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Sicurezza, rivolta dei Sindaci che invitano a sospendere applicazione del decreto. Braccio di ferro tra Salvini e De Magistris

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Sindaci sul piede di guerra contro il dl sicurezza

 

 

NordEst (Adnkronos) –I porti italiani sono chiusi, abbiamo accolto già troppi finti profughi, abbiamo arricchito già troppi scafisti! I sindaci di sinistra pensino ai loro cittadini in difficoltà, non ai clandestini”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini, commentando le parole del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, in merito al caso della nave Sea Watch, da giorni nelle acque del Mediterraneo con decine di migranti. “Mi auguro che la Sea Watch si avvicini al porto di Napoli, perché, contrariamente a quello che dice il Governo, noi metteremo in campo un’azione di salvataggio e la faremo entrare nel porto – ha commentato De Magistris a Radio Crc – Sarò il primo a guidare le operazioni di salvataggio”.

“Iscriverei un richiedente asilo a Napoli all’anagrafe? Assolutamente sì, di fronte a persone che hanno dei diritti che devono essere riconosciuti il Comune di Napoli risponderà alla Costituzione, non a Salvini“, ha poi aggiunto il primo cittadino di Napoli, ribadendo la sua posizione in merito al decreto sicurezza, finito nel mirino di alcuni sindaci che hanno manifestato qualche dubbio sulla costituzionalità del provvedimento.

Secondo De Magistris quello di Salvini “è un linguaggio indegno di un ministro dell’Interno e lo dico con rispetto delle istituzioni repubblicane alle quali ho giurato. Questo signore – ha aggiunto il sindaco di Napoli – sta rafforzando i temi critici dell’immigrazione nel nostro paese: non fa nulla per l’integrazione, scarica tutto sui sindaci, alimenta l’odio sociale e le tensioni che possono portare a focolai pericolosissimi e aumenta le bombe sociali che lui dice essere i mali nostro Paese”.

Poi l’affondo: “Io non faccio parte di un partito che ha sottratto decine di milioni agli italiani – ha sostenuto De Magistris, facendo riferimento ai 49 milioni di euro di rimborsi elettorali dovuti dal Carroccio – non vado ad abbracciare criminali durante le partite di calcio e non pavento nemmeno lontanamente l’idea, pur escludendolo, di usare esercito, carabinieri e poliziotti contro i sindaci. Se solo ci prova a pensarlo – ha assicurato il sindaco di Napoli – avrà una risposta politica e democratica talmente adeguata che se la ricorderà per tutta la vita“.

La replica di Salvini da Bormio

Il vice premier Matteo Salvini in vacanza a Bormio, commenta la drastica diminuzione degli sbarchi in Italia, i cui numeri sono stati resi noti dal Viminale. “L’anno scorso di questi tempi – evidenzia – c’era Gentiloni presidente del Consiglio, la Boldrini presidente della Camera e ne arrivavano a centinaia di migliaia” ha detto, aggiungendo che “in sei mesi abbiamo bloccato gli sbarchi”.  Nel 2018 i migranti sbarcati sulle coste italiane sono stati 23.370, con un calo record dell’80,42% rispetto ai 119.369 registrati nel 2017 e dell’87,12% se comparato con le 181.436 persone giunte in Italia nel 2016. I dati ufficiali del Viminale, aggiornati al 31 dicembre 2018, evidenziano il nettissimo calo dei minori stranieri non accompagnati arrivati nel nostro Paese.

Sono stati 3.534 nell’anno appena concluso contro i 15.779 del 2017 e i 25.846 del 2016. Nelle strutture di accoglienza sono attualmente ospitati 135.858 migranti, di cui 18.852 (14%) in Lombardia. A seguire Lazio (12.249) e Campania (11.962). I porti maggiormente interessati dagli sbarchi nel 2018 sono stati Pozzallo (3.818), Lampedusa (3.468) e Catania (2.961). Quanto alle nazionalità dichiarate al momento dello sbarco, in cima alla classifica i migranti provenienti dalla Tunisia (5.181), seguiti da Eritrea (3.320), Iraq (1.744), Sudan (1.619) e Pakistan (1.589).

https://twitter.com/matteosalvinimi/status/1080503184077008896

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