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REPORTAGE/Madre Paulina, La Santa dei trentini (FOTO)

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Ascurra e i salesiani – Servono almeno due ore di viaggio in pullman da Rio dos Cedros per raggiungere Nova Trento, dove nel paese di "Vigolo" sorge il santuario dedicato alla trentina Suor Maria Paulina. La santa di Vigolo Vattaro in Trentino, acclamata dai brasiliani, richiama migliaia di persone in questo posto sperduto nel verde. Il sabato e la domenica – ci dicono – arrivano anche piu` di 40 autobus da ogni parte del Brasile.

Raggiungiamo il santuario dopo aver trascorso l´intera mattinata ad Ascurra nel collegio dei salesiani che da tempo ha progetti in comune con l´Istituto Santa Croce di Primiero.  La delegazione entra nelle classi e scambia qualche informazione con professori e giovani, molto sorpresi dalla piacevole visita.

Ci sono ragazzi che hanno gia` trascorso un periodo in Trentino ed altri che si preparano per i prossimi progetti. Grazie alla collaborazione di Alessandro Ventimiglia, si inviano e si ricevono lettere e pensieri su carta colorata, che rendono piu` vivace questa amicizia tra Trentino e Brasile. Dai salesiani siamo accolti con la musica dei giovani e proprio qui incontriamo anche la giornalista Karina Frainer – di origine trentina – che ci racconta come sta cambiando il giornalismo in Brasile: laurea obbligatoria, corso di giornalismo e molte regole per chi fa questo mestiere.

Nova Trento e Santa Paulina –
La mattina vola via veloce come al solito. C`e` il tempo per un brindisi e la visita alle cantine di San Michele, prima di proseguire per Nova Trento dove arriviamo nel pomeriggio. La cattedrale di madre Paulina domina sovrana su un colle, mentre piu` in basso c`e` la prima chiesetta costruita dalla trentina con le sue stesse mani. Poco lontano anche la capanna dove avvenne il suo primo miracolo su una donna guarita dal cancro.

Proprio qui, arrivo` in visita anche Luigi Zortea a maggio con gli amici Rino e Gianni. Nella piccola chiesetta troviamo una sorella che ci racconta la vita della Santa e l`importanza di questo luogo che oggi sta diventando pero` sempre piu` affollato, perdendo in parte il suo vero significato.Attivita` commerciali, negozi e venditori di materiale religioso sono sempre infatti sempre piu` numerosi. 

Santa Paulina do Coração Agonizante de Jesus La vita della Santa trentina – Paolina del Cuore Agonizzante di Gesù (al secolo Amabile Lucia) Visintainer (Vigolo Vattaro, 16 dicembre 1865 – San Paolo del Brasile, 9 luglio 1942) è stata una religiosa italiana naturalizzata brasiliana, fondatrice (assieme a Virginia Nicolodi) della congregazione delle Piccole Suore dell’Immacolata Concezione: è stata proclamata santa da Giovanni Paolo II nel 2002.

Amabile Visintainer nasce a Vigolo Vattaro il 16 dicembre 1865. A seguito della crisi economica che affliggeva il Trentino nel 1875 emigrò in Brasile con la sua famiglia e insieme a tanti altri trentini, nello stato di Santa Catarina, dove suo padre ed altri capifamiglia fondarono il paese di Vigolo nell’attuale comune di Nova Trento. Qui Amabile, all’età di 14 anni, insieme a Virginia Nicolodi, cominciò a occuparsi dell’assistenza ai malati, della catechesi ai fanciulli e della manutenzione della chiesetta di San Giorgio. Il 12 luglio 1890, con l’amica, accolse e assistette Angela Viviani, che era gravemente malata di cancro. Nacque così nell’ospedaletto di san Vigilio, il primo germoglio della nuova congregazione delle Piccole Suore dell’Immacolata Concezione, approvata dal vescovo locale il 25 agosto 1895; con la professione religiosa Amabile prese il nome di Suor Paolina del Cuore Agonizzante di Gesù.

Nel 1903 divenne superiora generale delle prime due comunità e si trasferì a San Paolo del Brasile dove, eletta superiora generale a vita, guidava la Congregazione con semplicità e saggezza, organizzando scuole, ospedali, laboratori, educandati, dedicandosi totalmente ai poveri. Mostrò eroica obbedienza e umiltà quando nel 1909 fu invitata a lasciare la guida della Congregazione e a trasferirsi a Bragança Paulista. Richiamata a San Paolo nel 1918 continuò nella casa madre una vita di umiltà e di preghiera come semplice suora; negli ultimi anni di vita sopportò con serenità la sofferenza causata dal diabete.

Prima di morire, il 9 luglio 1942, ebbe la gioia di vedere approvata dalla Santa Sede la Congregazione nel 1933 e di celebrarne il 50° di fondazione nel 1940. Giovanni Paolo II, che già l’aveva proclamata beata a Florianópolis il 18 ottobre 1991, la elevò alla gloria dei santi il 19 maggio 2002 a Roma.

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