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A Primiero il Cardinal Pietro Parolin, Segretario di Stato di Papa Francesco, ricorda Bernardin: “Ha sofferto molto”

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Solenne cerimonia in Chiesa a Tonadico domenica mattina, alla presenza delle autorità locali. Il Cardinal Pietro Parolin ha benedetto anziani e bambini, ricordando con grande affetto la figura del cardinale originario di Primiero, Joseph Bernardin. Il Cardinale Pietro Parolin, segretario di stato di papa Francesco, in questo periodo di riposo a Primiero – celebra tutti i giorni nella chiesa di Siror alle ore 8.30 fino a sabato mattina

La solenne cerimonia a Tonadico. A destra il cardinale Parolin

Tonadico – Primiero (Trento) – Nella terra di origine di Joseph Bernardin, è stato proprio il cardinale veneto Pietro Parolin, segretario di stato di papa Francesco, a ricordarlo e ad elogiarne la figura.

Durante la solenne cerimonia di domenica mattina nella chiesa del paese, alla presenza di tanti giovani ed anziani, è stato proprio il segretario di Stato di Papa Francesco a benedire i ragazzi e gli anziani presenti.

“Voi siete abituati con i cardinali – ha sottolineato il cardinal Parolin a fine cerimonia – perchè in questa terra ha avuto le sue origini il grande Joseph Bernardin, Arcivescovo di Chicago. E’ stato grande pastore ma poi soprattutto ha tanto sofferto. Prima ancora per calunnie che erano state espresse nei suoi confronti e poi per il tumore che lo ha colpito.  Grazie molte a tutti per per questa bella celebrazione”.

Parolin, da Vicenza a Roma

Il cardinale di origini venete, Pietro Parolin (nato Schiavon il 17 gennaio 1955) è dal 15 ottobre 2013 Segretario di Stato Vaticano. Torna per il secondo anno consecutivo a Primiero, una terra che conosce bene. 

Una storia molto intensa quella del cardinale veneto, nato in una famiglia del Vicentino. A quattordici anni, Parolin  entra nel seminario di Vicenza; viene ordinato presbitero il 27 aprile 1980 dal vescovo Arnoldo Onisto. Per due anni svolge il ruolo di viceparroco nella parrocchia della Santissima Trinità di Schio; i suoi superiori decidono di mandarlo a Roma a studiare alla Pontificia Università Gregoriana con la prospettiva di farlo diventare un funzionario del tribunale diocesano. Qui la sua vita ha una svolta: il vescovo di Vicenza mette a disposizione della Santa Sede il giovane sacerdote, che rimane a Roma per entrare, nel 1983, nella Pontificia Accademia Ecclesiastica.

Il 1º luglio 1986 consegue la laurea in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Gregoriana con una tesi sul Sinodo dei vescovi. Entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede, presta la propria opera presso le nunziature di Nigeria dal 1986 al 1989 e Messico dal 1989 al 1992. Nel paese latinoamericano è protagonista delle trattative che portano al riconoscimento giuridico della Chiesa cattolica e all’allacciamento delle relazioni diplomatiche con la Santa Sede. Conclusasi felicemente la missione, torna a Roma presso la seconda sezione della Segreteria di Stato. Vi rimane otto anni, fino a quando, nel 2000 passa alla sezione italiana come collaboratore del cardinale Attilio Nicora. Si occupa di questioni riguardanti l’ordinariato militare e l’assistenza religiosa per i carcerati e per i degenti negli ospedali.

Mentre è a Roma, dal 1996 al 2000, è direttore di Villa Nazareth, istituzione fondata nel dopoguerra dal cardinale Domenico Tardini per sostenere la formazione di ragazzi meritevoli ma privi di mezzi. Il 30 novembre 2002 viene nominato sotto-segretario della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato da papa Giovanni Paolo II, dove collabora prima con il cardinale Angelo Sodano e poi con Tarcisio Bertone, occupandosi in particolare delle relazioni tra la Santa Sede e i paesi asiatici, su tutti Vietnam e Cina. Tra il 2005 e il 2007 si reca due volte a Pechino. Fornisce inoltre un fondamentale contributo all’adesione vaticana al Trattato di non proliferazione nucleare.

Al fianco di papa Francesco

Il 17 agosto 2009 papa Benedetto XVI lo nomina arcivescovo titolare di Acquapendente e nunzio apostolico in Venezuela, in un periodo molto difficile per i rapporti tra la Chiesa e le autorità politiche del Paese sudamericano, all’epoca guidato dal socialista Hugo Chávez. Il 12 settembre 2009 riceve l’ordinazione episcopale nella basilica di San Pietro in Vaticano, per l’imposizione delle mani di papa Benedetto XVI, coconsacranti i cardinali Tarcisio Bertone e William Joseph Levada.

Parolin con Obama
Il 31 agosto 2013 papa Francesco lo nomina segretario di Stato; succede al cardinale Tarcisio Bertone, dimissionario per raggiunti limiti d’età. Prende possesso del suo nuovo ufficio il successivo 15 ottobre, con una breve cerimonia che lo vede però assente a causa di un piccolo intervento chirurgico. È il più giovane segretario di Stato dai tempi di Eugenio Pacelli, che assunse la carica nel 1930 a un mese dal compimento di 54 anni, nonché il secondo di origini venete dopo il cardinale Giambattista Rubini, in carica dal 1689 al 1691. Nel concistoro del 22 febbraio 2014 papa Francesco lo crea cardinale presbitero del titolo dei Santi Simone e Giuda Taddeo a Torre Angela, del quale prende possesso l’11 ottobre successivo.

Papa Francesco lo nomina membro della Congregazione per i vescovi, il 16 dicembre 2013; membro della commissione cardinalizia di vigilanza sullo I.O.R., il 15 gennaio 2014; membro della Congregazione per le Chiese orientali, il 19 febbraio 2014; membro della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, il 22 maggio 2014 e membro della Congregazione per la dottrina della fede, il 28 maggio 2014.

Dopo aver partecipato a diverse precedenti riunioni del Consiglio dei cardinali, organo istituito da papa Francesco per consigliarlo sulla riforma della Curia, dal 1º luglio 2014 ne diviene membro a tutti gli effetti, portando da otto a nove il numero dei porporati coinvolti. Il 28 ottobre 2016 papa Francesco lo nomina membro della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. Il 26 giugno 2018 lo stesso papa Francesco, lo eleva all’ordine dei cardinali vescovi, con effetto dal 28 giugno successivo. Oltre all’italiano conosce il francese, l’inglese e lo spagnolo.

Don Giuseppe invia un messaggio al Papa

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