Dopo i primi lavori sul passo, in molti sollecitano una urgente messa in sicurezza dell’intero tratto sul versante di Primiero. Ecco tra i commenti, l’intervento del presidente della Commissione Valanghe di Primiero, Luciano Scalet
Passo Rolle (Trento) – Grazie alla tempestività e all’impegno delle imprese coinvolte e nonostante il meteo estivo avverso – ribadisce l’assessore provinciale Mauro Gilmozzi – in questi giorni la Provincia, attraverso il Servizio Gestione Strade e con la collaborazione del Servizio Geologico e Servizio Prevenzione Rischi ha portato a termine i lavori urgenti di ripristino e realizzazione delle opere di protezione alla statale 50 del Grappa e Passo Rolle”.
I lavori si sono resi necessari a seguito dei fenomeni valanghivi connessi alle straordinarie precipitazioni nevose avvenute nell’inverno 2013/2014, che hanno divelto gran parte delle opere di difesa esistenti (paramassi e paravalanghe) poste fra quota 2000 e 2300 metri slm. La Provincia, nel corso dell’estate ha sistemato complessivamente 340 ml di barriere paramassi di cui:
– 140 ml per rifacimento completo di barriere esistenti;
– 190 ml per sistemazione / ripristino di barriere esistenti;
– 10 ml di nuove barriere.
Le opere, eseguite dalle Ditte Eurorock e Unirock, sono costate € 137.000.
Inoltre, in regime di somma urgenza, la Provincia, a partire dal mese di agosto, ha sistemato complessivamente 2300 ml di barriere paravalanghe di cui:
– 105 ml per rifacimento di barriere esistenti, completamente distrutte dalle valanghe;
– 662 ml per rifacimento totale delle fondazioni e ancoraggi;
– 1117 ml per rifacimento parziale di fondazioni e ancoraggi;
– 416 ml di nuove barriere.
Queste opere, eseguiti dalle Ditte Edilcom, Kappacob e Dallapè, sono costate € 1.900.000.
Con l’avvio dell’imminente stagione invernale, la statale 50 sarà dotata di opere di difesa più affidabili rispetto alle preesistenti, sia sotto il profilo quantitativo che strutturale. I nuovi paravalanghe sono stati dimensionati applicando le norme tecniche svizzere, considerate le più restrittive nei confronti della sicurezza, ipotizzando un’altezza di progetto del manto nevoso pari a 3.00 ml, un peso specifico della neve di 400 kg/mc ed inoltre adottando il più prudenziale valore del coefficiente di scivolamento del terreno.