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Dopo trent’anni di violenze in famiglia: trova la forza di denunciare

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Ha scelto di denunciare, il 37enne ha il divieto di avvicinarsi

Trento – Dal 1991, quando, appena quindicenne, aveva sposato il marito in Kosovo, secondo il volere delle rispettive famiglie, per una donna oggi 45enne che vive in Trentino è iniziato un incubo fatto di violenze fisiche e verbali, durato 30 anni e protrattosi fino a poche settimane fa, quando la donna si è rivolta agli investigatori della Squadra mobile di Trento. La donna ha raccontato che il 31 maggio, durante una lite, il marito l’aveva colpita più volte.

E a quel punto è riuscita a trovare la forza di descrivere l’escalation di soprusi, violenza e minacce da cui è stata travolta e che ha portato la procura a richiedere al gip un divieto di avvicinamento del marito di 49 anni, eseguito ieri dalla Squadra mobile. L’uomo dovrà rimanere ad una distanza minima di 500 metri dalla donna e dai luoghi abitualmente frequentati da quest’ultima, siano essi l’abitazione oppure il posto di lavoro.

All’indomani del matrimonio – ha raccontato la vittima agli agenti della Squadra mobile specializzati in “codice rosso” – è cominciata una spirale di violenza inaudita, fatta di continui litigi, insulti, epiteti tesi a denigrarla fisicamente e psicologicamente. Le violenze sono continuate anche quando i due si sono trasferiti in Italia, nel 2013.

Pochi mesi dopo – ha raccontato la donna – il marito l’aveva picchiata così forte che lei non riusciva più a muoversi, faticando a salire le scale per rientrare nel suo appartamento. La donna non ha mai voluto denunciare il marito per paura di ritorsioni, ma ha deciso di farlo – ha raccontato ancora alla Squadra mobile – perché le minacce dell’uomo sono diventate sempre più frequenti e si sono indirizzate anche contro i due figli. 


In breve

Un cittadino nigeriano ha ferito alcune persone lanciando sassi e bottiglie contro i clienti di due o tre locali di viale Kennedy a Laives (Bolzano). Secondo quanto si apprende dai carabinieri, i feriti sono 9 e non sarebbero gravi; tutti sono stati rapidamente soccorsi dalle ambulanze arrivate sul posto. L’uomo è stato bloccato e portato in caserma dai carabinieri. Accertamenti sono in corso per chiarire i motivi del gesto.

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