A quasi un mese dal ricorso alla Giunta del Comune di Fiera di Primiero e dopo il successivo ricorso alla Giunta provinciale, l’ex assessore di Fiera, Ervino Filippi prosegue la sua battaglia in Regione. Sul fronte referendum, tra qualche settimana dovrebbe tenersi il primo incontro pubblico informativo con l’assessore provinciale Carlo Daldoss presso l’auditorium locale
Fiera di Primiero (Trento) – “Per ora tutto tace, su tutti i fronti – spiega Ervino Filippi – nessuna risposta ufficiale dal Comune di Fiera ma nemmeno dalla Provincia. Ritengo questo modo di non procedere estremamente grave nei confronti non miei ma di tutta la cittadinanza. L’assenza di una risposta ufficiale alle istanze di un cittadino – aggiunge – crea l’impressione che si pensi che la cosa riguardi un circolo ristretto di persone e non quelli che, forse, dovrebbero andare poi ad esprimersi sul quesito referendario.
Ho usato volutamente il condizionale in quanto – prosegue Filippi -, nei tempi previsti dalla legge (il 19 marzo), ho depositato un ricorso alla Giunta Provinciale chiedendo di annullare la delibera sulle fusioni per i motivi noti, ovvero la violazione dello statuto comunale, l’assenza in allegato alla delibera di un programma che stabilisca tempi – modi – costi dell’operazione di fusione (ovvero di un qualsiasi progetto), una sospetta incostituzionalità sia dell’abbassamento del quorum referendario sia dell’esclusione dallo stesso dei cittadini residenti all’estero.
L’assenza anche in questo caso di una risposta o almeno di una lettera in cui si diceva “stiamo valutando la cosa”, mi motiva sempre di più nel continuare questa battaglia che da una iniziale contrarietà ad un processo non basato su solidi presupposti (i tempi-modi-costi prima citati) si è trasformata in una lotta per affermare che il cittadino ha il diritto di poter controllare e contestare gli atti amministrativi e la parte politica ha il dovere di giustificare e motivare le proprie scelte”.
Il nuovo ricorso in Regione
“Stando così le cose – ribadisce l’ex assessore del Comune di Fiera – mi sono visto costretto a presentare una nuova istanza di annullamento della delibera, questa volta alla Giunta Regionale. Ritenendo la delibera comunale sulle fusioni un atto illegittimo, va da se che abbia richiesto alla Giunta Regionale anche l’annullamento della delibera G.P. n. 440 del 16.3.2015 riguardante l’espressione da parte della Giunta Provinciale stessa del “parere favorevole alla costituzione del nuovo comune di Primiero San Martino di Castrozza mediante fusione dei comuni di Fiera di Primiero, Siror, Tonadico e Transacqua. Questo perché se la delibera del Consiglio Comunale è illegittima, lo è di conseguenza anche quella della Giunta Provinciale.
Se comune unico deve essere (ed io sono convinto che ciò non sia così necessario) – conclude Filippi – prima di un qualsiasi passo da cui poi non si potrà tornare indietro, devono essere risolti tutti i nodi che una fusione può comportare: dalla messa a regime dei servizi, alla formazione degli enti che dovranno gestire gli Usi civici, dalla stesura di un piano urbanistico di valle, alla definizione di cosa poi succederà della Comunità di Valle e soprattutto dei suoi dipendenti, dalla possibile omogeneizzazione delle varie tassazioni locali – perché è impensabile ad esempio che due case che si trovano a pochi metri di distanza ma su frazioni diverse abbiano rendite catastali diverse, al modo di gestione del personale; questi per citare alcuni dei problemi di non semplice soluzione che sorgono in qualsiasi processo di fusione.
Credo che solo dopo aver risolto i problemi, si può pensare e ragionare su un Comune unico. Credo anche che questo dovrà necessariamente essere il Comune di Primiero che parte da Pontet ed arriva al Passo Valles e non una porzione di territorio che sia in contrapposizione con le altre”.
>Il ricorso presentato alla Regione Trentino Alto Adige
>I ricorsi precedenti di Filippi
>Il sito del Comune di Primiero San Martino di Castrozza
