Primo Piano Primiero Vanoi

Primiero San Martino di Castrozza, il Sindaco di Tonadico Aurelio Gadenz: “Tutti conoscevano le regole, ma forse qualcuno le ha sottovalutate”

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“Mi sono domandato – aggiunge Gadenz – perchè gli amministratori di Canal San Bovo, Sagron Mis, Imer e Mezzano non avessero avuto il coraggio che ha avuto Siror nel sentire la propria gente in una consultazione preventiva”

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Primiero (Trento) – Interviene nel dibattito online il sindaco di Tonadico Aurelio Gadenz, precisando alcuni passaggi importanti sul lungo percorso che ha portato al referendum dell’Alto Primiero.

“Il piano di lavoro che abbiamo fatto – precisa Gadenz – è stato apprezzato dagli organi che sovrintendono la riforma istituzionale in Trentino. Ho personalmente coordinato i lavori verso la fusione dei 4 comuni di Fiera di Primiero, Siror, Tonadico e Transacqua dall’inizio del processo (settembre 2014 fino al referendum del 7 giugno 2015).

Abbiamo curato nei minimi particolari la comunicazione; tutti ci riconoscono la serietà del lavoro fatto. Lo dimostra ampiamente la grande partecipazione al referendum in un momento in cui molti primierotti stavano iniziando le loro vacanze. Tutti gli otto comuni (maggioranze e minoranze) sono stati invitati al Palazzo delle Miniere a discutere, in lunghe serate autunnali ed invernali, di fusioni e gestioni associate.

Alla fine del cammino – continua il sindaco di Tonadico – siamo rimasti in quattro. Tutti conoscevano le regole, ma forse qualcuno le ha sottovalutate pensando che alla fine la Provincia le avrebbe annacquate. I dibattiti di questi giorni dimostrano che la determinazione dei cittadini del 7 giugno è stata efficace eliminando in un colpo solo a Primiero ben 5 enti: Fiera di Primiero, Siror, Tonadico, Transacqua e l’Unione Alto Primiero. Tutto questo sostituito da un unico comune di circa 5400 abitanti ed un territorio di 200 kmq. E’ un fatto storico questo per Primiero soprattutto perchè raggiunto con il sistema democratico.

Mi sono domandato – aggiunge Gadenz – durante i mesi trascorsi perchè gli amministratori di Canal San Bovo, Sagron Mis, Imer e Mezzano non avessero avuto il coraggio che ha avuto Siror nel sentire la propria gente in una consultazione preventiva. In diverse occasioni ho suggerito ai miei colleghi sindaci che un possibile assetto ideale per il nostro territorio poteva essere rappresentato da tre entità: Vanoi, Basso Primiero, Alto Primiero. Tre comuni quindi che con una successiva convenzione a tre avrebbero agevolmente sostituito un altro ente, la Comunità di Valle con la prospettiva non molto lontana di giungere finalmente ai due comuni che sono l’auspicio di molti cittadini”.

Il riordino delle vie

I nuovi nomi delle vie riscaldano il dibattito locale. Tra i commenti arrivati online c’è chi spiega esattamente i luoghi di nascita di note guide alpine locali che appartengono alla storia del territorio. Ma anche chi non condivide tanto clamore per nulla.

Nei giorni scorsi, il gruppo coordinato dal sindaco di Transacqua, Roberto Pradel e composto dagli altri sindaci dei comuni interessati (vice sindaco per Siror) e dagli addetti ai servizi demografici, ha concluso la verifica e la riorganizzazione della toponomastica a seguito della fusione.

Via 7 giugno a Transacqua

La novità più rilevante riguarda Via Sass Maor che manterrà la propria denominazione a Tonadico mentre a Transacqua l’amministrazione ha deciso che l’attuale Via Sass Maor si chiamerà, a partire dal 1 gennaio, Via 7 Giugno per ricordare la data in cui i cittadini hanno detto si alla fusione. Sempre a Transacqua, Via Michele Bettega diventerà Piazza Municipio mentre nulla cambierà a San Martino di Castrozza nel comune di Siror dove continuerà ad esistere Via Michele Bettega.

