NordEst

Si arrende dopo aver minacciato l’esplosione del Comune

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Si è conclusa dopo quattro ore di preoccupazione a San Donà di Piave, nel Veneziano, la protesta di Giuseppe Gattiboni, che aveva minacciato di far esplodere l'edificio se non avesse potuto rivedere la figlia.

Grazie all'intervento di un assessore, l'uomo si è consegnato ai Carabinieri. Con sè non aveva alcun esplosivo, si trattava quindi di un allarme simulato.

L'uomo non è nuovo a simili iniziative di protesta. Nel passato aveva annunciato uno sciopero della fame, mentre in una diversa occasione si era persino arrampicato per alcune ore sul campanile della città.

La cronaca della mattinata 

Mercoledì l'uomo è entrato in municipio e si è presentato alla segreteria del sindaco lasciando un biglietto prima di chiudersi in bagno. Sul foglio avrebbe chiesto di voler vedere la figlia, minacciando, nel caso contrario, l'esplosione dell'edificio.

Per precauzione, il municipio di San Donà di Piave era stato evacuato e la zona  stata interdetta al traffico. Sul posto erano intervenuti Carabinieri e Polizia con i cani addestrati per l'emergenza. Ora la situazione è ritornata finalmente alla normalità.

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