Primo Piano Trentino Alto Adige

Trentino Alto Adige, legge sui Comuni: ecco cosa cambia

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Riduzione del 7% delle indennità dei sindaci e degli assessori

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Trento – Il Consiglio regionale ha approvato con 35 voti a favore, 10 contrari, 19 schede bianche, il disegno di legge 15: ““Modifiche alle disposizioni regionali in materia di ordinamento ed elezione degli organi dei comuni (presentato dalla Giunta regionale)”.

La nuova normativa, in sintesi, prevede una riduzione del 7% delle indennità dei sindaci e degli assessori dei 332 comuni della regione ed una riduzione complessiva di circa 540 assessori. Nei comuni sotto i 1000 abitanti le giunte comunali saranno composte al massimo da due assessori più il sindaco. Per quanto riguarda i consigli comunali é prevista una riduzione dei consiglieri comunalii pari a circa il 10% in Alto Adige e al 20% in Trentino. Il Consiglio comunale di Trento passerà da 50 a 40 consiglieri quello di Bolzano da 50 a 45. La differenza fra le due province, nell’entità dei tagli, è conseguenza della necessità di preservare la rappresentanza linguistica. Ulteriori risparmi si avranno dalla previsione che gli assessori comunali non decadranno più dalla carica di consigliere comunale con l’ingresso quindi di un nuovo consigliere. Previsto il divieto di cumulo di indennitá e gettoni per chi ricopre piú incarichi.

Stabilito, inoltre, che le comunicazioni con i vari amministratori locali non avvengano più per via cartacea, attraverso i messi comunali, ma per via telematica.

L´ESAME DELL´ARTICOLATO

Franca Penasa (Lega Nord) ha presentato un ulteriore subemendamento all´art.32 e ne ha chiesto all´assessore l´accettazione, come concordato. A fronte della risposta affermativa, si é dichiarata soddisfatta.

Rodolfo Borga (PdL) ha annunciato il ritiro degli emendamenti, a patto che fosse ritirato l´emendamento all´art. 4ter a firma Martha Stocker, che non era stato oggetto di discussione, mentre lo era stato quello presentato dalla consigliera Margherita Cogo.

La Presidente Thaler ha quindi chiesto all´assessore Stocker di confrontarsi con la consigliera Cogo e con il Capogruppo dell´SVP, Elmar Pichler Rolle.

Al termine del confronto, il capogruppo dell´SVP ha quindi chiarito che non c´era alcuna volontá dolosa dietro la presentazione dell´emendamento che era stato presentato da tempo. Ha quindi annunciato il ritiro dell´emendamento.

Rodolfo Borga (PDL) ha quindi annunciato il ritiro degli emendamenti, ad eccezione dei due.

Art. 1 – Partecipazione delle autonomie locali all´attivitá legislativa e amministrativa della Regione – Soppresso

Art. 2 – Riduzione del numero dei componenti dei Consigli comunali – prevede il numero dei Consiglieri comunali.Nella Provincia di Trento, il testo dell´emendamento concordato prevede il numero di 40 sopra a 100.000 abitanti o capoluogo di Provincia; 32 sopra i 30.000 abitanti; 22 sopra i 10.000 abitanti; 18 sopra i 3000; 15 sopra i 1000; 12 fino a 1000. Nella Provincia di Bolzano, saranno invece 45 sopra a 100.000 abitanti o capoluogo di Provincia; 36 sopra i 30.000 abitanti; 27 sopra i 10.000 abitanti; 18 sopra i 3000; 15 sopra i 1000; 12 fino a 1000. Rodolfo Borga ha sottolineato come il taglio dei Consiglieri nei piccoli comuni sia un risparmio, per la sola provincia di Trento, di 50.000 euro all´anno: “é ingiusto nei confronti dei consiglieri dei piccoli Comuni, dove spesso lo fanno gratuitamente o rimettendoci addirittura dei soldi”. “Mantenerli non costa praticamente nulla e significa riconoscerne il lavoro” ed ha proposto di mantenere il numero di 20 consiglieri sopra i 3000 abitanti e 15 fino a 3000. Caterina Dominici (P.A.T.T.) ha quindi parlato a favore di tenere un numero di almeno 12 consiglieri nei piccoli comuni, perché “permette una partecipazione della comunitá”. A favore dell´emendamento a firma Borga, Pino Morandini (PdL) che ha parlato della necessitá di salvaguardare “una occasione di reale democrazia e partecipazione a costo zero nei piccoli comuni”.L´Assessore Roberto Bizzo ha quindi risposto che non si tratta di questione di costi, ma di facilitare il processo decisionale. La votazione ha visto l´articolo approvato

