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Trento, Paride Gianmoena confermato Presidente: retromarcia di Mosaner

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Ha ritirato la sua candidatura Adalberto Mosaner, Sindaco di Riva del Garda: il suo uno stimolo su temi importanti

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Trento – “Continuiamo nel nostro impegno a servizio dei cittadini e del territorio consapevoli di una forza che deriva dalla coesione e dalla condivisione del Consiglio delle autonomie locali. Ringrazio Adalberto Mosaner per il suo contributo a questo processo con spunti che l’aula ha fatto propri”. Sono le parole di Paride Gianmoena, Sindaco di Varena (nella foto), confermato alla presidenza del Consiglio delle autonomie locali, l’organismo di rappresentanza istituzionale, autonoma e unitaria degli Enti locali della Provincia di Trento.

Il voto per Gianmoena ha visto 23 voti validi a favore, due schede bianche e due nulle. La votazione è avvenuta a scrutinio segreto nel pomeriggio di di mercoledì in occasione della seduta di insediamento del rinnovato Consiglio delle autonomie che, nei mesi scorsi, si è ridefinito su base territoriale e non più per fasce di popolazione: una diretta conseguenza della Riforma istituzionale targata Daldoss.

Con Gianmoena aveva presentato la sua candidatura Adalberto Mosaner, Sindaco di Riva del Garda che, dopo essere intervenuto in apertura della seduta, a cui ha fatto seguito un’articolata discussione, ha chiesto un momento di riflessione prima di ritirare la sua candidatura. Una decisione che deriva dalla consapevolezza di avere sollevato temi che sono stati rimarcati e condivisi dai successivi interventi dell’aula. Un contributo alla discussione e uno stimolo a perseguire l’obiettivo di una sempre maggiore autorevolezza del Consiglio delle autonomie in un rapporto paritario con la Provincia e sempre più vicino alla gente.

“Spunti che facciamo nostri e sui quali non ci sono mai stati dubbi – ha affermato Gianmoena – e sui quali l’impegno sarà collettivo”.. Mosaner aveva illustrato le ragioni della sua candidatura con la necessità di evitare che l’elezione diventasse un momento scontato. “Abbiamo davanti cinque anni importanti – ha detto Mosaner – e il Consiglio delle autonomie non deve essere solo il luogo di pareri dati, magari, in fretta. Siamo la porta principale delle Istituzioni, la prima istanza della democrazia, ma con la Provincia dobbiamo rivedere il rapporto di reciprocità all’insegna di un maggior rispetto. Dobbiamo entrare nelle discussioni che determinano il futuro del Trentino partendo dal terzo statuto di autonomia, dalla Valdastico, dal Not”: ha aggiunto ancora Mosaner.

Temi ripresi da Gianmoena che ha sottolineato la crescita del Consiglio delle autonomie nel segno di un’autorevolezza che deriva da un riconoscimento effettivo del suo ruolo. “Il Consiglio delle autonomie è diventato il vero luogo di confronto”: ha ricordato Gianmoena, che ha rimarcato l’importanza di una regia del Consiglio sul progetto di fusioni dei Comuni, come conferma il tour sul territorio. Ha citato anche la mole di lavoro della struttura in rapporto alla Legge urbanistica, ma anche sulle gestioni associate e sulla forza che deriva dalla coincidenza di rappresentatività con il Consorzio dei Comuni. “Certo – ha affermato Gianmoena – dobbiamo lavorare per un rapporto sempre più paritario con la Provincia e, in particolare, servono paletti precisi sui tempi da dedicare a temi importanti come il Protocollo di finanza locale ed altri pareri che a volte necessiterebbero di maggiore approfondimento. Ma i Sindaci – ha concluso – hanno dimostrato grande maturità, anche, quando le riforme hanno toccato i propri ambiti. Perché la collegialità è un imperativo che ci contraddistingue nelle decisioni, ma anche nell’operatività”.

Durante la discussione, ad invitare Mosaner a ritirare la sua candidatura, è intervenuto il Sindaco di Trento Alessandro Andreatta, che ha sottolineato le molte analogie con le questioni toccate da Gianmoena sulla linea da adottare nel prossimo futuro. Anche il Sindaco di Pergine Roberto Oss Emer ha invitato Mosaner a ritirare la candidatura. Allo stesso tempo ha sollecitato Gianmoena a incidere maggiormente per un rapporto più equilibrato con la Pat.

Un grazie a Mosaner per lo stimolo alla discussione è arrivato da Francesco Valduga Sindaco di Rovereto, che ha comunque, evidenziato la necessità di arrivare ad un voto unanime privilegiando la collegialità e la continuità. Sulla stessa linea anche il Sindaco di Arco Alessandro Betta. Nella discussione è intervenuta anche Antonietta Nardin, Sindaco di Cembra, in piena condivisione sui temi sollevati da Gianmoena e Mosaner e sull’importanza di mantenere un’unità costruttiva convergendo sulla candidatura di Gianmoena. Enrico Lenzi, Sindaco di Samone, ha ringraziato Gianmoena e Mosaner per la passione messa in campo e per la disponibilità. Ma ha aggiunto la necessità che sia Gianmoena a continuare un percorso iniziato un anno e mezzo fa. Nel suo intervento Walter Forrer, Sindaco di Folgaria, ha auspicato che la voce del Consiglio diventi sempre più forte e chiara partendo da un momento di sintesi. Fabrizio Inama, Sindaco di Denno, ha manifestato il suo pieno appoggio a Gianmoena, ma ha ringraziato Mosaner per la sua intenzione di pungolare l’aula nella discussione. “Siamo in prima linea – ha detto – e, uniti, dobbiamo risolvere problemi quotidiani”.

Sono stati rinviati alla prossima seduta i punti riferiti alla nomina della Vice Presidenza e della nuova Giunta. La seduta odierna è stata, anche, l’occasione per presentare il nuovo software realizzato attraverso l’utilizzo delle migliori tecnologie nell’ambito di una migliore operatività tesa a rendere più fluidi i processi necessari all’espletamento dell’attività istituzionale del Consiglio delle autonomie e delle rispettive articolazioni. Presentata anche una App personalizzata in dotazione ad ogni membro del Consiglio. Permette la tracciabilità della presenza in aula, la visione dei contenuti in discussione e, soprattutto, la votazione immediata dal telefonino sui singoli punti in discussione. La App dispone di diverse possibilità che potranno essere attuate in un prossimo futuro anche dalle amministrazioni comunali. Un processo che necessita dell’approvazione delle modifiche tecniche al Regolamento interno del Consiglio delle autonomie locali per adeguarlo alle funzionalità del nuovo sistema informativo.

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