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Roma, Maroni: ‘Evitato il morto, serve nuova legge’: filmati e perquisizioni in Italia

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Trento, le perquisizioni – Sono sei le perquisizioni effettuate lunedì a Rovereto in abitazioni di persone che gravitano nell’area anarco-insurrezionalista, nell’ambito dell’inchiesta sugli scontri accaduti sabato scorso a Roma, durante la manifestazione degli indignati. negativi i due controlli effettuati dai carabinieri, mentre la polizia ha rinvenuto in altri appartamenti materiale – come caschi e fumogeni – che le forze dell’ordine ritengono possano essere stati usati durante gli assalti di sabato. alcune delle persone perquisite verranno segnalate alla magistratura. .

Roma – (Adnkronos/Ign) Di Pietro lancia la proposta di una legge Reale 2 poi raccolta dal ministro dell’Interno. Il sindaco di Roma vieta per un mese i cortei nel centro storico. Fiom in piazza il 21 ma la questura nega l’ok al corteo. Landini: ‘Vogliamo sfilare’. Maroni: abbiamo evitato il morto. Oltre un milione di danniFOTO. Sabato Roma messa a ferro e fuoco FOTO 12; VIDEO 12. Simboli religiosi profanati – VIDEO. Pannella costretto a lasciare il corteo – VIDEO. Fini: giovani protestano perché rischiano regressione sociale. Il racconto: ‘E’ andato tutto distrutto’. Napolitano: inammissibili violenze. Fotoreporter di Adnkronos ferito durante il corteo. VIDEO. VIDEO 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18. Venerdì la protesta in piazza Montecitorio (FOTO/ VIDEO)

E’ caccia ai teppisti di Roma – Continua in tutta Italia la caccia agli incappucciati che sabato, durante la manifestazione degli Indignati, hanno messo a ferro e fuoco Roma. Dall’alba di lunedì è scattata sull’intero territorio nazionale una vasta operazione di polizia con perquisizioni e controlli a tappeto negli ambienti dell’anarchia e dell’estremismo più radicale. Mentre prosegue l’acquisizione e l’esame di materiale fotografico e video per l’identificazione di ulteriori autori degli atti di teppismo e violenza.

 

A Firenze 6 anarco insurrezionalisti sono stati fermati a bordo di un furgoncino nell’area di servizio ‘Chianti Est’. Quattro di loro provenivano dalle Marche e dalla Campania e sono tutti studenti della facoltà di Lettere e filosofia di Bologna, dove militano nel locale circolo anarchico ‘Fuoriluogo’. Gli altri due, l’autista del furgoncino e la sua compagna, sono ultra 40enni e risiedono in provincia di Pistoia. Sono stati sottoposti a un controllo nel corso del quale sono state trovate due maschere antigas, passamontagna, un martello, abiti scuri e protezioni anti-infortunistiche. Sul posto sono intervenuti gli uomini della Digos e della polizia scientifica insieme al personale della polizia stradale. Il materiale è stato sequestrato e per tutti e sei è scattata la denuncia per porto ingiustificato di oggetti atti a offendere in concorso. Stamane invece la Digos di Firenze ha eseguito otto perquisizioni nei confronti di altrettanti appartenenti all’area anarchica fiorentina.

 

 

Perquisizioni sono scattate anche a Bologna nelle abitazioni di 12 persone legate ad ambienti anarchici del capoluogo emiliano e in particolare al circolo Fuoriluogo. La Digos ha sequestrato maschere antigas, fumogeni, paracolpi per proteggere schiena e gambe, caschi integrali, passamontagna, guanti e bombolette spray. Sequestrato materiale anche nel corso di sei perquisizioni a Milano. A Napoli e provincia, sono state eseguite una ventina di perquisizioni nelle abitazioni di militanti dell’area antagonista. Controlli a anche a Palermo dove, denunciano dal Laboratorio Occupato ‘Vittorio Arrigoni’ ‘questa mattina all’alba agenti dei Ros e dei carabinieri hanno perquisito le case di quattro compagni del Centro sociale Vittorio Arrigoni alla ricerca di armi ed esplosivi. Ovviamente le perquisizioni hanno avuto esito negativo. A differenza di quanto annunciato dal sottosegretario all’interno Mantovano sono delle perquisizioni, almeno per quanto riguarda Palermo che colpiscono nel mucchio alcuni attivisti soltanto perché militanti dei centri sociali che hanno partecipato alla manifestazione di Roma’.

 

 

Per i 12 arrestati l’accusa contestata dalla procura di Roma è di resistenza pluriaggravata a pubblico ufficiale. I presunti teppisti rischiano dunque una pena da tre a quindici anni. Il procuratore aggiunto Pietro Saviotti e i pubblici ministeri Marcello Monteleone e Vincenzo Minisci hanno già presentato al gip Elvira Tamburelli la richiesta di convalida degli arresti e la contestuale emissione dell’ordine di custodia in carcere. Tra domani e dopodomani il giudice Tamburelli deciderà la sorte dei dodici manifestanti che, dai primi accertamenti, non apparterrebbero a particolari organizzazioni. La Procura di Roma ha deciso di non procedere con giudizi per direttissima per poter proseguire negli accertamenti che riguardano i movimenti avvenuti nell’ambito del corteo da parte di chi ha organizzato gli atti di violenza e di distruzione.

 

 

A Roma prosegue la verifica delle devastazioni e sale la stima dei danni che ammontano a circa 1 milione e 700mila euro. ‘Non ci sono danni al patrimonio artistico munumentale della città di Roma – spiega il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Maria Giro -. Purtroppo i danni importanti sono sull’arredo urbano. I danni sono di pertinenza del Comune di Roma – ha ricordato Giro- ma noi collaboreremo per qualsiasi necessità’.

 

 

Lunedì in serata il sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno, nel suo potere di Commissario straordinario per l’emergenza traffico, ha firmato l’ordinanza che vieta per un mese lo svolgimento di cortei in tutto il I Municipio di Roma. In questo territorio saranno possibili solo manifestazioni stanziali, da tenersi nelle seguenti aree: piazza Bocca della Verita’, piazza Santi Apostoli, piazza della Repubblica, Circo Massimo, piazza Farnese, piazza San Giovanni, piazza del Popolo e le sedi istituzionali secondo le prescrizioni della Questura di Roma.
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