Art. 3 – Giunta Comunale – Fissa il numero dei componenti della Giunta comunale. Il testo emendato prevede un numero massimo, oltre a sindaco, non superiore a 7 assessori sopra a 100.000 abitanti o capoluogo di Provincia; 6 sopra i 30.000 abitanti; 5 sopra i 10.000 abitanti; 4 sopra i 3000; 3 sopra i 1000; 2 fino a 1000. L´art.3 emendato é stato approvato.

Art. 4 – Paritá d´accesso alla Giunta comunale – stabilisce che la Giunta comunale deve essere composta da entrambi i sessi

Art. 4bis – Eleggibilitá alla carica di sindaco – Prevede che oltre alle tre cariche consecutive, debbano essere previsto un periodo di almeno 30 mesi tra l´ultimo dei tre mandati prima di un eventuale rielezione.

Art. 4ter – Paritá di accesso agli organi collegiali di enti, aziende e istituzioni dipendenti del Comune – approvato l´emendamento concordato che prevede una adeguata rappresentanza di entrambi i generi.

Art. 5 – Cause di ineleggibilitá alla carica di Sindaco – approvato

Art. 6 – Incompatibilitá di cariche – regolamenta le incompatibilitá. tra gli altri non potranno ricoprire la carica di Sindaco o assessore chi ricopre la carica di Presidente, direttore generale o vicedirettore generale di istituti di Credito aventi sede o filiali nel comune e i segretari comunali.

Art. 7, 8 e. 9 sono soppressi

Art. 10 – Ineleggibilitá a consigliere comunale – cause di ineleggibilitá per il Consiglio.

Art. 11 – soppresso

Art. 12 – Incompatibilitá alla carica di consigliere comunale – Comma 1 -stabilisce l´incompatibilitá di medici igienisti, il veterinario di distretto dipendente delle aziende sanitarie locali, limitatamente ai comuni che fanno parte del distretto; Comma 2 incompatibilitá in caso di lite in materia tributaria o di lite instauratasi a seguito di azione popolare. Inoltre viene aggiunto che “la lite promossa in seguito di o conseguente a sentenza di condanna determina incompatibilitá soltanto in caso di affermazione di responsabilitá con sentenza passata in giudicato”. Approvato. Respinto il subemendamento a firma Dallapiccola che proponeva la soppressione del Comma 1.

Art. 12bis – sottoscrizione delle liste dei partiti e gruppi rappresentati in Consiglio provinciale o nella Camera dei deputati – approvato

Art. 13, 14, 15, sono soppressi

Art. 16 – Pubblicazione del manifesto delle candidature – La consigliera Sara Ferrari (PD) ha introdotto l´emendamento che prevede preferenze multiple ma di genere diverso rispetto al primo. D´accordo all´emendamento anche la consigliera Margherita Cogo. Per Eva Klotz (Süd-Tiroler Freiheit) quanto proposto é poco democratico. PiusLeitner (Freiheitlichen) ha detto che “le donne devono essere rappresentate ma perché lo vogliono, non perché costrette”. Luca Zeni (PD) ha ricordato che questa é una norma giá dichiarata costituzionale e giá legge in altre regioni. Giorgio Lunelli (UPT), ha ricordato l´intesa raggiunta che non prevede questo emendamento. D´accordo invece e Riccardo Dello Sbarba (Verdi). Contrari Rodolfo Borga (PDL), Ulli Mair (Freiheitlichen), Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit). Mario Magnani (Gruppo Misto) ha sostenuto l´emendamento, mentre Franca Penasa (Lega Nord) ha chiesto alla consigliera proponente di ritirare l´emendamento, “tenendo conto del lavoro di mediazione svolto, per permettere l´approvazione della legge”. Alessandro Urzí (Gruppo Misto) ha parlato di imposizione inaccettabile. Contrario all´imposizione al cittadino Luigi Chiocchetti (UAL) come. Andreas Pöder (Misto). Margherita Cogo (PD) ha dichiarato che nessuno ha autorizzato a mettere sul tavolo delle trattative l´emendamento ed ha letto la sentenza della Corte Costituzionale. Maria Hochgruber Kuenzer ha parlato contro l´emendamento, come Savoi, Sembenotti, Filippin e Seppi. Emendamento bocciato con 13 favorevoli, 36 contrari e 6 astenuti.

