NordEst

Padova, ex-agente di commercio si uccide dopo cartella esattoriale

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L’uomo si è tolto la vita lasciandosi affogare nel canale Brentella, a Padova. Il cadavere dell’ex agente di commercio, e fino a ieri portiere al Cuamm, il centro universitario aspiranti medici missionari, è stato recuperato dai vigili del fuoco, il giorno dopo la sua scomparsa da casa.
 
Menin non si capacitava per quel debito con lo Stato, accumulato negli anni con cartelle esattoriali datate anche 2004, e a nulla sono serviti gli aiuti della moglie e dei familiari; ma soprattutto non hanno sortito alcunché le rassicurazioni del direttore dell’agenzia di Padova di Equitalia che ieri aveva incontrato l’ex agente garantendogli che si sarebbe stato trovato un rimedio. Era stato fissato, per definire il tutto, anche un nuovo appuntamento che Menin però si è rifiutato di rispettare. "Il signor Menin aveva accumulato negli anni un debito elevato con lo Stato, – precisa Equitalia – come sommatoria di importi mai saldati. Proprio ieri si era recato presso gli uffici di Padova per esaminare la sua posizione e avere informazioni sulla rateizzazione".
 
Quella somma gli riportava continuamente alla mente ricordi che Menin voleva cancellare, probabilmente di un passato lavorativo che l’aveva fortemente provato. Un aspetto che l’uomo ha rimarcato in uno dei due biglietti lasciati nell’auto, prima di portare a termine il tragico gesto. "Ho capito di aver sbagliato mettendomi in proprio. E questa è stata la mia rovina" ha scritto in un passaggio di un biglietto, mentre l’altro è una sorta di testamento d’affetto alla sua famiglia e agli amici che ha voluto elencare uno ad uno. Ieri, dopo il colloquio con il direttore di Equitalia, Menin non è andato al lavoro e nemmeno è tornato a casa. Così il cognato, avvertito dalla moglie dell’ex rappresentante, ha iniziato le ricerche che si sono concluse stamane con il recupero del cadavere a circa un chilometro da dove era stata trovata l’auto della vittima. "In questi casi – osserva Marco Paccagnella, presidente di Federcontribuenti Veneto – le persone vanno aiutate e non trattate come se fossero numeri". "Istituire un Osservatorio regionale contro gli abusi di Equitalia" è la proposta del coordinatore veneto dell’Udc, Antonio De Poli, secondo il quale "la cattiva vecchia consuetudine di non perseguire gli evasori rischia di portare a non distinguere più tra gli evasori cronici, veri e propri ladri del fisco, e chi invece si trova in una situazione di difficoltà oggettiva a causa anche della crisi".
 
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