NordEst

Trento e Bolzano a colloquio con Monti, “Cauto ottimismo” (AUDIO)

Share Button
audio L’incontro con il premier – "Abbiamo avviato con il presidente del Consiglio Mario Monti ed il ministro Piero Giarda un dialogo che porterà nelle prossime settimane alla definizione di un accordo sui rapporti istituzionali e finanziari fra lo Stato e le Province autonome di Trento e Bolzano. Il giudizio sull’incontro è positivo; abbiamo registrato l’impegno del presidente Monti a rispettare il particolare ordinamento istituzionale delle Province autonome, naturalmente nel quadro di un momento molto delicato per il Paese, testimoniando a nostra volta la volontà di continuare, come già in passato, a concorrere al risanamento delle finanze nazionali ed in generale a dare il nostro concreto apporto all’azione riformatrice avviata dal Governo". Queste le parole del presidente Lorenzo Dellai al termine dell’incontro avvenuto stamani a Roma con il capo del Governo Mario Monti, accompagnato dal ministro per i rapporti con il parlamento Dino Piero Giarda, dal viceministro all’economia e finanza Vittorio Grilli e dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà.

Il documento.pdf  

Cauto ottimismo – Per la delegazione congiunta delle due Provincie autonome, guidata dai presidenti Lorenzo Dellai e Luis Durnwalder, che incontrava il premier Monti per la prima volta dalla data del suo insediamento. "Anche a noi – sottolinea ancora Dellai, accompagnato in questa traasferta dal segretario generale della Provincia Ivano Dalmonego – – è stato chiesto di osservare un principio di responsabilità, nei confronti di una situazione sia nazionale sia internazionale che rimane molto critica. Dal nostro canto, abbiamo confermato la nostra disponibilità e abbiamo espresso al presidente del Consiglio la nostra fiducia nell’azione riformatrice avviata dal Governo, a cui anche i nostri territori sono naturalmente interessati. Intendiamo quindi dare il nostro apporto costruttivo, il che significa per noi Autonomie speciali in particolare l’assunzione di nuove responsabilità, nel rispetto delle regole fissate dagli Statuti. Monti, dopo avere discusso il contesto generale, ha deciso di avviare con Trentino e Alto Adige, nelle prossime settimane, un Tavolo di confronto. Con oggi è quindi partita una fase di discussione e approfondimento, che giudichiamo utile e positiva. Noi non abbiamo chiesto, com’è nostro costume, né privilegi né sconti né trattamenti particolari.

Del resto come noto le nostre Province hanno già garantito un concorso al risanamento delle finanze dello Stato di assoluta rilevanza. Abbiamo chiesto invece il rispetto dei contenuti dell’accordo di Milano, ottendendo su questo ampia rassicurazione. Inoltre abbiamo chiesto che anche relativamente ai nuovi scenari scenari finanziari si rispettino procedure e principi proprio dell’Autonomia, e abbiamo espresso la nostra disponibilità ad assumere a nostro carico gli oneri relativi all’esercizio di tutta una serie di funzioni oggi esercitate nei nostri territori dallo Stato. Confidiamo che il confronto prosegua ora con quello spirito di reciproca comprensione e di solidarietà che ha animato l’incontro".

?La Scheda: il documento consegnato dai presidenti Dellai e Durnwalder al presidente del Consiglio Monti
Le Province autonome di Trento e Bolzano e la Regione Trentino Alto Adige intendono assicurare un concorso responsabile alla manovra finanziaria di risanamento del Paese. Allo stesso tempo chiedono che questo concorso – che peraltro con l’Accordo di Milano ha fatto sì che il Trentino abbia già contribuito al miglioramento annuo del bilancio dello Stato con 568 milioni e con effetti positivi sull’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche pari a 250 milioni – avvenga nel rispetto di alcuni ineludibili principi. Questo quanto dichiarato oggi al presidente del Consiglio, Mario Monti, dai presidenti di Trento e Bolzano, Lorenzo Dellai e Luis Durnwalder, nel consegnare al premier un documento congiunto delle due Province.

Nel documento si avanzano in sintesi le seguenti richieste: rendere definitivo il concorso e la responsabilità finanziaria delle Provincie al risanamento finanziario del Paese; equità nella distribuzione dei concorsi tra le diverse autonomie speciali; valutazione del contributo positivo che le Province autonome assicurano, da anni, al Paese; definizione di un nuovo accordo che assicuri la salvaguardia dell’autonomia finanziaria delle Province autonome.

Nel contempo la richiesta è anche quella di assicurare una migliore disciplina a taluni istituti dell’Accordo di Milano, non più adeguati rispetto al nuovo quadro di finanza pubblica. Risulta infatti evidente che l’Accordo è stato definito sulla base degli scenari di finanza pubblica antecedenti alla crisi che ha interessato l’economia mondiale e soprattutto alla crisi della finanza pubblica italiana originata dalle problematiche dei debiti sovrani e dalla crisi dell’euro.

Nel documento consegnato al primo ministro Monti si sottolineano dunque alcuni passi necessari:
– necessità dell’integrazione del nuovo Titolo VI dello Statuto (Accordo di Milano) per la definizione della competenza provinciale in materia tributaria sia con riferimento ai tributi erariali sia con riferimento ai tributi locali, nonché la regolazione dei rapporti tra la legge statale e la legge provinciale relativamente alla disciplina dei tributi provinciali e locali istituiti nelle materie di competenza provinciale;
– definizione in coerenza con la disciplina comunitaria di regole per gli accordi del patto di stabilità interno e per i casi di mancato accordo e di mancato rispetto del patto stesso;
– aggiornamento della disciplina dei casi in cui sono ammissibili riserve all’erario da parte dello Stato.
Infine, nel documento viene avanzata la richiesta di approvazione della norma di attuazione statutaria in materia finanziaria del nuovo Titolo VI dello Statuto, a seguito delle nuove integrazioni, e della norma di attuazione relativa alla delega in materia di ammortizzatori sociali, in relazione alla prevista nuova riforma del mercato del lavoro. 

La polemica politica – L’onorevole trentino Maurizio Fugatti (Lega) si dice amareggiato per l’esclusione della Lega dagli incontri preliminari con i parlamentari a Roma. Stessa linea anche per i colleghi del Pdl trentino.
Il governatore Lorenzo Dellai smorza però i toni e conferma che il vero confronto comune inizia ora con tutte le parti.

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *