NordEst

Trento, Varati gli aiuti della Provincia per Commercio e Turismo

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Le proposte deliberate dall'esecutivo, dopo le osservazioni approderanno in aula consiliare. Dopo l'approvazione spetterà alla Giunta adottare, sempre nel più breve tempo possibile, adottare le modifiche in esso contenute.

Commercio al dettaglio, ristorazione e pubblici esercizi – Fermo restando che una parte non marginale degli interventi è contenuta nella legge finanziaria (liberalizzazione dei saldi per rilanciare i consumi, attivazione dei mercati contadini nei comuni di maggiori dimensioni per favorire il consumo di prodotti locali a prezzo inferiore, aumento del sostegno provinciale dall'80 al 90% a favore dei comuni che realizzano immobili per attività commerciali "multiservizi"), nel documento adottato oggi si propongono tutta una serie di novità nei criteri di incentivazione della legge unica per l'economia.

Si tratta di misure atte ad accrescere l'attrattività commerciale dei centri storici, a favorire la ricaduta locale degli investimenti sostenendo la componente fissa, a premiare gli investimenti di maggiori dimensioni, ad incrementare il sostegno concesso a favore degli investimenti residuali fuori priorità, ad avvicinare temporalmente l'erogazione del contributo al momento di sostenimento dell'investimento. Esse si concretizzano in sintesi nelle seguenti proposte:

Innalzamento al 15% -per il 2009- dell'aliquota minima di contributo per gli "altri casi" (cioè gli investimenti residuali fuori priorità) maggiorazione dell'aliquota nel caso di investimenti nelle botteghe storiche creazione di una nuova priorità per gli investimenti in opere immobiliari, anche se non prevalenti rispetto alle altre tipologie elevazione del tetto di spesa massima ammissibile da 1,0 a 1,5 milioni di euro anticipazione fino a due rate di contributo (previa presentazione di idonea garanzia) per gli investimenti in opere immobiliari ammissione ad agevolazione degli investimenti in beni del consorzio provinciale di secondo grado per la valorizzazione dei luoghi storici del commercio col limite di spesa massima di euro 200.000.

Elevazione del limite di spesa ammissibile per le iniziative promozionali realizzate dai consorzi per la valorizzazione dei luoghi storici del commercio da 100 mila a 150 mila euro e incremento dell'aliquota agevolativa dal 25 al 30% finanziabilità del consorzio provinciale di secondo grado per la valorizzazione dei luoghi storici del commercio per l'attività promozionale realizzata (spesa massima ammissibile 300 mila euro, aliquota 40%).

Cooperazione – Si propongono una serie di modifiche ai criteri di incentivazione previsti dalla legge unica per l'economia in funzione "anticrisi", prevedendo:

– l'innalzamento al 15% -per il 2009- dell'aliquota minima di contributo per gli "altri casi" (gli investimenti residuali fuori priorità)
l'estensione dell'applicabilità delle seguenti priorità di intervento:

– aggregazioni imprenditoriali (il processo di aggregazione può riguardare imprese diverse dalle cooperative; si ammettono a finanziamento i beni mobili usati)
attività sostitutiva (si ammettono a finanziamento i beni mobili usati)
crescita dimensionale (è stato tolto il limite minimo di spesa)
investimenti immobiliari (anche se non prevalenti)

– la riduzione dei requisiti minimi per accedere alla maggiorazione dell'aliquota contributiva nel caso di imprenditorialità femminile cooperativa (almeno un requisito fra base sociale, organi amministrativi e figure di direzione a maggioranza femminile)

– un incremento della finanziabilità delle spese tecniche per investimenti immobiliari oltre 1 milione di euro di investimento (dal 7 al 10%)
l'erogazione del contributo per tipologie di spesa e, per gli investimenti immobiliari sopra 1 milione di euro, per stati di avanzamento lavori in due soluzioni
una semplificazione della documentazione da presentare nel caso di pagamenti a stati di avanzamento

– Veniamo al settore del turismo. Gli interventi proposti in funzione "anticrisi" prevedono:
una serie di modifiche agli attuali criteri della "legge provinciale sugli incentivi alle imprese";
l'attivazione di "bandi" specifici sulla medesima legge;
sostegni all'offerta di alcuni servizi consulenziali alle imprese turistiche attraverso il coinvolgimento diretto delle società delle Associazioni di Categoria maggiormente rappresentative (i Centri di assistenza tecnica – C.A.T. – del Turismo).

Modifiche ai criteri della lp. 6/1999

Sono finalizzate a favorire, attraverso un sistema di maggiorazioni di contributo, gli investimenti realizzati dalle imprese turistiche che aderiscano a sistemi di certificazione – riconosciuti dalla Provincia – atti a promuovere l'utilizzo di beni e servizi ad elevata ricaduta economica locale ed aventi minimo impatto per il trasporto dei beni e servizi acquistati ("chilometri zero").
Si prevede altresì di innalzare al 15% – per il 2009- l'aliquota minima di contributo per gli "altri casi" (gli investimenti residuali fuori priorità)

Bandi

Bando legno
Si propone per il biennio 2009-2010 un nuovo bando per la promozione degli investimenti turistici con il legno ecologico certificato:
tetto di spesa massima elevato da 2 a 4 milioni di euro;
nel caso di ristrutturazioni riduzione dal 60 al 50% della componente "legno certificato" della spesa; ammissibilità anche degli ampliamenti (non prevalenti) in zone ad alta turisticità; maggiorazione di contributo di 5 punti percentuali nel caso di utilizzo di legno derivante da microfiliere locali per almeno il 50%.

Bando per il rilancio delle zone con bassa propensione agli investimenti turistico-alberghieri
Si attiva un bando triennale per la riqualificazione alberghiera in zone a basso tasso di investimento (rispetto alla media provinciale).
Si prevedono:
livelli di incentivazione superiori del 5-10% rispetto a quelli ordinari; finanziabilità anche degli acquisti immobiliari, se contestuali a lavori (ristrutturazione);  raddoppio della spesa massima ammissibile (da 4 a 8 milioni di euro)

"C.A.T. Turismo"
Verrà sostenuta l'attività di "assistenza tecnica" a favore delle imprese realizzata dalle società delle Associazioni di categoria maggiormente rappresentative a livello provinciale mediante convenzione ai sensi della legge provinciale 12 luglio 1993, n. 17 "Servizi alle imprese".

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