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Prostituzione in centro massaggi Trento, sequestrato immobile e 15mila euro

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Un centro massaggi di Trento celava una casa di appuntamenti, con massaggiatrici costrette a prostituirsi

Trento – È quanto scoperto dagli agenti della squadra mobile di Trento, che hanno sequestrato un immobile nei pressi dell’ospedale Santa Chiara, in esecuzione di un decreto disposto dal Gip su richiesta della Procura della Repubblica di Rovereto. L’indagine – informa la Questura – è partita dalla denuncia di una cittadina extracomunitaria, che ha raccontato di essere stata assunta da una connazionale come massaggiatrice nei pressi del lago di Garda, ma che poi è stata costretta dalla donna a prostituirsi, come altre sue connazionali.

Secondo quanto ricostruito dalla polizia, la donna ritenuta responsabile dello sfruttamento era aiutata da un uomo, che svolgeva le funzioni di “factotum”. Il proprietario dell’immobile, poi, è ritenuto a conoscenza dell’attività svolta al suo interno. L’attività non è cessata nemmeno a seguito delle perquisizioni svolte dalla squadra mobile su delega dell’autorità giudiziaria, che hanno consentito di rinvenire di 14.625 euro in contanti. La successiva analisi degli strumenti elettronici sequestrati ha permesso di confermare il quadro emerso. La donna e i due uomini sono stati denuciati per sfruttamento della prostituzione in concorso.

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