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DITE LA VOSTRA/’Primiero Comune Unico’, tutti i dati del sondaggio: 86,6% favorevole al processo di fusione (IL DOCUMENTO INTEGRALE)

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La percentuale di favorevoli nei singoli comuni varia fra il valore minimo di Sagron Mis (80%) e il valore massimo espresso dai comuni di Transacqua (90,8%) e Tonadico (90,4%). Mercoledì sera dati presentati alle Giunte e ai Capigruppo locali. Tempi prorogati fino a febbraio per indire il referendum, che si potrà quindi svolgere a maggio 2015. Ancora molti dubbi su quale fusione

primiero

– I dati completi del Sondaggio (pdf)

Trento – Alla popolazione era chiesto di esprimersi su tre possibili opzioni per riorganizzare le amministrazioni del Primiero. Le alternative erano la fusione degli otto comuni in un unico comune, la trasformazione in due comuni (Primiero e Vanoi) oppure in tre comuni: Soprapieve (Fiera di Primiero, Sagron Mis, Siror, Tonadico e Transacqua), Sottopieve (Imer e Mezzano) e Canal San Bovo.

In sintesi, analizzando le risposte sull’aggregazione scelta, la maggior parte della popolazione si suddivide, più o meno in uguale misura, a favore dell’ipotesi di un unico comune o di una fusione dei comuni in tre gruppi (Soprapieve, Sottopieve e Canal San Bovo).

Una quota residuale opta per i due comuni e un’altra, seppur numericamente minima, propone un altro tipo di fusione. Molto incerta risulta quindi la valutazione sul tipo di fusione da realizzare.

1085 interviste e 9.976 chiamate

E’ stato possibile realizzare 1.085 interviste grazie a 2.388 contatti effettuati su 2.617 disponibili, per un totale di 9.976 chiamate effettuate.

Daldoss:”Pronti a cogliere lo stimolo”

“Come Assessorato agli Enti Locali – ha affermato l’assessore provinciale Carlo Daldoss – siamo stati pronti a cogliere lo stimolo partito “dal basso” attraverso la raccolta firme (ben 1.500) promossa dal comitato popolare “Per un Primiero meno diviso”. Una chiara indicazione popolare confermata poi da questi risultati rilevati dal sondaggio telefonico realizzato in collaborazione con il Servizio Statistica della Provincia.”

– Il Comunicato della Provincia di Trento

L’indagine della Provincia

L’indagine si è svolta nel periodo dal 26 agosto al 16 settembre 2014 con l’obiettivo di conoscere l’opinione dei residenti sul processo di fusione dei Comuni e acquisire informazioni utili agli Amministratori per operare scelte condivise dalla popolazione. L’indagine è stata effettuata con il supporto di otto intervistatori del Servizio Statistica della Provincia autonoma di Trento su un campione rappresentativo della popolazione del Primiero. Si è lavorato in orario serale dalle 17.00 alle 21.00 con alcuni recuperi in fascia oraria diversa, utilizzando la tecnica CATI.

Di seguito si riportano i primi risultati dell’indagine. Il report conclusivo dell’indagine è in corso di elaborazione e si prevede possa essere completato per la fine del mese di settembre.

La popolazione del Primiero ha dato una risposta chiara alla necessità di cambiare e si indirizza verso un processo di fusione delle amministrazioni comunali.

(valori percentuali)

 

Favorevole al processo di fusione1

SI

NO

uomini

88,1

11,9

donne

85,2

14,8

Totale

86,6

13,4

La disponibilità della popolazione verso la fusione si riscontra anche dettagliando il risultato per singolo comune. Si può osservare nella tavola di seguito che in tutti comuni prevale la volontà di cambiamento. La percentuale di favorevoli nei singoli comuni varia fra il valore minimo di Sagron Mis (80%) e il valore massimo espresso dai comuni di Transacqua (90,8%) e Tonadico (90,4%).

(valori percentuali)

 

Favorevole al processo di fusione1

SI

NO

Canal San Bovo

83,6

16,4

Fiera di Primiero

89,8

10,2

Imer

84,1

15,9

Mezzano

85,7

14,3

Sagron Mis

80,1

19,9

Siror

82,0

18,0

Tonadico

90,4

9,6

Transacqua

90,8

9,2

Totale

86,6

13,4

 

Non sembrano esserci differenze sostanziali nella scelta tra favorevole o contrario ad un’ipotesi di fusione per genere o per singolo comune, mentre dettagliando per classe d’età si registra un maggior consenso alla fusione nella classe centrale (36-59 anni). La classe più giovane (fino a 35 anni) e quella anziana (60 anni e più) si comportano allo stesso modo con una distanza negativa di circa 6 punti percentuali rispetto alla classe centrale.

