NordEst

Tragedia aerea Pisa, recuperate le scatole nere: forse Cavezzana ai comandi (VIDEO)

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Le scatole nere – Sono già a disposizione dei magistrati pisani le scatole nere del C-130J precipitato a Pisa durante un volo di addestramento della 46/a brigata aerea dell’Aeronautica militare: cinque le vittime, 3 piloti e 2 assistenti al carico. Le scatole nere sono due: in una sono registrate le voci dell’equipaggio, l’altra registra le diagnosi tecniche dell’aereo.

Sarà allestita la camera ardente, per la quale è stato scelto il tempio di Kindu, una cappella che si trova davanti alla base pisana e che ricorda i caduti della 46/a brigata. Secondo una primissima ipotesi, che dovrà essere vagliata con le risultanze delle scatole nere e delle altre indagini, al momento dell’incidente alle cloche c’era il comandante Bruno Cavezzana, mentre copilota inaddestramento era Gianluca Minichino. Il responsabile dei rapporti con la stampa Giorgio Mattia, sottolineando che al momento si tratta di ricostruzioni non verificate, l’altro allievo Salvatore Bidello sarebbe stato sul terzo sedile, mentre i due sottufficiali Maurizio Ton e Gianluca Larice, responsabili del carico, si sarebbero trovati nel cargo.

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Il Video di YouReporter.it: i primi attimi dopo lo schianto / intervento mezzi d’emergenza / tranciati i cavi della ferrovia / la colonna di fumo / le vittime

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I resti del C-130 precipitato a Pisa (dal sito Youreporter.it)  Nella foto, i resti del C-130 precipitato a Pisa (dal sito Youreporter.it)


Le vittime –
A perdere la vita sono stati il maggiore pilota Bruno Cavezzana, 40 anni, di Trieste; tenente pilota Gianluca Minichino, 28 anni, di Napoli; tenente pilota Salvatore Bidello, 30 anni, di Sorrento (Napoli); maresciallo Maurizio Ton, 44 anni, di Pisa; maresciallo Gianluca Larice, 39 anni, di Mestre (Venezia).

Gli interorgativi –
Molti gli interrogativi, il giorno dopo la tragedia aerea che ha sconvolto l’intero Nordest. Soprattutto perchè manovre così "tirate o di emergenza" in gergo tecnico, non fossero state riprodotte sui simulatori, per evitare rischi inutili ai militari.

La dinamica –
Il C-130J, schiantatosi al suolo intorno alle 14.10, è precipitato mentre riprendeva quota dopo un avvicinamento addestrativo alla pista della base militare toscana. Come previsto dalle procedure, verrà nominata una Commissione per investigare sulle cause dell’incidente.

Il velivolo era in dotazione alla 46a Brigata Aerea di Pisa. L’equipaggio standard previsto a bordo del C-130J prevede l’impiego di due piloti e di un addetto al carico e lancio. Precedentemente, l’Aeronautica aveva comunicato che, trattandosi di un volo addestrativo, era prevista la presenza di almeno un istruttore a bordo.

C’era un principio di incendio sul C-130, ha riferito il titolare di un ristorante che si trova nei pressi dell’aeroporto e ha assistito all’incidente. Unanime il cordoglio delle istituzioni per la tragedia. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, appresa la notizia del tragico incidente aereo, ha inviato un messaggio al capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Vincenzo Camporini, chiedendogli di rendersi interprete presso la Forza Armata e le famiglie dei caduti dei suoi sentimenti di profondo cordoglio e di affettuosa vicinanza.

Il lutto –
"La notizia dell’incidente mi ha profondamente rattristato’, ha scritto il presidente del Senato, Renato Schifani, nel messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, generale Daniele Tei, nel quale esprime ‘il dolore profondo e la sincera solidarieta’ mia personale e dei colleghi di Palazzo Madama’ per quanto accaduto, e rivolge ‘alle famiglie dei caduti sentimenti di vicinanza e sentito cordoglio".

"Apprendo con grande sgomento e profondo dolore la tragica notizia ‘, ha affermato il presidente della Camera Gianfranco Fini nel messaggio inviato al generale Daniele Tei. "Desidero esprimere, a mio nome e di tutta la Camera dei deputati – aggiunge Fini – il sentimento di cordoglio piu’ profondo e la mia sincera partecipazione, di cui La prego di volersi fare interprete presso i familiari dei militari deceduti’.

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi , ha espresso al ministro della Difesa Ignazio La Russa le sue condoglianze, affinche’ le estenda alle famiglie delle cinque vittime. Il ministro La Russa ha espresso, a nome delle Forze Armate e suo personale, profondo cordoglio e sentimenti di vicinanza alle famiglie dei deceduti e al capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica.

I ricordi dei militari scomparsi – Larice aveva ripreso servizio in questi giorni dopo le ferie passate a Treviso. Nell’abitazione dell’anziano padre Luciano stanno intanto arrivando amici e altri familiari che si sono uniti nel dolore e nel ricordo del maresciallo.

Cavezzana lascia una figliaA bordo dell’aereo precipitato, Bruno Cavezzana, triestino che aveva da poco compiuto 40 anni, lascia la moglie e una figlia di 15 mesi. Cavezzana era il comandante del 50. Gruppo della 46. Brigata aerea dell’Aeronautica militare, di stanza a Pisa. "Era un pilota eccezionale", ha ricordato il tenente colonnello Nicola Tammaro, comandante della Pattuglia acrobatica nazionale (Pan) delle Frecce Tricolori.

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