Primo Piano NordEst

Ricercatori veronesi scoprono come bloccare l’arteriosclerosi

Share Button

Zaia “Veneto eccellenza mondiale, straordinario il rapporto fra i successi e la scarsità cronica di fondi per la ricerca”

vecchio-orto

Venezia – “Ancora un’Università veneta, in questo caso Verona, alla ribalta internazionale in materia di ricerca scientifica in sanità. Ancora una bella notizia per dire, una volta di più, che i nostri ricercatori e scienziati non temono confronti nel mondo. E’ sicuramente il caso del professor Luciano Cominacini e della sua equipe, che hanno contribuito a fare un grande passo avanti per debellare una patologia invalidante, che fa molta paura soprattutto agli anziani, come l’aterosclerosi”.

Con queste parole, il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia si complimenta con i ricercatori dell’Università di Verona, un cui studio su come poter “bloccare” l’aterosclerosi (una grave forma di arteriosclerosi caratterizzata da infiammazione cronica delle arterie di medio e grande calibro) è stato pubblicato su una prestigiosa rivista scientifica americana.

“Il contributo ad un futuro migliore per le tante persone che soffrono di questa patologia e ad una diminuzione dei casi di ictus – prosegue Zaia – è straordinario, ma altrettanto straordinario è il rapporto tra i successi ottenuti dai nostri ricercatori universitari e la pochezza dei fondi nazionali che vengono riservati alla ricerca. Come Regione – conclude il Governatore – continuiamo a fare tutto il possibile, finanziando numerosi progetti di ricerca finalizzata in sanità, ma se la spending review di cui tanto si parla consentisse di riversare su questo settore quante più risorse possibile sarebbe una gran bella cosa”.

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *