Aperti 14 km tra Montebelluna e Spresiano, opera all’85%
NordEst – E’ stato inaugurato venerdì dal presidente del Veneto, Luca Zaia, il quinto stralcio della Superstrada Pedemontana Veneta (Spv), che collega il casello di Montebelluna a quello di Spresiano-Villorba, nel territorio della provincia di Treviso. Con questo tratto, che è lungo 14 chilometri e percorribile in 8 minuti, la Spv è completata all’85%, per un totale di 80 chilometri sui 94 complessivi.
Mancano le connessioni alle autostrade A4, a Montecchio Maggiore, e alla A27 a Spresiano. La Pedemontana Veneta ora è percorribile in 50 minuti da Breganze (Vicenza) a Spresiano. Serve un bacino di 330.000 abitanti e 35 mila aziende nel raggio di 10 minuti dai caselli, di 907.000 entro 20 minuti dai caselli.
Il tratto Montebelluna-Spresiano è costato 145 milioni diu euro (esclusi espropri e interferenze), ed è in trincea per il 78%, con 2,3 chilometri di barriere antirumore in vetro e 3,4 in calcestruzzo. La superficie riverdita a prato è di 375.000 mq, con 20 mila alberi messi a dimora e 19 vasche di laminazione. Quattro le gallerie. La conclusione dell’opera con le ultime connessioni è prevista per dicembre.
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“Sul fronte pedaggi è ragionevole pensare che ci saranno riduzioni, agevolazioni, abbonamenti, intanto l’opera va prima completata – ha aggiunto Zaia – Quanto ai flussi di traffico al momento ci sono solo stime, sono ipotizzati 27 mila veicoli al giorno, ad oggi siamo sui 16 – 17 mila veicoli e abbiamo ragioni di pensare che sarà un’opera trafficata. Il tratto Treviso nord fino a Montebelluna costerà 2,5 euro, ma i tempi di percorrenza saranno ridotti di due terzi rispetto ad oggi, ad esempio tra Treviso e Bassano ci vorranno 20-25 minuti, tra Treviso e Montebelluna 8 minuti, il che vuol dire che consumeremo meno gasolio, perderemo meno tempo e saremo più sicuri. Secondo uno studio ufficiale questa grande infrastruttura farà aumentare il Pil del Veneto – ha ribadito il presidente – Il Pil veneto durante i cantieri è già cresciuto di 1,7 punti su un valore di 180 miliardi e a regime crescerà ancora di 1,5 punti che significa un più 2,7 miliardi annui di flussi economici a vantaggio del territorio”.