NordEst

San Martino di Castrozza, Altre segnalazioni di situazioni a rischio (FOTO)

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"Caro Direttore,
 
mai avrei voluto che questa discussione sulla palese incuria nella quale versa la località di San Martino, prendesse spunto dalla tragedia dei giorni scorsi. Ci siamo tanto scannati e siamo passati come i più ridicoli delle Dolomiti per le ben note vicende legate agli impianti di risalita, ma non ci accorgiamo che il primo biglietto da visita non è dato da una funivia, ma dovrebbe essere la perfezione, a livelli maniacali, del centro urbano, della presentazione. Il comune sentire, che negli anni molti di noi speravano si formasse, dovrebbe diventare tradizione, una legge non scritta ma accettata e rispettata. Così, evidentemente, non è. Al 15 giugno di ogni anno e almeno fino al 15 settembre, "le cose" dovrebbero essere a posto, i cantieri (per lo più di seconde case e quindi legati a speculazione deleteria e non produttiva, uno dei cancri di questa località…) dovrebbero essere strettamente regolamentati e così via.
 
Sull’incuria ho avuto modo di scrivere e commentare sul blog  www.saltamartin.blogspot.com . Precisamente sul post http://saltamartin.blogspot.com/2009/07/il-2009-e-lavvicinarsi-del-2010-e-le.html ho avuto modo, in tempi non sospetti, di commentare alcune situazioni incresciose e sciatte. Inoltre pericolose per la sicurezza. Neanche fosse stato un triste presentimento di ciò che sarebbe accaduto…
 
Tornando a San Martino, deve essere chiaro un concetto. Se questa Valle pretende ancora di vivere per buona parte di turismo, sarà obbligata, pena la scomparsa, a sostenere questa località. Parlando di numeri, credo di non essere lontano dal vero ad affermare che non meno del 55% di ciò che in tutta la Valle viene destinato ad opere pubbliche, turismo, abbellimento urbano, servizi, ecc. dovrà riguardare San Martino per i prossimi 10 anni. L’ICI per le seconde case che insistono sul territorio dei due Comuni di pertinenza, dovrà essere spinto al massimo consentito dalla legge. Solo così vi sarà un introito tale (assieme agli importi che gli altri Comuni dovranno erogare annualmente per almeno 10 anni…) atto a garantire un futuro alla località di San Martino e come immediata conseguenza il futuro turistico della Valle. ( non è viceversa come alcuni, incautamente, sostengono ! )
 
Per rispondere al Suo invito, Le invio alcune foto di barriere divelte e ….per "par condicio"…di mancanza di barriere !!  Sicuramente sarà un caso, ma anche questa volta è coinvolto il territorio del Comune di Tonadico ".
 
*Le foto in allegato al pezzo si riferiscono a:

  • Barriere divelte (FOTO) qui un minimo di protezione sembra esserci, molto meno la cura dell’Immagine della località…) sul ponte sul Rio Pez Gajart

    Luigi TAUFER
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