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Terremoto Polesine: assegnati 1 milione e 435mila euro per interventi su edifici scolastici

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Complessivamente sono state presentate 769 segnalazioni di danno per un importo totale di oltre 50 milioni

liceo polesine

Venezia – Con Ordinanza n. 22 del 3 dicembre scorso, il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, nella veste di Commissario delegato per il sisma che ha colpito il Polesine nel maggio del 2012, ha impegnato le risorse finanziarie necessarie alla realizzazione degli interventi di riparazione, ripristino con miglioramento sismico e ricostruzione degli immobili adibiti a uso scolastico, educativo per la prima infanzia e strutture universitarie, per l’importo complessivo di oltre 1 milione e 435 mila euro.

A partire dal settembre 2012, il Commissario ha dato avvio all’attività di quantificazione dei danni subiti da soggetti privati, titolari di attività produttive e di servizi in genere, amministrazioni pubbliche ed enti vari, a seguito della quale sono state presentate complessivamente 769 segnalazioni di danno per un importo totale di oltre 50 milioni e 331 mila euro.

Sulla base di queste risultanze, è stato adottato il Piano degli interventi urgenti, che ha indicato le seguenti priorità di ripristino: immobili adibiti ad uso scolastico ed educativo; edifici municipali; caserme in uso all’amministrazione della difesa, dell’interno e di altre Forze dello Stato; chiese e altri immobili di proprietà di enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, di interesse storico-artistico; altri edifici ad uso pubblico; opere di difesa del suolo e infrastrutture e impianti di bonifica per la difesa idraulica e per l’irrigazione; altri immobili demaniali.

Con riferimento all’attuazione degli interventi sugli immobili a uso scolastico, educativo e strutture universitarie, il Commissario delegato, con Ordinanza n. 8 del luglio scorso, ha previsto la possibilità per i Comuni di presentare le domande di contributo, la cui somma porta all’attuale impegno di spesa per complessivi 1 milione e 435 mila euro, così suddivisi (80% delle spese ammesse):

Comune di Bergantino – Miglioramento sismico Scuole: Infanzia “C. Collodi”, Primaria “A. Manzoni” e Secondaria 1° grado “S. Gobatti” e annessa palestra – 356.325,01 euro;

Comune di Castelguglielmo – Interventi di ripristino/rinforzo presso la palestra scolastica del Plesso “Pio Mazzucchi” – 57.157,14 euro;

Comune di Castelnovo Bariano – Interventi di ripristino della Scuola media di Via Vittorio Veneto – 26.685,59 euro;

Comune di Melara – Completamento opere di ripristino danni da sisma presso la Scuola dell’Infanzia di Via Garibaldi, n. 96 – 120.000,00 euro;

Comune di Melara – Ripristino danni da sisma presso la Scuola Secondaria di I° grado di Via Garibaldi, n. 94 – 24.000,00 euro;

Comune di Occhiobello – Ripristino danni da sisma presso la Scuola Materna “De Amicis” di Via Fiesso – 20.449,11 euro;

Comune di Pincara – Opere di consolidamento statico e riparazione danni post-sisma presso la Scuola Primaria – 50.554,36 euro;

Provincia di Rovigo – Realizzazione di controsoffitto aule presso l’Istituto Statale d’Arte “Munari” di Castelmassa – 104.000,00 euro;

Comune di Stienta – Interventi di riparazione, ripristino con miglioramento sismico presso la Scuola Primaria “Amore e Verità” – 144.945,12 euro

Comune di Stienta – Interventi di riparazione, ripristino con miglioramento sismico presso la Scuola Media “A. Turri” – 225.262,40 euro;

Comune di Trecenta – Interventi di riparazione, ripristino con miglioramento sismico presso la Scuola Primaria e Secondaria di Via E. De Amicis – 167.412,48 euro;

Comune di Castelmassa – Lavori di messa in sicurezza e miglioramento sismico della Scuola Secondaria di I° grado “G. Sani” – II° Stralcio – 138.601,40 euro.

Questa è la terza tranche di finanziamenti per interventi sugli edifici scolastici danneggiati dal terremoto: le precedenti ammontavano a 1 milione 755 mila (da fondi per il sisma di gestione commissariale) e a 450 mila euro circa (da bilancio regionale 2012).

Da segnalare che, in applicazione di un Decreto del Ministro delle infrastrutture, di concerto con il Ministro dell’interno e con il Capo del Dipartimento della Protezione civile, gli interventi di ripristino con miglioramento sismico dovranno ridurre la vulnerabilità sismica e aumentare la sicurezza dell’edificio fino a raggiungere un livello pari almeno al 60% di quello previsto per le nuove costruzioni.

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