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Trento, Colpito da fulmine in Val di Non: muore dopo 4 giorni. Cessata emergenza in Provincia

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Quinta vittima per il maltempo in Trentino Alto Adige

Ecco l’enorme masso, immortalato dalla Protezione civile trentina, caduto nei pressi del torrente Vanoi in zona Refavaie. «Per capire la dimensione del masso – spiega la Protezione civile – osservate quanto è grande rispetto al vigili del fuoco volontario cerchiato in rosso.

Trento – E’ morto all’ospedale S.Chiara di Trento uno uomo della val di Non colpito lunedì da un fulmine durante l’ondata di maltempo.

Denis Magnani, 34 anni di Segno di Predaia, era stato colpito da una scarica mentre stava toccando la maniglia in ferro della porta di un deposito per gli attrezzi.

Trasportato con urgenza in ospedale, l’uomo era stato ricoverato in rianimazione, in prognosi riservata, ma dopo quattro giorni il suo cuore ha cessato di battere. Si tratta della quinta vittima per il maltempo in Trentino Alto Adige.

Cessata allerta in Trentino

“Le condizioni di criticità idrogeologica ordinaria comunicate con l’Avviso di Allerta ordinaria emesso alle ore 18.15 sono in attenuazione. Le previsioni per i prossimi due giorni (sabato 3 e domenica 4) indicano assenza di precipitazioni significative con ampie schiarite e tratti soleggiati. A partire dalla prossima notte si avrà quindi un esaurimento della criticità ordinaria idrogeologica. A partire dalla prossima mezzanotte sono revocate tutte le prescrizioni emanate con l’Avviso di Allerta ordinaria (gialla)”.

Caccia, sentieri e attenzione ai cavi elettrici

Nel frattempo arriva l’invito di WWF Trentino a fermare la caccia dopo la devastazione delle foreste.

Frane, piene dei torrenti e alberi caduti mettono a rischio anche chi percorre sentieri e strade forestali. Indispensabile informarsi bene sulla percorribilità. La SAT chiede di segnalare i danni.

L’allarme di Set Distribuzione: le piante cadendo hanno portato con sé i cavi conduttori. Sono un centinaio ancora le utenze senza energia elettrica in Trentino. Infine la Marcialonga 2019, si farà nonostante i danni.

  • In breve

Stato di emergenza per il territorio trentino – L’ambito fra i più colpiti appare quello delle foreste, con circa un milione e mezzo di mq di alberi schiantati e poi, ovviamente, vi sono quelli legati alla sistemazione delle strade, senza dimenticare i danni alle proprietà private, abitazioni e imprese a cui, ovviamente, verrà data risposta. Le spese che i privati sosterranno per ripristinare le proprie pertinenze saranno poi indennizzate secondo degli appositi criteri che saranno stabiliti successivamente dalla Giunta provinciale, analogalmente a quanto successo con il nubifragio avvenuto a Moena la scorsa estate. La cosa importante è che cittadini ed imprenditori tengano da parte la documentazione delle spese sostenute. La Giunta ha inoltre deciso, tramite un’ulteriore delibera, di chiedere al Consiglio dei Ministri, come previsto da una norma di attuazione del 1974, lo stato di emergenza per il territorio trentino e di poter quindi rientrare negli stanziamenti che saranno decisi a livello nazionale per supportare le regioni colpite dal maltempo.

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