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Ondate di furti in Veneto. Zaia: “Ora basta. Situazione insostenibile”

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Ladri in fuga nel trevigiano,  a Piombino Dese  vandalizzato il patronato Acli , a San Vendemiano le famiglie protestano in strada

rapina coltello

Venezia“Siamo ormai di fronte ad una situazione insostenibile. E’ ora di dire basta. Parlare di emergenza è riduttivo, la frequenza dei reati ha di fatto creato tra la gente un clima di vero e proprio terrore, per il quale il governo colpevolmente non fa nulla se non togliere risorse alle forze dell’ordine”.

Con queste parole il Presidente della Regione Luca Zaia esprime la sua preoccupazione per l’escalation di furti che il Veneto continua a registrare. “Basta la semplice lettura dei quotidiani – dice Zaia – per capire a che punto siamo. Oggi per esempio si legge che nel trevigiano ladri in fuga sul Montello sono stati inseguiti dai carabinieri dopo aver rubato perfino la playstation di un bambino, mentre a San Vendemiano le famiglie sono scese in strada dopo che quattro case sono state prese di mira. Ma non cambia la musica nel padovano: ondata di furti anche a Piombino Dese dove i predoni hanno devastato, tra l’altro, il patronato Acli e sfasciato le porte del centro di formazione, mentre a Piacenza d’Adige i ladri hanno terrorizzato una quindicenne spaccando la porta di casa con un piccone”.

“A nome di queste persone, e di tutti i veneti che ogni giorno tornano a casa con l’ansia di aprire la porta e trovarsi brutte sorprese – conclude Zaia – continuo a insistere e lo farò sistematicamente nel chiedere più forze di polizia, più mezzi per loro e finalmente leggi che garantiscano la certezza di una pena immediata per i malfattori. Mi appello al Governo perché faccia qualcosa sul serio, a cominciare dall’invio di rinforzi in una terra pacifica e operosa minacciata nel suo bene più prezioso, la propria abitazione. E’ fuorviante parlare di microcriminalità, si tratta di criminalità e basta e come tale va affrontata, ricorrendo a tutti gli strumenti possibili. Se serve – l’ho già detto – anche con l’esercito, per un controllo più capillare ed efficace del territorio”

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