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Veneto: premiazione della settima edizione di ‘Mimprendo’

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Donazzan “Veneto orgoglioso di costruire il proprio futuro”

mimprendoitalia

Padova – “A poche ore dalla tragedia di Parigi, il concorso nazionale ‘Mimprendo’ promosso dai giovani imprenditori di Confindustria e dai Collegi universitari di merito a Padova, nel Palazzo della Regione, rappresenta l’orgoglio di voler costruire il nostro futuro, quello che qualcun altro non vuole per noi”. E’ con questo saluto che Elena Donazzan, assessore al Lavoro e alla formazione della Regione Veneto, ha dato il via alla cerimonia di premiazione della settima edizione di ‘Mimprendo’, il festival nazionale ‘inventato’ dai giovani imprenditori di Confindustria per mettere in relazione la capacità di sviluppo e di innovazione delle imprese con la creatività dei giovani universitari.

Sono 29 quest’anno i team valutati dal progetto nazionale di Confindustria, di 8 diverse regioni, che vedono 480 universitari in gara (1700 i candidati, di 28 atenei) impegnati nella formulazione di 321 progetti aziendali, dei quali 121 hanno trovato sviluppo concreto in azienda.

“Esperienze come questa ha detto- di scambio e collaborazione tra impresa e università sono fondamentali per accrescere la cultura dell’autoimprenditorialità, per sostenere nuove generazioni di giovani imprenditori capaci di immaginare e concretizzare nuovi progetti aziendali”.

“E i risultati di questo festival -ha ricordato l’assessore Donazzan- che vede portare a termine l’88% dei progetti avviati, sono il coronamento del nostro ‘genius loci’, di quella capacità di coniugare storia, cultura, ricerca e innovazione che è carattere distintivo e punto di forza del nostro tessuto imprenditoriale”.

“Gli esiti di sette edizioni di Mimprendo -ha aggiunto- configurano questo festival come un’esperienza di formazione professionalizzante che valorizza le migliori energie delle nostre università e delle nostre aziende e sa essere trampolino di lancio per pensare e costruire il futuro. Quasi una sfida a chi vorrebbe con il terrore e la barbarie della morte uccidere le speranze, le capacità, la tenacia e l’intelligenza della nostra migliore gioventù”.

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