Definiti i casi di vie con lo stesso nome

In particolare, sono stati definiti i casi di vie con lo stesso nome che con la fusione rientreranno nello stesso comune. A Fiera di Primiero, Via Scopoli sparirà diventando Viale Monte Grappa e rimarrà quindi invariata la denominazione Via Scopoli nel comune di Tonadico.

Per quanto riguarda Via Giuseppe Zecchini, sarà Transacqua a mantenere la denominazione, mentre a San Martino di C. nel comune di Siror Via Giuseppe Zecchini diventerà Via H. Panzer. Infine, Via Someda a Tonadico diventerà Via Clarofonte.

Le altre Commissioni

Proseguono a buon ritmo anche i lavori della commissione statuto che sta elaborando una bozza di statuto da sottoporre all’attenzione dei gruppi consiliari. Il gruppo sta lavorando prendendo come riferimento un modello di statuto elaborato dal Consorzio dei Comuni Trentini ed altri statuti di enti che già da qualche anno hanno intrapreso il processo di fusione (Ledro).

Il Consorzio dei Comuni presenterà ufficialmente ai comuni il modello di statuto il prossimo 30 ottobre e, dopo tale data nei primi giorni di novembre, la commissione terminerà la prima fase inviando ai gruppi consigliari la bozza di statuto che dovrà essere approvata dai consigli entro dicembre.

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17 Replies to “Primiero San Martino di Castrozza, il Sindaco di Tonadico Aurelio Gadenz: “Tutti conoscevano le regole, ma forse qualcuno le ha sottovalutate”

  1. @Gianni Festi

    ti sbagli, la legge non è quella “promessa”.

    Art. 20 LEGGE REGIONALE 9 DICEMBRE 2014, N. 11
    Disposizioni in materia di enti locali

    http://www.regione.taa.it/Moduli/1429_N149140196584.pdf

    Per almeno il 50% dei soggetti che fanno domanda di fusione ci deve essere una delibera del consiglio comunale.

    Quindi se raccogli le firme dei cittadini in un comune, nell’altro (o negli altri due) ci vogliono i tanto vituperati amministratori.

    Siccome l’amministrazione di Imèr c’è, dall’anno prossimo per un nuovo referendum basterà raccogliere la bazzecola di un migliaio di firme autenticate a Primiero – San Martino di Castrozza.

    Ci vediamo ai gazebo… 😀

    :DTM. aka Daniele Gubert

  2. Mi preme ricordare a tutti i cittadini di Sagron Mis, Mezzano e Imer, che raccogliendo le firme corrispondenti al 20% (se non sbaglio) del numero di cittadini del comune interessato, si può chiedere l’indizione del referendum di fusione… Con chi? vedete voi…. Chi è fonte del proprio mal, pianga se stesso…. Non lamentatevi sempre degli amministratori, anzi li avete votati voi o sbaglio???? Beh come sempre una soluzione c’è, anzi due… Prima cosa non dimenticatevi chi sono e non votateli più la prossima volta, secondo raccogliete le firme che servono e fate valere le vostre idee ed intenzioni. Io sono con voi…
    A Sagron Mis bastano 45 firme, a Imer 225 e a Mezzano 290 per un totale di 560 persone in tutto… Quindi? che aspettate? Oppure come tutti chiedete agli altri di metterci la faccia e poi non vi volete esporre?

  3. La storia scritta da Aurelio Gadenz non fa una piega.

    Ma tra le pieghe della storia ci sono:

    1. Millecinquecento firme raccolte a Primiero per avere un referendum a favore della fusione degli 8 Comuni.

    2. Una campagna informativa sulle fusioni condotta dal Comitato spontaneo “perunprimieromenodiviso”.

    3. Un sondaggio ufficiale della PAT da cui emergeva chiaramente che la maggioranza della popolazione della valle del Cismón avrebbe preferito un configurazione diversa (più ampia) da quella loro proposta dagli amministratori.

