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Trento, dibattito in streaming sull’emergenza Covid. Via libera anche al rendiconto del Consiglio provinciale (VIDEO)

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E’ stato un debutto assoluto per il Consiglio provinciale riunito in modalità telematica. Applicando per la prima volta le nuove disposizioni regolamentari approvate dall’aula il 16 aprile scorso, l’assemblea legislativa si è riunita a distanza, con il presidente Walter Kaswalder “alla regia” presso palazzo Trentini e i consiglieri connessi da remoto attraverso la piattaforma software Concilium (un prodotto di Tim+Dromedian srl, che consente la partecipazione interattiva alle riunioni, lo streaming audio/video e la consultazione di documenti attraverso dispositivi mobili)

Trento – I lavori in videoconferenza si sono conclusi poco prima delle 18 di mercoledì, sul tema della sanità trentina di fronte all’emergenza epidemiologica. Cinque le risoluzioni, 4 delle quali, proposte da consiglieri di minoranza, sono state approvate in molti punti d’intesa con l’assessora Segnana. Via libera senza modifiche all’unica risoluzione presentata da Masè e sottoscritta dai consiglieri della maggioranza.

Il rendiconto

La seduta è stata preceduta da una convocazione ad hoc per l’approvazione del rendiconto generale del Consiglio provinciale. Il rendiconto generale del Consiglio provinciale, poi approvato dall’aula con 31 voti favorevoli, chiude con un avanzo di amministrazione di 2 milioni 700.000 euro.

Il funzionamento del Consiglio, ha spiegato il Presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder è stato garantito dal trasferimento di 8 milioni 142.000 euro dalla Provincia, oltre alla restituzione straordinaria effettuata da parte dei gruppi dei contributi non utilizzati pari a 218.000 euro circa.

La spesa nel 2019 è stata di circa 8 milioni 625.000 euro, con uno scarto di 836.000 euro di minor spesa rispetto all’anno precedente. Stampa, informazione, consulenze le voci di spesa ridotte, -3,46 i giorni di anticipo rispetto alla data di scadenza per i pagamenti ai fornitori.

Kaswalder ha aggiunto che l’ufficio di Presidenza, su impulso dei consiglieri Dallapiccola e Olivi, ha chiesto alla Pat di voler contare la quota di avanzo come minor trasferimento nell’ordine di 1 milione di euro, e che queste risorse possano rimpinguare quelle destinate al bonus alimentare o all’assegno unico per chi ha subito le maggiori penalizzazioni dalla crisi sanitaria in corso.

Alex Marini (Misto) ha chiesto delucidazioni in merito alle maggiori risorse al Corecom e sul personale, in particolare con riferimento alla carenza di organico e alla necessità di potenziamento del servizio legislativo. Il Consiglio provinciale dipende per buona parte da personale esterno e questo non è un bel segnale, ha aggiunto. Kaswalder ha spiegato che le maggiori risorse al Corecom, risultano da una convenzione con lo Stato che assegna quote maggiori al superamento delle 1500 conciliazioni all’anno, cosa che si è appunto verificata nel 2019. Per il personale, ha aggiunto, abbiamo indetto un concorso per due direttori, ma al Consiglio serve personale altamente qualificato e per questo abbiamo aderito alla mobilità. Cercheremo di sistemare i tasselli scoperti nel 2020, ha rassicurato.

Giorgio Tonini (PD) ha espresso plauso per il risparmio e ancora di più per la sua destinazione a vantaggio dei più bisognosi. A margine, il capogruppo del Pd ha notato che investire significa dotare il lavoro politico di intelligenza organizzata, decisiva per la qualità del confronto democratico, anche immaginando qualche supporto in più per ridurre di qualche decimale percentuale il gigantesco divario che c’è tra la forza della Giunta e una relativa debolezza del Consiglio, che va rafforzato per il bene della democrazia e dell’autonomia. Il documento è stato approvato con 31 voti favorevoli e l’astensione dei consiglieri Marini, Ghezzi e Coppola.

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