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Forti tensioni in Veneto sull’accoglienza dei profughi: dopo il caso Eraclea, rivolta dei residenti a Quinto di Treviso

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Il governatore Zaia: “Gestione al collasso per insipienza del Governo”. Esplode la rabbia in Veneto: i residenti bruciano i mobili degli alloggi per i profughi a Quinto di Treviso

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Venezia – “Come annunciato in occasione del caso-Eraclea, questa situazione non può andare avanti. Meditiamo una risposta durissima ed incisiva, che denunci l’incapacità di Governo e Viminale di far fronte alla gestione dei migranti in Veneto”. Il governatore Luca Zaia interviene in merito alla rivolta dei residenti di Quinto di Treviso, dove la Prefettura ha disposto il trasferimento di due corriere cariche di 100 profughi provenienti dall’ex Trevisoservizi e da Villorba.

“Ormai non sono più solo i sindaci a ribellarsi, ma anche i cittadini, in un territorio che continua a pagare un prezzo elevatissimo a causa del dilettantismo di Renzi e Alfano. Fa bene la gente a reagire contro un Governo che oggi in un comune da 9.000 abitanti scarica senza preavviso due corriere di clandestini, senza identità, senza storia, senza controlli medici. Soggetti che presto cadranno nelle reti della criminalità organizzata, perché non c’è speranza di futuro in una regione con 174.000 disoccupati di cui 40.000 immigrati regolari. Quanti di questi ospiti a Quinto saranno domattina già dispersi sul territorio, andando ad aggiungersi a quei già 7.000 che, per ammissione degli stessi Prefetti, vagano come fantasmi in Veneto e risultano irreperibili?”.

“Ben 574 sindaci della Regione han detto basta, ed anche i cittadini – conclude Zaia -. Giustamente siamo tutti stanchi di pagare un prezzo così elevato all’insipienza del Governo, che come nel caso di Eraclea è deleteria per i residenti, per gli amministratori e per gli operatori commerciali o turistici”.

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One Reply to “Forti tensioni in Veneto sull’accoglienza dei profughi: dopo il caso Eraclea, rivolta dei residenti a Quinto di Treviso

  1. Più che l’insipienza del governo mi sembra da condannare quella della Regione Veneto, che non fa il minimo sforzo per darr una mano a questo disgraziati, anche per colpa del profondo razzismo dei suoi governanti (profondo nel senso che lo hanno profondamente presente nel loro sentire, spesso senza rendersene conto).

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