(valori percentuali)

 

Favorevole al processo di fusione1

SI

NO

18 – 35 anni

84,9

15,1

36 – 59 anni

90,0

10,0

60 anni e più

83,4

16,6

Totale

86,6

13,4

 

Molto più incerta risulta, invece, la valutazione del risultato sul tipo di fusione scelta. Già in fase progettuale era stata evidenziata la possibilità di non trovare uniformità di opinione nella popolazione, risultato confermato dall’indagine, da cui risulta che non esiste un’ipotesi “dominante” di fusione.

Analizzando le risposte relative alla prima scelta2, la popolazione si esprime sia a favore dell’ipotesi di un unico comune (31,3%) sia a favore (32,9%) di una fusione dei comuni in tre gruppi (Soprapieve, Sottopieve e Canal San Bovo) ed emerge una “riabilitazione” dell’ipotesi di fusione dei 7 comuni del Primiero in un unico comune lasciando a sé il Vanoi (31,5%) solo nel caso in cui non si potesse attivare la prima scelta.

Considerando solo la quota di popolazione che ha risposto favorevolmente alla fusione dei comuni del Primiero di seguito si riportano le tavole su quale tipologia di fusione preferisce la popolazione per genere, comune e classe di età.

(valori percentuali)

Favorevole al processo di fusione

Comune unico

due comuni: Primiero e Vanoi

Soprapieve, Sottopieve e Canal San Bovo

Altro tipo di fusione

Totale

uomini

29,9

18,6

33,2

6,4

88,1

donne

32,6

16,6

32,7

3,2

85,2

Totale

31,3

17,6

32,9

4,7

86,6

(valori percentuali)

Favorevole al processo di fusione3

Comune unico

due comuni: Primiero e Vanoi

Soprapieve, Sottopieve e Canal San Bovo

Altro tipo di fusione

Totale

Canal San Bovo

22,7

23,8

30,4

6,8

83,6

Fiera di Primiero

– –

– –

– –

– –

89,8

Imer

34,6

14,6

31,6

3,3

84,1

Mezzano

32,9

13,4

34,9

4,6

85,7

Sagron Mis

– –

– –

– –

– –

80,1

Siror

32,2

15,7

29,1

5,0

82,0

Tonadico

26,3

22,0

37,9

4,2

90,4

Transacqua

37,9

15,6

33,8

3,5

90,8

Totale

31,3

17,6

32,9

4,7

86,6

(valori percentuali)

Favorevole al processo di fusione

Comune unico

due comuni: Primiero e Vanoi

Soprapieve, Sottopieve e Canal San Bovo

Altro tipo di fusione

Totale

18 – 35 anni

20,8

22,8

39,1

2,3

84,9

36 – 59 anni

36,2

16,9

31,9

5,0

90,0

60 anni e più

32,4

14,9

30,1

6,1

83,4

Totale

31,3

17,6

32,9

4,7

86,6

Nota metodologica: L’indagine è stata condotta secondo uno schema probabilistico puro, ossia tale da garantire ad ogni unità della popolazione obiettivo (popolazione target) la stessa probabilità di inclusione nel campione. Il monitoraggio in corso di indagine ha permesso di verificare che a posteriori è stata osservata la similitudine delle quote di interviste da elenco telefonico4 rispetto a quelle da lista anagrafica e non si abbiano differenze significative nel comportamento dei due sottoinsiemi di popolazione5.

Un campione casuale offre il vantaggio di essere privo di errori sistematici (bias) e di consentire quindi l’accertamento dell’attendibilità dei risultati, ossia valutare i rapporti tra i risultati ottenuti e la vera, ma ignota, caratteristica della popolazione.

La popolazione di riferimento è rappresentata dalla popolazione di cittadinanza italiana, residente negli 8 comuni del Primiero, con età uguale o superiore ai 18 anni compiuti. La stratificazione per Comune di residenza è stata una scelta di necessità per poter consentire ad ogni singolo Comune (inteso come amministrazione comunale) di generalizzare i risultati con riferimento alla propria realtà. Sulla base dell’esperienza acquisita in indagini similari anche in questo progetto si è scelto un campione casuale stratificato, oltre che per comune, per genere e per classe d’età ritenendo che la “propensione” alla fusione tra comuni possa essere influenzata dal genere e dall’età dei residenti.

