Il consigliere di PT, Marino Simoni ha chiesto se la Giunta non ritenga di intervenire, soprattutto per le aziende agricole di montagna, per contenere il peso delle sanzioni che vengono applicate per il ritardato accatastamento di fabbricati rurali o per il ritardo delle denunce di variazione dei fabbricati rurali
Trento – Sulla questione è intervenuto l’assessore provinciale Carlo Daldoss e ha puntualizzato che la Provincia gestisce solo una delega amministrativa dello Stato e ha un margine limitato di manovra sulle sanzioni. Anvendo un regime probatorio della proprietà che è il tavolare e quindi solo per giustificati motivi si può intervenire sull’applicazione di sanzioni relative al catasto.
Due sono le iniziative di salvaguardia e di tentativo di non applicazione delle sanzioni attivate dalla Provincia: la non retroattività prevista dalla delibera prima del 26 maggio scorso, l’altra agevolazione è data dalla voltura automatica, per cui oggi chi presenta oggi una variazione al tavolare, ottiene che anche il catasto provveda subito alla rettifica. Per il resto però sulle sanzioni e sulla loro applicazione la Provincia non ha la possibilità di intervenire.
Il Consigliere Simoni ha preso atto che la Provincia sconta l’applicazione delle norme nazionali, ma ha sollecitato comunque ad adottare tutte le agevolazioni possibili per evitare l’applicazione sic et simpliciter della norma, in modo da agevolare il più possibile le aziende locali.