Il perdurare dello stato di eccezionale siccità nei boschi e nei pascoli del Trentino ha determinato l’emanazione di un’ordinanza, firmata dal presidente Ugo Rossi, con la quale viene stabilito il divieto assoluto, con decorrenza immediata, d’accensione e lancio di fuochi d’artificio, di sparo petardi, di scoppio di mortaretti, razzi e altri artifici pirotecnici, al di fuori dei centri abitati
Trento – Si tratta di un provvedimento finalizzato alla prevenzione di incendi boschivi, che potrebbero colpire anche gli edifici al di fuori dei centri abitati, vista la consuetudine di festeggiare l’inizio dell’anno nuovo con l’accensione di fuochi d’artificio. Consuetudine che si esplica spesso con molte “prove generali” anche ben prima del termine-inizio anno.
Con l’ordinanza si invitano i sindaci a verificare se sussistono i presupposti, con riferimento anche ai centri abitati, per adottare gli opportuni provvedimenti al fine di fronteggiare particolari situazioni di pericolo. Per i trasgressori è prevista una sanzione amministrativa che va da 100 a 600 euro.