Il piano di campionamento6, ossia la definizione della numerosità delle unità per singolo strato, quindi si è basato sui tre domini individuati in fase progettuale, fissando la numerosità delle interviste non in modo puramente proporzionale (rispetto alla distribuzione della popolazione obiettivo per Comune, genere e classe d’età) ma scegliendola in modo tale da ridurre l’errore da considerare accettabile in ognuno dei domini fissando il livello di significatività al 99%.

Gli intervalli di confidenza definiti per l’ipotesi nulla, indecisione dell’intervistato7 rispetto alla domanda favorevole o contrario ad un’ipotesi di fusione, sono rappresentati dagli intervalli:

  • [41% – 59%] per ciascun comune: Canal San Bovo, Fiera di Primiero, Imer, Mezzano, Sagron Mis, Siror, Tonadico, Transacqua;

  • [45% – 55%] per genere: maschi e femmine;

  • [44% – 56%] per classe d’età: 18 – 35 anni, 36 – 59 anni, 60 anni e più.

La modalità scelta per le interviste è quella telefonica (CATI – Computer Assisted Telephone Interviewing). Si è deciso di effettuare un’unica intervista per famiglia (a garanzia sempre della massima casualità nella selezione degli intervistati) garantendo mediante quote (numerosità delle interviste nei vari domini), stabilite in base agli errori considerati accettabili, la numerosità delle interviste per comune, genere e classe d’età.

Il campione prevedeva l’effettuazione di 1.260 interviste suddivise in quote per gli 8 comuni del Primiero, per genere e per classe d’età. Sono state effettuate 1.085 interviste, suddivise nelle quote previste, con una sottorappresentazione dei Comuni di Sagron Mis e Fiera di Primiero e della classe d’età giovane (18-35 anni). I dati dell’indagine sono stati adeguatamente pesati riportandoli all’universo considerato. Si segnalano le difficoltà incontrate nel reperimento di un numero sufficiente di numeri telefonici attivi e corrispondenti ai selezionati da anagrafe per i comuni di Sagron Mis e Fiera di Primiero, per i quali, quindi, non sarà possibile per alcune domande del questionario fornire dati disaggregati. E’ stato possibile realizzare le 1.085 interviste grazie a 2.388 contatti effettuati su 2.617 disponibili, per un totale di 9.976 chiamate effettuate.

Interesse e partecipazione sono stati percepiti dai rilevatori come molto buoni. Le cadute sono state determinate principalmente dalla progressiva saturazione delle quote e in misura minore da rifiuti a collaborare, mancanza d’interesse, incapacità di rispondere per motivi di salute, età, handicap, oppure decessi o trasferimenti. Il lavoro dei rilevatori è stato costantemente monitorato e controllato.

1Risultato ottenuto sommando le diverse opzioni di fusione proposte nella domanda D008:

“Nel caso delle valli del Cismon, Vanoi e Mis vi sono opinioni diverse su quali comuni dovrebbero fondersi tra loro. Quale sarebbe per Lei la soluzione migliore fra le seguenti?

  1. fondere in un unico comune tutti gli attuali 8 comuni della valle

  2. fondere in un unico comune i 7 comuni del Primiero e lasciare a sé il Vanoi

  3. fondere i comuni in tre gruppi, uno nel Soprapieve, un secondo nel Sottopieve e il terzo Canal San Bovo

  4. è favorevole ad un processo di fusione, ma diverso dalle tre proposte

  5. non é favorevole al progetto di fusione

  6. non sa, non risponde”. 

2 La prima scelta si riferisce alla scelta prioritaria della popolazione.

3 La differenza nella numerosità tra interviste previste ed effettuate ha comportato un ampliamento degli intervalli di accettazione dell’ipotesi nulla di indecisione dell’intervistato nei comuni con poche famiglie residenti (Fiera di Primiero e Sagron Mis) che, pur garantendo l’attendibilità del risultato ottenuto, ci porta alla scelta della non pubblicazione dei risultati elementari per questi due comuni.

4 Con estrazione casuale ma da elenco telefonico.

5 L’esito della rilevazione rispetto alla domanda base può essere considerato “comparabile” tra gli estratti casualmente da liste anagrafiche ed estratti casualmente da elenco telefonico con una percentuale dell’85,5%, nel primo caso, e dell’86,4% nel secondo.

6 Costruito sui risultati anagrafici al 31.12.2013 distinti per comune, genere e classe d’età.

7 Ipotesi che, in una distribuzione binomiale, corrisponde ad una variabilità massima.

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