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Trento, Ddl semplificazione approvato con i voti dei soli 19 consiglieri di maggioranza. Le minoranze lasciano l’Aula

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Scontro in Consiglio provinciale per un emendamento e la scelta della maggioranza di proseguire i lavori oltre il previsto

Trento – Il disegno di legge 18 proposto dalla Giunta Fugatti per la semplificazione e la competitività è stato approvato in Aula poco dopo le 20.00 con i soli voti dei 19 consiglieri di maggioranza rimasti nell’emiciclo. Le minoranze avevano infatti abbandonato mezz’ora prima i lavori in segno di protesta.

Subito prima la garante dell’assemblea delle minoranze, Paola Demagri, aveva letto un comunicato stampa concordato con i colleghi (che stigmatizzava sia l’emendamento giudicato un “pastrocchio” presentato da Guglielmi (Fassa) che mirava a modificare con una forzatura il regolamento consiliare, sia la decisione unilaterale presa dalla sola maggioranza, complice il presidente Kaswalder, di proseguire i lavori che avrebbero dovuto concludersi alle 18.30.

Nelle dichiarazioni di voto finali, il presidente della Provincia Fugatti, dispiaciuto per l’abbandono dei lavori da parte delle minoranze, ha ricordato che Guglielmi aveva ritirato l’emendamento contestato. E aggiunto che comunque anche la decisione delle minoranze di uscire dall’Aula, nella dialettica politica, “ci può stare”.

Da segnalare anche  la difesa dell’operato del presidente Kaswalder da parte di Claudio Cia (Agire), secondo il quale le minoranze non avevano votato alla conferenza dei capigruppo sulla prosecuzione dei lavori semplicemente perché erano uscite prima. Apprezzamenti per il ddl sono stati espressi nelle dichiarazioni di voto anche da Dalzocchio, Leonardi e Guglielmi.

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