NordEst

Tragedia in Egitto: trentina uccisa a Sharm El Sheik

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Susanne Kessler, 42 anni di Cles, è stata uccisa a Sharm el Sheik, in Egitto. Il suo corpo sarebbe stato gettato poi nelle acque del mare dal quale è emerso mercoledì mattina. Il cadavere è stato ripescato al largo di Sharks Bay.

La Farnesina ha confermato che la Kessler risultava dispersa dal 25 febbraio scorso. Inizialmente si ipotizzava un attacco di uno squalo, al largo della costa. Poi le prime conferme con il cadavere, rimasto in acqua per molto tempo.

Secondo quanto appurato da un medico intervenuto dopo il ritrovamento del corpo, la donna è stata picchiata allo zigomo destro e con un colpo molto forte, sulla nuca.

Forse un’asse o un bastone di legno, che ha provocato una lacerazione di circa 17 centimetri con la conseguente frattura del cranio e la morte sul colpo.

Le prime testimonianze –
Le prime notizie del ritrovamento vengono confermate da Pierluigi Baldazzi, un cameramen italiano che vive a Sharm che cita fonti mediche locali.

"Quanto alle cause della morte – spiega il cameraman italiano -, risalirebbero solo a dopo il decesso i morsi di alcuni pesci presenti sul corpo della donna. Nessun morso – ha precisato – come confermato dal dottor Adel, appartiene ad alcuna specie di squalo. Si tratta solo di piccoli morsi di Carangidi, Barracuda e Cernie".

"Prima della morte invece – prosegue – sono stati inferti un grosso colpo allo zigomo destro, e uno, molto molto forte, sulla nuca causato da un corpo contundente, probabilmente un bastone od un’asse di legno, che ha provocato una lacerazione lunga 17 cm circa e conseguente frattura del cranio".

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