Trentino Alto Adige

Sul Ghiacciaio della Presena, 36^ festa della fratellanza

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Domenica 18 agosto Alpini e Schützen, a Passo Paradiso, ricorderanno i caduti

festa fratellanza

Trento – Domenica 18 agosto si rinnova a passo Paradiso, nei pressi del ghiacciaio della Presena, l’appuntamento con la Festa internazionale della Fratellanza, cerimonia che accomuna, nella commemorazione dei soldati caduti su fronti opposti nella Grande Guerra, coloro che un tempo si combattevano. La manifestazione è nata oltre trent’anni fa su iniziativa di Emilio Serra e Kurt Steiner, entrambi scomparsi, ed è promossa dalla Provincia autonoma di Trento, dalla Regione Trentino Alto Adige, dal Comune di Vermiglio, dalla Comunità Valle di Sole, dal Gruppo Alpini, dalla Croce Nera austriaca e dal Museo della Guerra Bianca di Vermiglio.

Il programma prevede alle 8.30 il ritrovo presso la stazione a valle della funivia per il ghiacciaio Presena, alle 10 – dalla stazione di arrivo – la sfilata fino al monumento della fratellanza dei Gruppi Alpini, dei Kaiserschützen, dei Kaiserjäger, delle Compagnie Schützen, delle associazioni di volontariato della Val di Sole e della Val Camonica, con l’accompagnamento musicale del Corpo Bandistico Ossana-Vermiglio.
Dopo la messa, officiata dal cappellano militare padre Giorgio Valentini con la partecipazione del Coro Santa Maria Assunta di Tassullo, la deposizione di corone al monumento, i discorsi delle autorità e la salva d’onore delle Compagnia Schützen Val di Sole/Sulzberg.
Ideata più di trent’anni fa da Emilio Serra e Kurt Steiner, la Festa della Fratellanza mantiene vivo il ricordo dei caduti di entrambi gli eserciti, lanciando un messaggio di pace attraverso un percorso di riconciliazione. Ed è anche un modo per ricordare i fondatori di questa manifestazione, il presidente dei Kaiserjäger Kurt Steiner e l’indimenticabile cavalier Serra, il quale in cinquant’anni di lavoro ha recuperato e bonificato migliaia di ordigni e reperti del primo conflitto mondiale, che sono andati a costituire il nucleo originario del Museo della Guerra Bianca di Vermiglio e che, in parte, sono esposti anche nella “Galleria Paradiso” situata presso la stazione di arrivo della funivia e inaugurata un paio di anni fa.

Passo Paradiso è uno dei luoghi simbolo del primo conflitto mondiale, uno dei primi ghiacciai a diventare zona di guerra. Nel 1915, con l’aprirsi del fronte italo-austriaco, le creste a sud del Tonale divennero subito teatro di aspri scontri. Gli austriaci avevano concentrato le loro forze presso quelle che erano ritenute potenziali vie di aggiramento degli sbarramenti fortificati di fondo valle; gli italiani infatti tentarono di aggirare i forti del Tonale attraverso le valli di Presena e Stavel. Il 9 giugno 1915, gli alpini cercarono di conquistare la Vedretta della Presena, che avrebbe aperto la strada verso la val di Sole. La lotta per il possesso del ghiacciaio durò diverse ore, ma vide vittoriosi gli Schützen tirolesi, che respinsero gli alpini sulle loro posizioni di partenza. In settembre, una nuova offensiva italiana permise di conquistare parte del crinale dei Monticelli e la Punta del Castellaccio (3029 m), ma fu respinta dopo pochi giorni. Le azioni si conclusero nel duro inverno 1915-16: se cessarono i caduti per gli scontri a fuoco, crebbero quelli che perirono per le circostanze climatiche di un fronte d’alta montagna. In seguito ogni esercito si fortificò nelle sue posizioni e solo nell’ultimo anno del conflitto la linea del fronte subì dei cambiamenti. Nell’estate 1918, infatti, l’esercito italiano conquistò Cime Presena, Cima Zigolon e parte dei Monticelli, ma non riuscì nell’intento di sfondare la linea difensiva degli austro-ungarici, che si riorganizzarono a margine del ghiacciaio, dove rimasero fino al termine della guerra.

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