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“Tempesta sul Lago”, Inaugurata a Riva del Garda la Mostra delle opere di Schweizer: visitabile fino al 26 luglio (VIDEO)

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Riapertura della stagione 2020 del MAG con l’inaugurazione della mostra “Riccardo Schweizer. Tempesta sul Lago”, curata da Gabriele Lorenzoni e Maurizio Scudiero, prevista per venerdì 5 giugno 2020 alle 18 presso il Museo di Riva del Garda

Schweizer con Picasso nel 1961

 

Riva del Garda (Trento) – La mostra si propone di riportare a casa La Tempesta sul Lago, opera di alto significato per il contesto gardesano, realizzata da Riccardo Schweizer (Mezzano di Primiero 1925 – Casez 2004) nel 1962 con la tecnica dell’affresco come decorazione della hall dell’Hotel Ideal di Limone sul Garda.

Alcuni anni fa, grazie all’interessamento e alla generosità del Comitato Riccardo Schweizer l’opera è stata salvata dalla ristrutturazione dell’edificio ospitante tramite la tecnica dello strappo d’affresco. In deposito presso la Fondazione Bruno Kessler di Trento, La Tempesta sul Lago torna così nell’ambiente per cui era stata concepita.

Qui il Lago di Garda non è visto dall’artista attraverso gli occhi stereotipati del turismo di massa, ma dal punto di vista di chi vive e comprende a fondo il delicato ecosistema lacustre: Schweizer non indulge in una visione paesaggistica fiabesca, ma insiste sul tema drammatico della tempesta, capace di fare vacillare le certezze umane, che si devono arrendere alla forza della natura. Fatica e dramma, architettura tradizionale e rispetto per l’ambiente naturale, superiorità della natura sull’uomo e inquietudine sono i temi che emergono dal grande affresco, introdotto da un’ampia selezione di opere degli anni immediatamente precedenti la sua realizzazione, che aiutano lo spettatore a entrare in contatto con gli esiti più alti della stagione cubista dell’artista trentino.

Accanto a La Tempesta sul Lago trovano spazio in mostra oltre venti opere dell’artista degli anni Cinquanta e inizio Sessanta, quelli cioè più vicini alla poetica del post-cubismo Picassiano. Rientrato in Trentino da Vallauris in Costa Azzurra, dove fra la fine degli anni Quaranta e i primi Cinquanta la sua frequentazione con Picasso lo colloca in una situazione privilegiata per lo sviluppo della sua arte che si allienea a quella del grande maestro, Schweizer aggiorna in questo decennio la propria sintassi cubista con la plasticità scultorea delle rocce che compongono le montagne del suo Primiero, rivolgendo la sua attenzione al territorio, a un mondo di architettura rurale che stava scomparendo con l’avanzare della modernità e alla continua ricerca di analogie tra il corpo femminile e la geologia del territorio.

Un viaggio virtuale dunque quello proposto da questa mostra, dalla Costa Azzurra dove agli inizi degli anni Cinquanta Schweizer si abbevera alle sacre fonti cubiste con lunghi periodi di permenenza a contatto con Picasso, al Lago di Garda, dove nel decennio successivo vede la luce il grande affresco La Tempesta sul Lago, un viaggio attraverso il quale il MAG intende proseguire nello studio e nella valorizzazione del paesaggio gardesano, di volta in volta esaminato attraverso le lenti dell’arte, dell’archeologia e della fotografia per scoprire le complesse relazioni fisiche, culturali ed emotive tra l’uomo e l’ambiente nel corso dei secoli.

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