NordEst

Victor “el Gordo”, era incensurato

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"Si', sono stato io''. Ha confessato Victor Diaz Silva, 'el gordo', il principale sospettato dell'uccisione di Federica Squarise. L'uruguaiano dopo una serrata caccia all'uomo e stato arrestato mercoledì sera a Tarragona, 200 chilometri da Lloret de Mar, la localita' sulla Costa Brava dove e' morta la ragazza italiana.

Al momento dell'arresto Victor non ha opposto alcuna resistenza. Nelle prossime ore sara' trasferito a Blanes, dove si trova il magistrato che si occupa dell'inchiesta.  Victor, l'uruguayano che ha confessato di essere l'autore dell'omicidio di Federica Squarise, era incensurato. Non aveva precedenti penali. Abitava a Lloret da circa quattro anni e non e' clandestino: lo ha detto Raffaele Cionti, dell'interpool italiana. "Al suo arresto appariva in stato confusionale". 'Non mi risulta – ha aggiunto – che ci siano altri sospettati. Infine ha spiegato che quella della ragazza padovana e' stata 'una morte violenta e disgraziata' 

L'autopsia e le polemiche 

Si tratta certamente di una morte violenta, è quanto emerge dall'esame. Il legale della famiglia Squarise, avrebbe voluto che l'autopsia fosse posticipata fino al suo arrivo in Spagna per assistervi, ma non è stato possibile. A seguire da vicino la vicenda della giovane veneta, anche il ministro leghista Luca Zaia che in veste del tutto personale e non da politico, ha accolto l'invito dei genitori.  

L'esame sul corpo

Secondo il vicedirettore dell'Istituto di medicina legale di Girona, professor Bardalet, il corpo è "irriconoscibile, putrefatto". I risultati, secondo Bardalet, non saranno pronti prima di parecchi giorni e successivamente saranno trasmessi al giudice della località di Blanes incaricata del caso.

Il vicedirettore dell'Istituto di medicina legale ha sottolineato di non poter dare più informazioni dato che su tutto è stato posto il segreto istruttorio.

Il ritrovamento del corpo

Il cadavere nudo e in avanzato stato di decomposizione è stato rinvenuto in un parco, non lontano dal luogo dove il 2 luglio scorso è scomparsa la giovane padovana. Tra gli altri dati identificativi alcuni tatuaggi e l'apparente età della vittima, 20-25 anni. ll corpo è stato rinvenuto in un parco, da tempo in completo stato di abbandono, che sorge davanti alla facciata di un vecchio edificio conosciuto a Lloret de Mar col nome di "Can Zaragoza". Si tratta di un ex albergo che ospita gli uffici comunali del Servizio per il patrimonio culturale. La polizia spagnola invece finora aveva concentrato le sue ricerche sulle scogliere.

Il vecchio hotel si trova a soli 10 minuti a piedi dalla Riera, la zona della "movida" notturna della località balneare, dove Federica è stata vista per l'ultima volta. Il giardino del "Can Zaragoza" è inoltre abbastanza vicino all'hotel Flamingo dove la giovane padovana alloggiava insieme all'amica. Alcuni testimoni, residenti della zona, hanno assicurato agli investigatori di non aver notato nulla di strano nei giorni scorsi.

Gli inquirenti spagnoli stanno anche esaminando una maglietta rinvenuta sulla spiaggia antistante Lloret del Mar: la t-shirt sarebbe stata riconosciuta da Roberta, sorella di Federica. Su quella maglietta si cerca il dna della giovane e anche quello di persone che potrebbero essere state in sua compagnia come Victor, detto "El Gordo", il suo racconto infatti non convincerebbe la polizia. Sotto esame anche tutti i filmati delle telecamere che hanno ripreso le zone frequentate da Federica e dall'amica Stefania.

Il dolore dell'amica

Rimane sempre chiusa nel suo dolore Stefania Perin, l'amica di Federica. Nel pomeriggio di lunedì, la 23enne si è affacciata due volte da casa per parlare ai cronisti che le chiedevano notizie, riferendo però di non aver voglia di dire nulla, visto il momento difficile.

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