NordEst

Strage in Norvegia, blitz della polizia a Oslo

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Oslo LIVE: Rolling coverage of Norway attacks from state broadcaster NRK

(Adnkronos) – Operazione della polizia norvegese nella parte orientale della capitale per cercare complici: sei persone arrestate e poi rilasciate. Diffuso il bilancio ufficiale ma sempre provvisorio dei due attentati di Oslo e Utoya. Il premier Stoltenberg alla messa per le vittime: "Risponderemo con più democrazia". Breivik su internet aveva pubblicato 1500 pagine del suo manifesto e un video, nei quali attaccava il multiculturalismo e gli immigrati, specie quelli musulmani.

Sei persone sono state arrestate e poi rilasciate a Oslo nell’ambito dell’operazione di polizia avviata questa mattina in connessione con i due attacchi di venerdì. Lo affermano fonti di Sky news secondo le quali la polizia sta cercando di accedere a due container di sostanze chimiche che si trovano nello stesso luogo.

 







 

I feriti nei due attacchi in Norvegia sono arrivati a 97. Lo ha detto oggi il capo della polizia norvegese, Sveinung Sponheim. Il bilancio dei morti resta fermo a 92 vittime, 85 sull’isola di Utoya e sette a Oslo. Ma ieri la polizia aveva parlato di quattro o cinque dispersi a Utoya e di corpi rimasti negli edifici colpiti dall’esplosione. Secondo le forze dell’ordine, il presunto attentatore Anders Behring Breivik dice di aver agito da solo, senza l’aiuto di complici.

 

 

Dai racconti dei sopravvissuti emergono particolari inquietanti: alcuni sono rimasti nascosti fino a sabato mattina. "Ieri abbiamo salvato molta gente che era in acqua", ha raccontato Jahn Petter Berentsen, un volontario della Croce Rossa. I sopravvissuti e i familiari accorsi per abbracciarli si sono ritrovati ieri in un albergo di Sundvollen, sulla riva del fiordo di Tyri dove si trova l’isoletta di Utoya. Con loro medici, psicologi e religiosi che hanno cercato di rispondere al desiderio dei ragazzi di raccontare la loro terribile esperienza e farsi confortare. Oggi sono ancora al lavoro squadre della Croce rossa che cercano gli ultimi dispersi, mentre sulla strada della terraferma passano ancora i carri funebri con i morti.

 

 

I primi ragazzi in fuga sono stati raccolti venerdì notte dalle barche degli abitanti della zona. Inizialmente sono stati portati tutti nell’abitazione di un medico. "Un giovane mi ha raccontato che una pallottola è passata sopra la sua testa e si è conficcata in un albero", ha detto il tassista Martin Engbretsen, che ha aiutato nel trasporto. "Hanno tante storie da raccontare di quello che hanno sofferto, di come si sono nascosti, come sono saltati giù dalle finestre, si sono buttati a terra, come hanno corso verso il fiordo e si sono messi a nuotare", ha riferito il pastore luterano Torunn Aschin, che ha assistito diversi ragazzi.

 

 

L’intera Norvegia è oggi in lutto per i morti di Oslo e Utoya. Una messa funebre è in corso nella cattedrale della capitale norvegese, alla presenza di re Harald, la famiglia reale, il primo ministro Jens Stoltenberg, membri del governo ed esponenti di tutti i partiti. "Siamo un popolo in lutto, ma nel pieno del dolore cerchiamo la speranza", ha detto il vescovo Ole Christian Kvarme. "Oggi è un momento di lutto, la perdita di ogni vittima è una tragedia, un disastro nazionale", ha affermato Stoltenberg prendendo parola durante il rito. La nostra risposta alla "enormità del male" sarà più democrazia, più umanità", ha aggiunto.

 

 

Sul sagrato della cattedrale vi è una montagna di fiori deposta dai cittadini norvegesi. Molti hanno portato anche candele accese.
 

 
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