    4. Quattro amministrazioni che sono state invitate al “tavolo costituente” anche grazie alle pressioni del Comitato (escluso a prescindere); mobbing specifico per mettere alla porta i nuovi arrivati.

    5. L’innegabile ambizione di “farsi un altro giro” da parte di molti amministratori in carica, e disegni di “spartizione del bottino” della fusione da parte di quelli “più generosi”.

    6. “Comedie” a Siror con tira e molla strumentali, ricatti e colpi bassi.

    7. Il “gran rifiuto” verso il Consiglio comunale di Imèr che chiedeva di rientrare in partita.

    8. Una legge regionale diversa da quella inizialmente annunciata dall’ass. Daldoss, che avrebbe dato ai cittadini la possibilità di convocare da soli le consultazioni referendarie.

    9. La (finta???) promessa che il processo di fusione sarebbe stato aperto anche agli altri comuni, ma la volontà palese di monetizzare prima il vantaggio acquisito, sia in termini politici che territoriali.

    10. Il destino della Comunità, che sarà veramente compiuto non attraverso una convenzione asimmetrica tra tre comuni, ma quando tutti i comuni che ne fanno parte saranno fusi.

    Ecco, il diavolo si nasconde nei dettagli… prima di intitolare una piazza ai padri fondatori del Comune unico, forse è il caso di attendere qualche anno 😀

    :DTM. aka Daniele Gubert

  4. La configurazione amministrativa ideale per il Primiero e il Vanoi sarebbe quella a tre comuni, con Sagron-Mis ceduto alla regione Veneto.
    Canal San Bovo dovrebbe acquisire da Pieve Tesino l’alta valle del Vanoi fino a Passo Cinque Croci, e da Castello Tesino la frazione di Cainari e l’alta Valle del torrente Vallunga fino a Passo Brocon, e dai comuni di Imer e Mezzano la Val di Calaita.
    I comuni di Imer e Mezzano dovrebbero fondersi, acquisendo dal comune di Cesiomaggiore l’altissima Valle del Rio Neva (con il Rifugio Boz) e l’alta Val Noana dall’istituendo comune di Primiero San Martino di Castrozza.
    Il comune di Primiero San Martino di Castrozza dovrebbe cedere a Predazzo l’alta Val Travignolo fino a Passo Rolle, tracciando il nuovo confine sulle cime di Colbricon, Cavallazza, Tognazza, Punta Rolle e Cima di Vezzena. Inoltre dovrebbe cedere a Sagron Mis l’altissima valle del Mis delimitata da Passo Cereda e da Cima Feltraio e Cima Palughet.

  5. “Lavorare in silenzio” ė quanto di più deleterio si possa immaginare nella fase di costruzione del nuovo ente. Mancano due mesi all’ora x e l’opinione pubblica viene lasciata nella più totale disinformazione, come se tutto venga lasciato ai cosìdetti “addetti ai lavori”. Basta consultare i siti internet dei 4 comuni per accorgersi dell’oscuritá piû totale circa i processi di avvio del nuovo ente.

  6. Noto con molto rammarico che ancora ci sono persone che vedono tronchi enormi nei fili di fieno. Non sono contro il comune unico, ma vedrei meglio sicuramente tre realtà che potranno fondersi un domani. Detto questo purtroppo c’è da far presente che la strada sarà in salita, dura e faticosa. Questo perché gli amministratori degli attuali comuni, e dico di tutti i comuni, e tutti gli amministratori, seguono la strada dell’individualismo, negandolo però. Vedi ad esempio la scuola musicale di Primiero, ed è solo la prima. Se si pensasse al ben comune, al sostegno per i meno agiati, all’altruismo, sicuramente le cose andrebbero meglio. Purtroppo e non dite che così non è, per molti amministratori vige “la carega la e mia”, dove si andrà a finire a queste condizioni?

