NordEst

Omicidio Rovereto, Carabinieri: ‘Movente omosessuale”

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Emerge, a quanto e’ stato riferito in una conferenza al Comando di Trento, da quanto dichiarato dal presunto colpevole. Sentito martedì mattina dai militari trentini nel carcere di San Vittore a Milano come persona informata sui fatti, e’ stato fermato nel pomeriggio per omicidio volontario.

Si tratta di un uomo di 43 anni, Carmelo Monforte, originario di Giarre, in provincia di Catania e residente in Sicilia, ma da anni domiciliato a Trento.

Il movente è stato riferito ai carabinieri dallo stesso presunto assassino, fermato per omicidio volontario. Era già in carcere da due giorni a Milano, a San Vittore, ma per essere stato sorpreso dalla Polfer a usare una carta di credito rubata, vicino alla stazione ferroviaria del capoluogo lombardo.

A morire per sette coltellate al busto è stato Cristian Gottardi, 38 anni, dipendente di una cooperativa di pulizie all’ospedale di Rovereto.

I due, secondo quanto ricostruito, si erano conosciuti venerdì scorso alla stazione ferroviaria di Trento e si erano dati appuntamento per domenica a casa di Gottardi, a Rovereto. Dopo una pizza ordinata a domicilio, verso le 13, avevano chiacchierato un pò.

Gottardi poi era uscito in strada intorno alle 16.30 e aveva litigato con una donna, del tutto estranea all’omicidio, ma che i carabinieri stanno cercando.

Rientrato nell’abitazione, Gottardi avrebbe fatto al nuovo conoscente le proposte omosessuali. La reazione al rifiuto, era stata di chiudere a chiave Monforte in casa, che avrebbe quindi afferrato il coltello da cucina per colpirlo a morte.

A Trento dove vive con una compagna, molto agitato, il presunto omicida si era messo in viaggio per Milano la mattina dopo, il 14 maggio, giorno dell’arresto da parte della Polfer. I carabinieri sono arrivati a lui dal controllo delle ultime telefonate del giovane deceduto.
 

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