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Parco Paneveggio Pale San Martino, il presidente Grisotto: “Abbiamo sollevato da subito evidenti criticità ambientali” sulla variante ‘Busa Bella’ a Rolle

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Il presidente del Parco in una nota diffusa alla stampa, sottolinea: “Vorrei chiarire una volta per tutte l’attuale posizione del Parco Panveggio Pale San Martino sulla variante stradale al Passo Rolle. Ci siamo accorti di essere l’unica voce fuori dal coro. Per quel che mi riguarda, mi sono da subito speso per la soluzione della galleria” e si dice pronto anche a lasciare


Val Canali/Primiero  (Trento) – “Il Parco non ha certamente abdicato al suo ruolo sulla questione, – precisa il presidente dell’Ente, Silvio Grisotto – tant’è vero che alla conferenza dei servizi di mercoledì scorso è stato l’unico ad esprimere critiche e serie perplessità in ordine ambientale e paesaggistico alla proposta di tracciato presentata, pur conoscendone per ora solo il tracciato preliminare.

“Mai sostenuto che il tracciato non è modificabile”

Questo è quanto ci è stato detto esplicitamente dai tecnici provinciali – precisa Grisotto – in sede di conferenza, alla nostra richiesta se fosse possibile considerare altre soluzioni lungo la viabilità esistente.

Al massimo ci sono state prospettate delle misure di mitigazione, che per noi ovviamente non sembrano sufficienti, almeno se il tracciato rimane questo.

“Evidenti criticità ambientali”

Abbiamo sollevato da subito le evidenti criticità ambientali (attraversamento di una torbiera, attraversamento pressoché totale del “colle delle marmotte”, copertura della zona sorgentifera del Torrente Cismon, oltre a possibili, seppur non ancora verificabili oggettivamente, criticità paesaggistiche dato che l’intervento prevede una serie di tratti in rilevato piuttosto importanti, una viadotto di almeno trenta metri (forte impatto paesaggistico), alcuni tratti in galleria nella parte bassa del pascolo di Malga Fosse.

A queste nostre osservazioni da Ente che ha come finalità previste dalla legge la conservazione, il recupero e la valorizzazione delle caratteristiche naturali e ambientali, con particolare riferimento agli habitat, alle specie, alle emergenze naturali e alla biodiversità, siamo addirittura stati definiti “gli ambientalisti” da un funzionario cui apparentemente interessavano solamente i minori costi di gestione della strada durante l’inverno.

Il tunnel è ormai nel cassetto?

Resta il fatto che ci siamo accorti (anche se ce l’aspettavamo) – rimarca il presidente – di essere l’unica voce fuori dal coro e trovarci totalmente isolati rispetto al resto del mondo.

Ho detto più volte – ribadisce Grisotto – che non siamo contro la risoluzione della problematica della variante alla strada ma che secondo noi questa deve essere fatta da un’altra parte, senza occupare e distruggere nuovo territorio e quindi sfruttando la viabilità attuale, pur nella consapevolezza di maggiori costi di realizzazione e difficoltà tecnico-logistiche di gestione della viabilità.

“Mi sono speso per la galleria”

Per quel che mi riguarda, mi sono da subito speso per la soluzione della galleria, esponendomi personalmente anche nel mio documento programmatico di candidatura alla presidenza del Parco, dove avevo lasciato intendere in maniera non tanto velata la mia contrarietà alla soluzione “Busa Bella”.

Non è quindi mia intenzione schierarmi ora a favore della soluzione presentataci, che tra l’altro presenta tutta una serie di possibili criticità naturalistiche e paesaggistiche che credo non solo io ma anche l’Ente Parco  non potremo esimerci (se non in maniera colpevole e omertosa) dal sollevare. Al riguardo, tutta la Giunta del Parco è allineata in questa direzione.