  7. Normalmente non intervengo nei dibattiti sui social network perchè sono molto impegnato, quale referente politico per il lavoro di costruzione del Comune Primiero San Martino di Castrozza. Il piano di lavoro che abbiamo fatto è stato apprezzato dagli organi che sovrintendono la riforma istituzionale in Trentino. Ho personalmente coordinato i lavori verso la fusione dei 4 comuni di Fiera di Primiero, Siror, Tonadico e Transacqua dall’inizio del processo (settembre 2014 fino al referendum del 7 giugno 2015). Abbiamo curato nei minimi particolari la comunicazione; tutti ci riconoscono la serietà del lavoro fatto. Lo dimostra ampiamente la grande partecipazione al referendum in un momento in cui molti primierotti stavano iniziando le loro vacanze. Tutti gli otto comuni (maggioranze e minoranze) sono stati invitati al Palazzo delle Miniere a discutere, in lunghe serate autunnali ed invernali, di fusioni e gestioni associate. Alla fine del cammino siamo rimasti in quattro. Tutti conoscevano le regole, ma forse qualcuno le ha sottovalutate pensando che alla fine la Provincia le avrebbe annacquate. I dibattiti di questi giorni dimostrano che la determinazione dei cittadini del 7 giugno è stata efficace eliminando in un colpo solo a Primiero ben 5 enti: Fiera di Primiero, Siror, Tonadico, Transacqua e l’Unione Alto Primiero. Tutto questo sostituito da un unico comune di circa 5400 abitanti ed un territorio di 200 kmq. E’ un fatto storico questo per Primiero soprattutto perchè raggiunto con il sistema democratico. Mi sono domandato, durante i mesi trascorsi perchè gli amministratori di Canal San Bovo, Sagron Mis, Imer e Mezzano non avessero avuto il coraggio che ha avuto Siror nel sentire la propria gente in una consultazone preventiva. In diverse occasioni ho suggerito ai miei colleghi sindaci che un possibile assetto ideale per il nostro territorio poteva essere rappresentato da tre entità: Vanoi, Basso Primiero, Alto Primiero. Tre comuni quindi che con una successiva convenzione a tre avrebbero agevolmente sostituito un altro ente, la Comunità di Valle con la prospettiva non molto lontana di giungere finalmente ai due comuni che sono l’auspicio di molti cittadini.
    Ho preso lo spunto per intervenire soprattutto per condividere le attente osservazioni di Gabriele Michieli e l’accorato appello di Carlo Boghetto.
    A loro voglio dire di avere fiducia soprattutto a Carlo con il quale abbiamo condiviso le lunghe serate dello scorso inverno.
    Torno a lavorare in silenzio e ringrazio gli entusiasti collaboratori che senza clamori si impegnano per il bene comune.
    Aurelio Gadenz

  8. Forse cambiando la denominazione anzichè la toponomastica si poteva mettere d’accordo tutti.
    In altre parole da VIA a VIALE – SALITA – TRAVERSA ecc.
    Volenti o nolenti non saranno sufficienti 100 anni per dimenticare nelle indicazioni “FIERA – SIROR – TONADICO – TRANSACQUA e le uniche due ex frazioni di PIEVE e SAN MARTINO.

