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Pergine Valsugana riscopre la pala d’altare della Cappella di S. Andrea

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Rinvenuta in un deposito del medievale Castello di Pergine dopo l’acquisizione del bene da parte della Fondazione di partecipazione CastelPergine Onlus alla fine del 2018, la pala è stata restaurata coinvolgendo la comunità nella raccolta dei fondi. “La valorizzazione di questo bene storico-artistico e del contesto che lo ospita avvicina la gente al Castello

Pergine Valsugana (Trento) – L’edificio diventa così, ancora di più, un bene comune, capace di nutrire il bisogno di bellezza di ciascun cittadino, che attiverà nuove ricerche storiche e artistiche, perché la conoscenza del patrimonio culturale ispiri sentimenti di appartenenza e favorisca inclusione e pluralità. Inoltre questo restauro rappresenta anche uno straordinario esempio di sinergia pubblico-privato, segno tangibile di come la cultura può essere al centro anche della nostra strategia turistica e possa far guardare al futuro con fiducia”. Lo ha dichiarato Mirko Bisesti, assessore all’Istruzione, Università e Cultura della Provincia Autonoma di Trento in occasione della cerimonia nella Sala del Trono del Palazzo Baronale presso Castello di Pergine.

L’inaugurazione, è stata resa possibile dal grande sforzo della popolazione valsugana a dimostrazione dell’importanza del volontariato di comunità. L’evento, è stato accompagnato dalla relazione sui lavori svolti a cura di Roberto Perini, supervisore dell’intervento e di Enrica Vinante, restauratrice incaricata. Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco di Pergine Valsugana, Roberto Oss Emer e il soprintendente per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento, Franco Marzatico.

Realizzata presumibilmente nella seconda metà del XVI secolo, si presume in occasione del matrimonio tra il barone Fortunato Madruzzo (1534-1606) capitano dei castelli vescovili del principato trentino, e Margherita von Hohenems (1536-1592), la pala lignea raffigura la Crocifissione. Ai piedi della croce si trovano a sinistra la Madonna affiancata da Sant’Andrea, e a destra (si suppone) San Giovanni e San Bernardino da Siena. Nella parte centrale della predella, che costituisce il piano d’appoggio della pala, è raffigurata la scena del martirio di Sant’Andrea, mentre lateralmente si trovano un San Sebastiano e un San Rocco. Due colonne con rispettivi capitelli, infine, sorreggono un architrave neoclassico sormontato da una cimasa al centro della quale si trova un dipinto ovale raffigurante il Padre Eterno.


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