A questi si aggiungono 40 posti da riservare a lavoratori con disabilità pari o superiori all’80%
Trento – È di 1.225 il numero di posti da attivare nell’ambito dei lavori socialmente utili per il 2015, a cui si aggiungono 40 posti da riservare a lavoratori con disabilità pari o superiori all’80%. Lo ha stabilito oggi la Giunta provinciale, su proposta del vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi, che recepisce a sua volta la proposta avanzata dalla Commissione provinciale per l’impiego. Le opportunità occupazioni rimangono le stesse del 2014, viene inoltre ammessa la possibilità di ulteriori opportunità occupazionali qualora l’ente che propone i lavori socialmente utili sia disposto ad accollarsi integralmente gli oneri finanziari per la realizzazione dei relativi progetti.
La decisione rientra nell’ambito dell’intervento 19 del vigente Piano degli interventi di politica del lavoro e riguarda progetti di accompagnamento alla occupabilità tramite lavori socialmente utili di soggetti “deboli” nel mercato del lavoro messi a disposizione da enti pubblici, come Comuni, Comunità di valle e Rsa. I progetti vengono portati avanti da cooperative sociali o di produzione e lavoro.
“Nel corso del 2014 la Provincia autonoma di Trento ha investito complessivamente 60 milioni di euro nel campo dei cosiddetti ‘lavori socialmente utili’ – ha ricordato il vicepresidente Alessandro Olivi -, un intervento poderoso, unico in Italia così articolato, reso possibile da due strumenti, da un lato il Progettone, dall’altro gli interventi 19 e 20.2 di Agenzia del Lavoro che hanno interessato il primo 1.400 persone, il secondo 1.700 lavoratori. Sostenere le fasce più deboli nel mercato del lavoro è per noi imprescindibile, anche questo è l’emblema di un Trentino civile e inclusivo”.