

Un biker del 2010 di Nomi è stato soccorso nel primo pomeriggio di sabato lungo la pista Goonies del Paganella Bike Park (Molveno), a una quota di circa 1.100 metri, dopo essere caduto dalla bicicletta e aver sbattuto la faccia a terra. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata poco dopo le 14, dalla persona che stava accompagnando il minore. La Centrale di Trentino Emergenza, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino centrale del Soccorso Alpino e Speleologico, ha chiesto l’intervento dell’elicottero mentre sul posto si portava una squadra della Stazione di Molveno. Una volta individuato l’infortunato, che si trovava in una zona boschiva, il Tecnico di elisoccorso e l’equipe medica sono stati verricellati. Il biker, rimasto sempre cosciente, è stato stabilizzato, imbarellato e, con il supporto degli operatori della Stazione di Molveno, trasportato in un prato dove l’elicottero è atterrato. Quindi caricato a bordo e trasferito all’ospedale Santa Chiara di Trento.

Poco dopo le 16 la Centrale Unica per le Emergenze 112 è stata allertata per un pilota di parapendio che in fase di atterraggio nei pressi degli impianti di risalita dell’Alpe Cermis (Cavalese), è finito su una pianta, rimanendo appeso a un’altezza di circa 10 metri. Sul posto sono intervenuti gli operatori della Stazione Val di Fiemme del Soccorso Alpino, insieme ai Vigili del Fuoco di Cavalese. L’uomo è stato raggiunto con l’autoscala dei Vigili del Fuoco, riportato a terra e affidato all’ambulanza per accertamenti.

Sabato alle 16.45 altro intervento in soccorso di un biker caduto a valle del Chegul sulle pendici della Marzola, nei pressi della Fontana de’ Gai, a una quota di circa 1.100 metri, mentre stava percorrendo in discesa il sentiero 413. Nella caduta l’uomo ha sbattuto la testa ed ha rotto il casco, rimanendo però sempre cosciente. Sul posto sono arrivati cinque operatori delle Stazioni Trento-monte Bondone, Paganella Avisio e Rotaliana Bassa Val di Non, tra cui vi era un sanitario, e l’equipaggio dell’elisoccorso. L’uomo è stato stabilizzato, imbarellato e trasferito più a valle con il mezzo speciale allestito per il trasporto degli infortunati, dove è stato imbarcato sull’elicottero e trasferito all’ospedale Santa Chiara di Trento.

Nel pomeriggio di venerdì infine, cinque giovani escursionisti trentini sono stati soccorsi dopo essersi incrodati alla base del Dos d’Abramo del monte Bondone. Il gruppo si trovava a metà di un canalone ripido di neve dura. Illesi ma incapaci di proseguire e di tornare indietro, hanno chiamato il Numero unico per le emergenze 112 poco prima delle 14. La Centrale di Trentino Emergenza, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino centrale del Soccorso Alpino e Speleologico, ha chiesto l’intervento degli operatori delle Stazioni Trento monte Bondone e Paganella Avisio. Quattro soccorritori hanno raggiunto gli escursionisti salendo in quota a piedi, per poi accompagnarli in sicurezza a valle tramite manovre di corda, per superare i tratti innevati più ripidi. L’intervento si è concluso intorno alle 18.15, una volta raggiunte le Viote del Bondone. Per il gruppo non è stato necessario alcun ricovero in ospedale.

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