La viabilità nel Protocollo d’Intesa

Capisco – continua Grisotto – che il progetto strada è inserito nel protocollo d’intesa ed il rischio che una battuta d’arresto di questo possa bloccarne o rallentarne ancora l’attuazione è certamente reale, anche se credo non scontato. Io credo si possa pensare di realizzarne una prima parte con i 5 milioni a disposizione per poi continuare a ragionarci per step successivi.

Credo che se la maggior parte di noi e della popolazione è convinta che la soluzione della galleria sia quella giusta (non ci siamo mai scordati delle 2200 firme raccolte, come qualcuno prova ad insinuare), non possiamo far finta di niente. Il solo parametro del costo non può essere l’unico a decretare le sorti di uno dei territori e paesaggi più preziosi che il nostro territorio può offrire, cartolina del Trentino nel mondo, e che ricordo è bene dell’umanità.

Un territorio dai caratteri ambientali e paesaggistici non comuni necessita di un approccio non comune (anche economicamente) in qualsiasi cosa si faccia su di esso. Tra l’altro, la tutela del paesaggio, seppur non direttamente di nostra competenza autorizzatoria, è sancita come un dovere Costituzionale dall’Art. 9 della Costituzione.

Qualsiasi errore di valutazione e di strategia, soprattutto se basato solamente e meramente su criteri economici, sarà l’eredità che la nostra generazione di amministratori lascerà alle generazioni future… Vogliamo proprio prenderci questa grave responsabilità? Personalmente io non me la sento. Se poi questo potrà far “saltare qualche testa” sono pronto a metterci la mia senza alcun problema.

Peccato solo vedere – conclude il presidente del Parco – come frasi prese a caso e non verificate direttamente alla fonte vengano utilizzate come forme di pura strumentalizzazione propagandistica, che non fa altro che creare tensioni e confusione e fare il gioco di chi vuole un Primiero diviso, per l’ennesima volta, su una questione su cui invece dovremmo remare tutti dalla stessa parte. Evidentemente l’aria elettorale ha iniziato a spirare in maniera decisa anche nelle nostre piccole valli…”

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2 Replies to “Parco Paneveggio Pale San Martino, il presidente Grisotto: “Abbiamo sollevato da subito evidenti criticità ambientali” sulla variante ‘Busa Bella’ a Rolle

  1. Sono convinto che per fare gli amministratori, in qualsiasi campo, bisogna essere consapevoli dei propri limiti ma soprattutto ci si deve rendere conto che si amministra un bene comune che qualcuno ci ha lasciato, e che noi lasceremo ad altri.
    Ci vuole coraggio ad offrire la propria sedia ed esporsi in prima persona, BRAVO SILVIO!!
    Hai tutta la mia stima! Non provo certamente simpatia per quelli che passano sopra a qualsiasi cosa e “democraticamente” scelgono soluzioni scellerate. E che per il loro potere, possono decidere se tenere conto o meno dei dati riguardanti l’ambiente coinvolto, ma peggiore delle cose, non considerano il rispetto che dovrebbero avere nei riguardi delle esigenze espresse da una Comunità. Il non voler tornare indietro non significa avere coraggio, si diventa adulti e veri politici solamente il giorno in cui si diventa capaci di ammettere i propri errori e dare un segnale concreto di legame con il proprio territorio.
    Comunque, Primieroti, Se fate i bravi vi porto a vedere quelli che mangiano il gelato… nelle zone della Val di Non, della Val di Sole, Rendena, o magari a Campiglio. Troppo distante? Allora vi porterò a vedere le gallerie del Fedaia…

  2. Nell’appoggiare pienamente la presa di posizione del Presidente del Parco, ricordo che già nel 2014-15, l’allora Comune di Siror avea commissionato uno studio preliminare sull’argomento, dal quale risultava chiaramente che solo la soluzione del tunnel lungo la strada attuale era pienamente risolutiva ed accettabile. Lo studio era stato presentato a Trento ed aveva fatto andare su tutte le furie Gilmozzi e de Col, i veri ostinati responsabili di questa assurdità.

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