Art. 17, 18, 19, 20, 21, 22 sono soppressi. Tutti gli emendamenti che chiedevano preferenze multiple ma di genere diverso sono stati respinti. Margherita Cogo (PD) ha quindi dichiarato di votare contro questo disegno di legge.

Art. 24 é soppresso

Art. 25 – Contenuto dello Statuto – approvato con due emendamenti tecnici

Art.26 – Attribuzioni al Sindaco – approvato l´articolo emendato con emendamento tecnico.

Art. 27 – Consigli circoscrizionali – approvato l´articolo emendato

Art. 28 – soppresso

Art. 29 – Scioglimento e soppressione del consiglio comunale – approvato con un emendamento di natura tecnica

Art. 30 – Astensione dalle deliberazioni – approvato

Art. 31 – Disposizioni in materia di indennitá di carica – Introduce il divieto di cumulo di indennitá e il cumulo di indennitá e gettoni di presenza percepiti per le cariche contemporaneamente rivestite; determina l´indennitá di carica dei presidenti dei Consigli dei Comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti; stabilisce una riduzione delle indennitá pari al 7% e la conferma delle misure delle indennitá rideterminate ai sensi del comma 1, fino alla data del secondo turno dall´entrata in vigore della legge.

Art. 32 – soppresso

Art. 32bis – Introduce l´utilizzo degli strumenti informatici per la convocazione degli organi collegiali e l´invio della documentazione

Art.32ter – Disposizione in materia di revisione economico-finanziaria

Art. 33 – Adeguamento degli statuti comunali – approvato l´articolo emendato

Art. 34 – Norme transitorie – approvato l´articolo emendato

Art. 35 – Testi unici – approvato l´articolo emendato

Art. 36 – Entrata in vigore

DICHIARAZIONI DI VOTO

Rodolfo Borga (PDL) ha annunciato astensione, ricordando la proposta respinta di non diminuire il numero dei consiglieri nei piccoli comuni. Donato Seppi (Misto) si é dichiarato sufficientemente soddisfatto, perché salvaguardata la rappresentanza delle minoranze linguistiche in Alto Adige, differenziando tra Trento e Bolzano, e per l´eliminazione delle porte girevoli nei comuni con l´eliminazione dell´incompatibilitá tra Consiglieri e assessori.

Mario Casna (Lega Nord) ha ricordato, annunciato voto favorevoli, che é un testo di cui nessuno potrá vantare la paternitá perché elaborata quasi totalmente dai capigruppo. Luca Zeni (PD) ha parlato di un passo avanti per quanto riguarda costi e funzionamento. Andreas Pöder (Misto) ha annunciato voto contrario per la riduzione del numero dei consiglieri nei piccoli comuni. Renzo Anderle (UPT) si é detto soddisfatto per essere riusciti ad arrivare in fondo, attraverso la partecipazione di tutte le forze politiche. Franca Penasa (Lega Nord) ha voluto ringraziare i colleghi di gruppo e tutti i capigruppo per il lavoro svolto, sebbene abbia parlato di un sapore amaro per il mancato confronto chiaro con i Comuni. Pius Leitner (Freiheitlichen) ha annunciato voto contrario per la riduzione delle misure democratiche. Voto contrario anche da parte di Hans Heiss (Verdi)

La legge é stata quindi approvata con 35 voti a favore, 10 contrari, 19 schede bianche.

La Presidente Rosa Zelger Thaler ha quindi ringraziato tutti i consiglieri per il lavoro svolto e ha chiuso la seduta.

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