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Padova, amarezza per la chiusura del centro recupero animali selvatici

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Mancano i fondi, la regione intanto approva un progetto da 500.000 € per abbattere le nutrie

liberazione rapaci

Padova – La Lega Italiana Protezione Uccelli Sezione di Padova ha annunciato la chiusura del piccolo Centro recupero animali selvatici da loro gestito a Padova. Lo ha fatto con un ultimo invito a partecipare ad una liberazione di rapaci che si terrà – salvo pioggia battente ed incessante – domenica 15 maggio alle 10.30, sui Colli Euganei, lungo il percorso geopaleontologico di Cava Bomba a Cinto Euganeo (PD).

Si legge nel post facebook della LIPU Padova:

«L’appuntamento sarà probabilmente l’ultimo di una storia che dura da 25 anni e che ha visto i nostri volontari impegnati nella cura e riabilitazione di migliaia di animali, a titolo completamente volontario! L’incerto destino delle Province e l’assenza di garanzie sul pagamento delle parcelle dei veterinari non ci permettono di continuare in questa situazione, insostenibile per noi dal punto di vista economico e logistico. Oltre all’emozione del ritorno in natura, ci accompagneranno stavolta una grande amarezza e un’ enorme apprensione per il destino degli animali selvatici padovani.»

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus e Coordinamento Protezionista Padovano esprimono un’immensa gratitudine per il lavoro svolto dalla LIPU Padova in tutti questi anni e sono pronti a dare battaglia per rialzare il Centro di recupero che ha salvato la vita a migliaia di animali selvatici.

Il Centro LIPU non può e non deve chiudere!

Inaccettabile che si buttino via 25 anni di grande serietà professionale ed esperienza; mani esperte e tanta dedizione che, ogni anno, hanno restituito la libertà a centinaia di mammiferi ed uccelli di passaggio o stanziali nella Provincia di Padova.

L’occasione per l’uomo contemporaneo di redimersi dalla sua condizione di devastatore della Natura e diventare, una volta tanto, capace di fare la differenza in positivo.

GrIG e CPP saranno quindi presenti domenica 15 maggio alle 10.30 a Cinto Euganeo assieme al videomaker veneziano Massimo Marco Rossi, e rivolgono un appello a tutte le associazioni e ai comitati ambientalisti, animalisti e protezionisti del Veneto, e a tutte le persone che credono nell’importanza di tutelare la fauna selvatica e la biodiversità, affinché prendano parte alla liberazione dei rapaci, per dare, con la propria presenza, un segnale forte alla Provincia di Padova e alla Regione Veneto, perché risollevino le sorti del Centro di recupero animali selvatici. Un Centro, quello della LIPU Padova, tenuto in piedi con una convenzione di appena 7.000 € l’anno (ogni spesa aggiuntiva a carico dei volontari), e tutti sanno quanto costano le cure veterinarie, soprattutto se parliamo di centinaia di animali l’anno che per giunta richiedono elevata specializzazione medica (specie rare e selvatiche).

E si pensi che in questi giorni, in Regione Veneto, è in fase di approvazione un progetto di legge per uccidere le nutrie (PDL n. 123) che costa 500.000 € (cinquecentomila, avete letto bene) solo per il 2016.

Cosa sono allora 7.000 €?

Un grazie di cuore quindi a tutti gli “infermieri” e “fisioterapisti” della Team LIPU Padova: Stefano Bottazzo, Eliana Mazzucato, Carlotta Fassina, Giulio Piras, Lorenzo Sampaoli, Aldo Tonelli, Tamara Vicenzetto, Gustavo Tocchi, Caterina Cuccurullo, Beatrice Zambolin, Timotei Christian Napolitan, Filippo Calore. E ovviamente ai veterinari convenzionati con la LIPU Padova: Andrea Miotto e Ferdinando Zanin.

E non finisce qui.

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One Reply to “Padova, amarezza per la chiusura del centro recupero animali selvatici

  1. ma non potreste chiedere anche voi il 5xmille per andare avanti…vista la grande e meritoria esperienza maturata in 25 anni..verso gli animali selvatici..?

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