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Vienna, dialogo permanente con Roma. Kneissl: scambio vedute tra segretari generali

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“C’è “un dialogo permanente con Roma e uno stretto accordo con Bolzano”

NordEst –  Secondo la ministra degli esteri austriaca Karin Kneissl, sulla questione del doppio passaporto per i sudtirolesi di lingua tedesca e ladina c’è “un dialogo permanente con Roma e uno stretto accordo con Bolzano”. “Nel frattempo si riunisce un gruppo di lavoro sotto guida del ministero degli interni per chiarire le questioni giuridiche. Informiamo di questi lavori a tutti i livelli”, ha detto Kneissl alla radio austriaca Orf. La scorsa settimana è già avvenuto “uno scambio di vedute” tra i segretari generali, ha aggiunto la ministra.

Il governatore altoatesino Arno Kompatscher, sempre ai microfoni della Orf, ha sottolineato “il valore simbolico del doppio passaporto per il legame con l’Austria” che però non toccherà l’autonomia. Come criterio d’accesso la dichiarazione di appartenenza linguistica potrebbe però essere “troppo poco perché non sempre veritiera”. Sulla Tiroler Tageszeitung il governatore tirolese Guenther Platter sottolinea la necessità di una “soluzione europea” condivisa.

“Prima di essere un atto ostile è un atto francamente curioso sull’opportunità del quale ci interroghiamo”. Così definisce la questione del doppio passaporto per gli altoatesini il ministro degli esteri Enzo Moavero, a margine della conferenza stampa con il ministro degli esteri tedesco Heiko Maas a Berlino. “La concessione della cittadinanza di uno Stato ai cittadini di un altro Stato che già condividono la cittadinanza europea ci sembra un gran bisticcio di cittadinanza e di parole”, ha detto Moavero. “Con tutti i problemi che in questo momento ci sono in Europa, la questione della doppia cittadinanza ci sembrava l’ultimo che bisognasse sollevare”, ha aggiunto. “La concessione della cittadinanza di uno Stato ai cittadini di un altro Stato che già condividono la cittadinanza europea ci sembra un gran bisticcio di cittadinanza e di parole”, ha concluso Moavero.

Vienna, non prima del 2019-2020

Le condizioni legislative per la concessione della cittadinanza austriaca ai sudtirolesi “saranno poste non prima del 2019-2020”. Lo afferma all’agenzia Apa lo staff del portavoce del governo di Vienna, Peter Launsky-Tieffenthal, che ribadisce che qualsiasi soluzione “sarà elaborata in dialogo con Roma e d’intesa con Bolzano”.

L’ufficio di Launsky-Tieffenthal conferma il 7 settembre come data per la presentazione del disegno di legge, quando appunto si riunirà a Vienna per la terza volta il gruppo di lavoro. Infine viene sottolineato “lo spirito di integrazione europea e di pace” dell’iniziativa.

Nel frattempo, il leader dei socialdemocratici ed ex cancelliere Christian Kern boccia sul quotidiano Dolomiten l’iniziativa. “Si tratta della strada sbagliata, perché nel processo di unificazione europea è stata trovata una prospettiva comune per l’Alto Adige e l’Austria”. “Gli altoatesini per la loro autostima non necessitano del doppio passaporto”, aggiunge.

“Le notizie in merito alla volontà del Governo austriaco di procedere sulla strada del doppio passaporto per i cittadini sudtirolesi destano inquietudine. Se fosse confermato quanto riportato dai media saremmo di fronte ad un atto inopportuno e ostile che intendiamo respingere con fermezza”, dichiara il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro.

  • In breve

Trento, governatore Rossi presenta assestamento finanziaria del Trentino – Avviato in Consiglio provinciale a Trento, con l’illustrazione del presidente della Provincia, Ugo Rossi, l’esame della manovra finanziaria di assestamento. I lavori occuperanno quasi l’intera settimana e oggi, dopo la relazione di Mattia Civico sui provvedimenti esaminati nelle scorse settimane dalla Prima Commissione da lui presieduta, ha preso la parola Rossi. “La discussione di questa manovra di assestamento ci offre anzitutto l’occasione per ricordare e ribadire il significato e l’importanza dell’autogoverno. Le scelte strategiche contenute al suo interno infatti, analogamente a quanto avvenuto fino ad oggi, sono espressione piena della nostra Autonomia. Un’Autonomia – ha proseguito – non solo istituzionale, finanziaria e giuridica, ma anche e soprattutto politica. Nelle decisioni e nelle scelte, che nascono e si sviluppano sul territorio e che sono frutto di un dialogo costante con le diverse espressioni della società e con l’intera comunità trentina”.

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