  9. Per fortuna che in valle c’è gente come Pietro, sempre positivo e propositivo, mai critico e polemico. Ti voglio solo dire una cosa: i problemi non si risolvono gettando letame sul mucchio, ma rimboccandosi le maniche e lavorando. Solo tu parli di poltrone e giri di valzer, mentre altri hanno lavorato e lavorano per costruire qualcosa che sta nascendo e che piace anche a te, visto che in altri post lanci messaggi del tipo “prendete Imer”…
    Certo, magari gli amministratori dell’alto Primiero sbagliano, ma in questo momento stanno zitti e lavorano, e questo, almeno a me, non dispiace. Inoltre hanno portato a casa una fusione con forza e determinazione… facile dire non mi hanno voluto quando in realtà tutti i Sindaci che non hanno aderito alla fusione hanno ricandidato nel maggio del 2015…

  10. “Guai ai vinti” aveva detto Brenno dopo avere vinto e occupato Roma. “Guai ai vinti” sembrano dire coloro che si dedicano le strade …. (altro che rispetto per le opinioni degli altri). Quindi anziché occuparsi di bazzecole autocelebrative gli amministratori dovrebbero occuparsi e risolvere i grandi problemi che tormentano particolarmente Carlo e Gabriele

  11. Finiranno anche i giri di valzer per le poltrone, la valle si ritroverà con i problemi veri ulteriormente peggiorati (come giustamente dice Boghetto),
    forse allora ci si renderà conto di quanto tempo viene perso per le ambizioni di pochi, spero solo che la provincia prenda in mano le cose mettendo all’angolo gli amministratori di valle e le loro piccole beghe di paesello, è l’unica speranza che abbiamo.

  12. Puntualizzo che l’Hotel Sass Maor è ubicato in via Risorgimento e dalla stessa viene raggiunto dai suoi clienti, per cui nessun disagio o forzatura.
    I referendum non si vincono o si perdono, semplicemente sono uno strumento democratico per far esprimere la cittadinanza: quindi nessuna celebrazione… anzi un bel modo per ricordare anche ciò che è stato prima del 7 giugno. Ovvio che è solo un parere personale; purtroppo l’unica cosa oggettiva, importante e reale è quanto affermato da Carlo.

  13. Problemoni questi…via Michele Bettega, o l’Albergo Sass MAor che non sarà più in via Sass Maor, roba da non far dormire la notte, non la mancanza di lavoro, i giovani costretti ad emigrare, le attività che chiudono, un turismo in costante declino e gli impianti di risalita allo sfascio…

  14. In merito alla futura “via 7 giugno” a Transacqua, chiedo:
    quando mai i vincitori di un referendum festeggiano la data della loro “vittoria” dedicandosi una strada? A nessuno è venuto in mente che le strade appartengono a tutti, anche a quelli di diversa opinione?…Allora, con lo stesso criterio, quando verrà eletto il nuovo Sindaco del Comune Unico, dovremo festeggiare intitolando in tale data una strada, magari con il suo nome e cognome…. Perché si è scelto di lasciare via Sass Maor a Tonadico e non a Transacqua? Questa Commissione Toponomastica ha dei volti e dei nomi con i quali confrontarsi?

  15. Beh dai, via Riccardo Schweizer la lasciamo per quando si fonderà Mezzano con qualche Comune di Marte o di Saturno! Inoltre, favorevoli o no alla fusione, è innegabile che il 7 giugno segnerà la nostra storia, nel bene o nel male.

  16. Sembra che via Michele Bettega venga ribattezzata con Piazza Municipio dove invece esiste proprio la casa originaria della grande Guida Alpina Michele Bettega (con tanto di targa commemorativa).
    Sembra che via Sass Maor venga ribattezzata con via 7 giugno dove invece esiste già un albergo a 3 stelle che si chiama proprio Hotel Sass Maor.
    Rimane invariata invece via Giuseppe Zecchini dove l’altra grande Guida Zecchini non ha mai abitato (la sua casa natale è in via Don Nicoletti).
    Come logica … non male …

  17. A parte la scelta discutibile che potrebbe risultare irrispettosa nei confronti della minoranza dei NO, la mia domanda é: con tutti personaggi che hanno dato lustro al primiero e le date che hanno segnato la.nostra storia non c’era altra scelta? una via Riccardo Schweizer per esempio o che ne so la data di apertura del canale di Suez e sono solo due esempi

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