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Primiero, Studenti a scuola di legalità con la Polizia postale

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La Polizia postale: “Attenzione alle trappole”

polizia

Il decalogo in rete della Polizia postale

Primiero (Trento) – La Polizia postale di Trento torna in classe a Primiero. L’incontro dei giorni scorsi, si inserisce in una serie di iniziative di educazione alla legalità promosse dall’Istituto comprensivo, anche per quest’anno scolastico, in collaborazione con enti del territorio e forze dell’ordine, al fine di promuovere stili di vita sani, prevenire dipendenze, rispettare le norme vigenti.

Le insidie della rete

L’obiettivo dell’appuntamento dell’ 8 marzo scorso è stato quello di sensibilizzare i giovani, le famiglie e i cittadini di Primiero rispetto ai pericoli e alle insidie della navigazione internet e del mondo virtuale: offrono innegabili opportunità, ma è necessario essere pienamente consapevoli del loro corretto utilizzo e delle conseguenze di un uso improprio di cellulari, foto, video, internet e social media.

Gli esperti della Polizia Postale dott. Mauro Berti e dott.ssa Emanuela Faes hanno incontrato in mattinata gli alunni delle secondarie di primo e secondo grado nell’aula magna dell’Istituto superiore, mentre nel pomeriggio si sono resi disponibili ad un confronto con le famiglie presso l’Auditorium Intercomunale.

La rete Internet – evidenziano Berti e Faes – per molti è ormai un’abitudine quotidiana per informarsi, dialogare, studiare, lavorare; ma può divenire anche una trappola pericolosa da cui è difficile uscire. Ne è una dimostrazione eclatante il fenomeno del cyberbullismo, purtroppo in dilagante aumento: una nuova forma di bullismo, strisciante e crudele perché priva di limiti di spazio e tempo. Chi ne è vittima non riesce a sottrarsi ai suoi persecutori nemmeno a casa propria, perché pc e smartphone possono registrare e trasmettere in ogni momento insulti e immagini compromettenti.

Gli esperti ricordano però che sono l’indifferenza, la superficialità e la disattenzione a dare forza agli aspetti peggiori della Rete: spesso siamo noi stessi i primi a postare o a divulgare informazioni e immagini personali che rendono noi e gli altri più vulnerabili di fronte a truffatori, malintenzionati, stalker. Anche gli adulti possono trovarsi invischiati in situazioni spiacevoli, ma sono soprattutto i più giovani a correre i rischi maggiori: e qui il dott. Berti e la dott.ssa Faes sottolineano l’importanza decisiva della tutela costante dei famigliari, che devono sempre sorvegliare attentamente i bambini e gli adolescenti che si avvicinano alla multimedialità.

Controllare password e profili social dei propri figli può sembrare ad un genitore “un tradimento” della loro fiducia, ma questa scelta può anche preservarli da spiacevoli – talora drammatiche – conseguenze. Un importante sostegno alle famiglie deriva però anche dalla collaborazione con la scuola e le forze dell’ordine: educare i ragazzi ad un uso corretto della multimedialità e proteggerli dai suoi pericoli è un obiettivo comune.

Il decalogo della Polizia

Consigli ai ragazzi

  • Installa un buon antivirus e un buon firewall prima di cominciare a navigare su Internet.
  • Aggiorna e scarica le versioni nuove dei programmi per rendere permanente la protezione del tuo computer.
  • Non scaricare programmi se non ne conosci bene la provenienza.
  • Potrebbero contenere: virus che danneggiano il computer, SPYWARE che violano la privacy,dialer che fanno lievitare il conto della tua bolletta.
  • Nelle chat, nei forum e nei giochi di ruolo non dare mai il tuo nome, cognome, indirizzo,numero di cellulare o di casa. Lo schermo del computer nasconde le vere intenzioni di chi chatta con te.
  • Non incontrare mai persone conosciute in Rete senza avvertire i genitori.
  • Se proprio vuoi incontrare qualcuno conosciuto su Internet prendi appuntamento in luoghi affollati e porta con te almeno due amici.
  • Se qualcuno su Internet dice di essere un adulto e ti parla di sesso senza che tu voglia, ti chiede di mantenere segreti i contatti, ti propone di incontrarlo, ti minaccia in qualche modo, sappi chenon deve farlo!
  • Puoi parlare di questo con i tuoi genitori, con i tuoi insegnanti o con la Polizia.
  • Se qualcuno che ti sembrava simpatico comincia a scrivere cose strane in chat o manda e-mail che non ti piacciono, cambia indirizzo di posta elettronica, cambia nickname e non avere timore di parlarne con i tuoi  genitori o insegnanti.
  • Ricordati che dietro al computer tutti possono fingere di essere migliori, peggiori o comunque diversi da quello che sono davvero.
  • Se utilizzi circuiti di file-sharing per scaricare musica, film o altro controlla sempre il materiale che ricevi: gli utenti che utilizzano questi servizi sono tantissimi e provengono spesso da tutto il mondo, può capitare che ti arrivino file diversi da quelli che avevi chiesto e può capitare anche che alcuni di questi siano illegali. Se ritieni che sia stato mandato al tuo computer materiale illegale, avverti subito i tuoi genitori e valuta insieme a loro l’opportunità di segnalare la cosa alla Polizia.
  • Se possiedi un collegamento Internet a banda larga flat non lasciare il PC sempre connesso se non lo utilizzi: un computer “incustodito” sulla Rete è un PC più vulnerabile.

 

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